Intesa SP RNC

31-03-11
LEASINT (INTESA SANPAOLO): UTILE NETTO +32% NEL 2010


(ASCA) - Roma, 31 mar - Risultati in crescita per Leasint (Gruppo Intesa Sanpaolo) nel 2010 con un utile netto a 42,1 milioni di euro, con una progressione del 32% sul precedente esercozio. Per quanto riguarda l'attivita' commerciale, Leasint nel 2010 ha stipulato 10.688 nuovi contratti per un valore pari a 3,53 miliardi di euro, in crescita dell'11,2% sul 2009, raggiungendo una quota di mercato pari al 12,9%.

Grazie a tali risultati, al 31 dicembre 2010 la somma dei crediti in essere risulta pari a 17,4 miliardi di euro, in aumento del 2,1% rispetto al 2009.

Il margine di intermediazione e' pari a 205,1 milioni, con un incremento dell'1,6% rispetto al 2009; se integrato con i proventi netti legati alla gestione caratteristica, assomma a 230,1 milioni (+4,2% rispetto al 2009).

red/did/rob
 
aderite o meno alla ricapitalizzazione (anche se non è ufficiale è ormai quasi certa)?
io credo di aderire, secondo me a questi prezzi e con lo sconto dei diritti di opzione è un affare, anzi se il titolo scende sotto i 2 euro incremento anche la quota prima della ricapitalizzazione.
secondo me finita la burianda dei debiti sovrani e i finanziari iniziano a tirare ci si può guadagnare anche a tripla cifra a questi prezzi perchè intesa è il finanziario migliore secondo me...
 
aderite o meno alla ricapitalizzazione (anche se non è ufficiale è ormai quasi certa)?
io credo di aderire, secondo me a questi prezzi e con lo sconto dei diritti di opzione è un affare, anzi se il titolo scende sotto i 2 euro incremento anche la quota prima della ricapitalizzazione.
secondo me finita la burianda dei debiti sovrani e i finanziari iniziano a tirare ci si può guadagnare anche a tripla cifra a questi prezzi perchè intesa è il finanziario migliore secondo me...
Perche' e' quasi certa la ricapitalizzazione ? :mmmm:

Per me sarebbe una gran brutta sorpresa... considerando anche che hanno riconfermato il dividendo dell'anno scorso e pagato in contanti...
 
Io, nel caso dovessero lanciare effettivamente l adc, penso di aderire.

E se le quotazioni permettono, incrementerò anche, con enel,in cui avevo ed ho molta fiducia, è andata molto molto bene, con ispr mi auguro altrettanto.

X me l adc sarebbe una buona occasione per aggiustare il portafoglio swicciando da ucg, in sostanziale pareggio, per incrementare ispr e Santander :)
 
Perche' e' quasi certa la ricapitalizzazione ? :mmmm:

Per me sarebbe una gran brutta sorpresa... considerando anche che hanno riconfermato il dividendo dell'anno scorso e pagato in contanti...

dai rumors sembra quasi certa, inizialmente non ero convinto nemmeno io, poi ho letto che l'obiettivo è portare il core tier 1 al 10, il che la renderebbe un istituto super solido che potrebbe attrarre molti investitori.
attualmente il titolo ha rimbalzato più volte dal minimo di 1,9 salvo poi ritornarci quasi sempre.
la banca è solida ma manca qualcosa per dare corpo alle quotazioni e secondo meun tier del genere potrebbe essere un buon viatico.

con intesa sono molto più incaz.zato per altre cose (commissioni, piattaforme, ecc ecc) ma per l'aumento di capitale no.

poi se il titolo torna a 1,9 io incremento, così porto il prezzo di carico a 2,2.
se si torna ai valori precrisi (oltre 5 euro), acquistando a questi prezzi è una manna...
 
Se confermano azioni ordinarie (con sconto del 25%) anche ai 'risparmisti' per me è notizia positiva.

Saluti.


Intesa Sanpaolo: nell'aumento azioni ordinarie ai possessori di azioni di risparmio (Messaggero) -1

Finanzaonline.com - 4.4.11/08:56

E' solo questione di qualche giorno. E l'aumento di capitale di Intesa Sanpaolo uscirà dal raggio delle ipotesi, per diventare pura realtà. Dietro le quinte sono già stati messi punti fermi. E' stato un fine settimana di lavoro per Ca de Sass. La novità principale è che saranno assegnate azioni ordinarie ai possessori di azioni di risparmio secondo quanto ricostruito dal Il Messaggero. Già ieri sera, le banche che riceveranno il mandato formale dai consigli di guidare il consorzio di collocamento e garanzia avrebbero concesso a Intesa il pre-underwriting, cioè l'impegno preventivo a sottoscrivere a fermo l'intero ammontare.
 
