Non basta più ormai, minimo 67 senza escluder un 68 per entrambi i sessi.
Ci sono diritti non negoziabili qualunque sia il prezzo da pagare.
Sarebbe come dire che per non fallire dobbiamo mandare i bambini di dieci anni a lavorare. I bambini non devono lavorare a prescindere.
Stessa cosa per alcune categorie di lavoratori. Anzi sará opportuno abbassarla ancora, per alcuni lavori.
Lo dico con affetto, ma forse voi non avete ben compreso cosa vuol dire lavorare a 65 anni in una catena di montaggio, in una fabbrica, come magazziniere, ecc..
Chi vuole DEVE poter andare in pensione presto. Chi invece é ancora in forma facesse il carpentiere fino a 70 anni, ha la mia stima e la mia gratitudine. Ma deve essere una scelta, non una imposizione.
Anche perché, visto il tema così delicato, capirei che si toccassero i lavoratori DOPO che si é fatto tutto il resto.
Della serie: ho licenziato il 30% degli statali, ho eliminato gli sprechi, la corruzione, l'evasione, ma ancora non ce la faccio, allora io (lo stato) sono costretto a mandare la gente in fabbrica fino a 70 anni.. questo potrei anche capirlo..
Ma mandare la gente a sollevare pesi ed a spaccarsi le ossa a 67 anni (dopo che lo hanno fatto per 40 anni) e continuare con gli sprechi e le ruberie no, non puó essere accettato.
La cosa assurda é che se propongo di far cucire palloni da calcio a bambini di 10 anni come succede in Vietnam mi mandate in galera e mi prendete a calci, ma se dico che una persona di 67 anni deve stare in fabbrica a fare 8 ore al giorno movimenti ripetitivi, faticosi e che ti spaccano letteralmente in due, allora quello va bene. Ripigliatevi..