Intesa Sanpaolo taglia la testa al toro: tutto pronto per l'aumento. Per gli analisti non finisce qui

Finanzaonline.com - 4.4.11/09:34


Intesa Sanpaolo taglia la testa al toro. E mette in rampa di lancio l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro. In occasione della diffusione dei conti lo scorso 15 marzo, la banca affermava di essere "uno dei gruppi bancari più solidi a livello internazionale". I coefficienti patrimoniali segnavano un Core Tier 1 - l'indicatore che misura la disponibilità di capitale di più alta qualità - del 7,9% presto all'8,1% con la finalizzazione di alcune operazioni, destinato a scendere al 7,1% e dunque sopra il minimo regolamentare del 7%, anche con l'applicazione dei più stringenti requisiti fissati da Basilea 3 (che comunque entreranno in vigore dal 2013). Senza contare gli ulteriori 150 punti di patrimonio che Cà de Sass confidava di recuperare da operazioni come la quotazione di Fideuram. Ma il vento è cambiato. Ubi banca ha rotto il ghiaccio settimana e da allora il mercato è tornato a ragionare sulla necessità anche di altre banche di metter mano al cappello e chiedere soldi al mercato.



Per non finire nella lista delle Sifi, le banche di importanza sistemica, per le quali il livello di Core Tier 1 richiesto sarà del 10%, anche Corrado Passera si è convinto: meglio ricorrere al mercato con aumento, anche per evitare il rischio ingorgo paventato da Bankitalia, che preme perchè i nostri istituti ricapitalizzino prima di giugno, quando saranno resi noti gli esiti degli stress test e molte banche potrebbero varare aumenti di capitali. In realtà la strada dell'aumento a Ca de Sass sembrava già settimana scorsa segnata, ma non per questo obbligata. Il titolo Intesa Sanpaolo ha perso il 9% in quattro sedute e questa mattina non va meglio: l'azione lascia sul campo un altro due per cento tenendo la soglia dei 2 euro. Con la decisione che sarà suggellata dai consigli di gestione e sorveglianza di Intesa Sanpaolo del 5 aprile passa la linea del via il dente, via il dolore. Martedì l'agenda dei consigli è fitta: il consiglio di gestione dovrebbe riunirsi alle 8.30, per poi interrompersi e cedere il passo al consiglio di sorveglianza, cui seguirà un'altra riunione del cdg.



I board, chiamati a varare il piano d'impresa per il prossimo triennio, ufficializzeranno quello che già si è deciso nel fine settimana: chiederanno ai propri azionisti di sottoscrivere un aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro. A Intesa in realtà Passera&Co sapevano che il patrimonio delle banca poteva essere portato alla soglia richiesta, da qui al 2013, con le cessioni e con gli utili non distribuiti a dividendo. Potevano contare anche sulla carta operazioni straordinarie come Fideuram. Ma il rischio legato alle condizioni di mercato avrebbero potuto rendere non conveniente cedere asset. Così imbastire un'operazione per rafforzare il capitale fa uscire dal raggio delle incertezze. Dall'altra parte il messaggio delle Fondazioni azioniste è rassicurante. Giuseppe Guzzetti, leader di Cariplo e Acri, è stato chiaro: "Se ci presenteranno buoni piani, noi non ci tireremo indietro". E qui di buone ragioni ce ne sono, eccome.



Le cinque grandi fondazioni, che detengono il 25,5% complessivo sono pronte a sottoscrivere una quota maggiore per far fronte al passo indietro scontato da alcuni soci: Tassara, Agricole e alcuni enti minori. Secondo l'ultimo tam tam di Borsa Compagnia Sanpaolo, Cariplo, Cariparo, CR Firenze e Carisbo dovrebbero stendere la rete su un 30%, cioè un 4,5% in più rispetto alle loro quote. Niente ribaltoni nelle file della banca: è improbabile che in occasione del prossimo aumento di capitale entrino in Intesa SanPaolo nuovi grandi soci. Il ventilato ingresso di nuovi grandi azionisti, hanno segnalato alcune fonti, "lo posso escludere. Già c'è un tasso di litigiosità interna con gli attuali soci..." Questione di qualche giorno quindi e l'aumento di capitale di Intesa Sanpaolo uscirà dal raggio delle ipotesi, per diventare pura realtà. Dietro le quinte sono già stati messi punti fermi. E' stato un intenso fine settimana di lavoro per Ca de Sass. Secondo quanto ricostruito dal Il Messaggero sono stati messi parecchi punti fermi. La novità principale è che saranno assegnate azioni ordinarie ai possessori di azioni di risparmio. Inoltre già ieri sera, le banche che riceveranno il mandato formale dai consigli di guidare il consorzio di collocamento e garanzia avrebbero concesso a Intesa il pre-underwriting, cioè l'impegno preventivo a sottoscrivere a fermo l'intero ammontare. Già ieri sera, le banche che riceveranno il mandato formale dai consigli di guidare il consorzio di collocamento e garanzia avrebbero concesso a Intesa il pre-underwriting, cioè l'impegno preventivo a sottoscrivere a fermo l'intero ammontare. Il pool è formato da Imi e BofA Merrill Lynch nel ruolo di global coordinator e joint bookrunner, Morgan Stanley, Goldman Sachs, Deutsche Bank e Credit Suisse joint bookrunner. Al terzo livello col ruolo di co-bookrunner verranno coinvolti molti altri istituti. Le cinque banche internazionali - segnala il quotidiano della Capitale - si ripartiranno la pre-garanzia in parti uguali, cioè un miliardo a testa.



Le cinque banche internazionali - segnala il quotidiano della Capitale - si ripartiranno la pre-garanzia in parti uguali, cioè un miliardo a testa. Nell'attesa dell'annuncio gli analisti mormorano. "Un eventuale decisione di rafforzare il capitale di Intesa potrebbe mettere sottopressione in maniera considerevole tutte le altre banche italiane perchè anche Ibi, Unicredit, Mps e Bpm e potenzialmente anche il Banco Popolare hanno Core Tier 1 tutti sotto i requisiti di Basilea 3", segnalano questa mattina gli esperti di Mediobanca Secutieris. Secondo il broker si salva solo il Credito Emiliano. Pertanto il consiglio è quello di muoversi con prudenza sul settore bancario italiano, tenendo sempre d'occhio il contesto europeo che non sarà immune dalla sindrome aumenti. Sul mercato c'è chi guarda con sospetto alle spagnole Santander e Bbva e alle francesi SocGen e Credit Agricole. Sempre Mediobanca ha calcolato che sono attese in Eurolandia emissioni per qualcosa come 135 miliardi di euro per far quadrare i conti in vista di Basilea 3.



"Abbiamo più volte sottolineato la forte moral suasion esercitata dal Governatore della Banca d'Italia, affinchè le banche domestiche rafforzassero i propri coefficienti patrimoniali, specie prima dell'esito dei nuovi stress test europe. Curiosamente sono state/saranno proprio le banche che il mercato riteneva meno bisognose di migliorare i propri capital ratios come Ubi e Intesa a muoversi in anticipo", gli fanno eco gli esperti di Centrosim. "E' vero che i coefficienti patrimoniali delle banche italiane sono relativamente più bassi rispetto a quelli dei maggiori istituti europei. Ma non viene meno la
sorpresa di fronte a un aumento di capitale di Intesa", aggiungono gli analisti della sim milanese che ha rivisto il rating su Ca de Sass da neutral a sell e il target a 2 euro da 2,40 euro. "L'operazione è comprensibile dal punto di vista dell'autorità di vigilanza, ma negativa per gli azionisti, che, al netto degli effetti aritmetici legati allo sconto di emissione, con gli attuali return on tangible equity e cost of equity (che stimiamo al 10,8%) patiranno una diluizione di valore pari al 17%".



Dando un'occhiata a Piazza Affari il mercato ha già individuato chi sarà la prossima banca a intraprendere la strada dell'aumento: è Mps. Proprio il nodo dell'aumento sta mandando a tappeto il titolo in Borsa che dopo un avvio ha meno cinque è stato sospeso per eccesso di ribasso e adesso continua la corsa del gambero. Rocca Salimbeni starebbe valudando di effettuare un aumento di capitale da 2 miliardi di euro, scrive La Stampa, senza citare alcuna fonte. Secondo il quotidiano di Torino il consiglio di amministrazione dovrebbe approvare l'operazione di aumento di capitale entro metà maggio. "Stimiamo che un aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro potrebbe valere 125 punti base al Core Tier 1 richiesto dalle direttive di Basilea 3 e salire ancora di 35 punti base sul perfezionamento delle cessioni immobiliari", segnalano ancora gli analisti di Mediobanca Securities. Aggiungendo qualcosa come altri 30 punti base di generazione di capitale ad anno per il 2011-2012, il broker calcola che la posizione del Core Tier 1 di Mps per affrontare Basilea 3 dovrebbe attestarsi circa all'8% nel 2010. "In assenza della monetizzazione degli asset immobiliari, l'aumento di capitale da 1,5 miliardi potrebbe non essere sufficiente". Da qui a giugno non ci separano molte settimane, ma al fischio finale di Basilea 3 sembrano manchino all'appello ancora parecchi round.
 
Forse se ne sono accorti...

Saluti.
 
Se confermano azioni ordinarie (con sconto del 25%) anche ai 'risparmisti' per me è notizia positiva.

Saluti.


Intesa Sanpaolo: nell'aumento azioni ordinarie ai possessori di azioni di risparmio (Messaggero) -1

Finanzaonline.com - 4.4.11/08:56

E' solo questione di qualche giorno. E l'aumento di capitale di Intesa Sanpaolo uscirà dal raggio delle ipotesi, per diventare pura realtà. Dietro le quinte sono già stati messi punti fermi. E' stato un fine settimana di lavoro per Ca de Sass. La novità principale è che saranno assegnate azioni ordinarie ai possessori di azioni di risparmio secondo quanto ricostruito dal Il Messaggero. Già ieri sera, le banche che riceveranno il mandato formale dai consigli di guidare il consorzio di collocamento e garanzia avrebbero concesso a Intesa il pre-underwriting, cioè l'impegno preventivo a sottoscrivere a fermo l'intero ammontare.

te le convertono...mi pare ovvio.

le mie gliele do col quazzo:D:D:D
 
conversione alla pari?
 
per me va in sospensione.

offriranno più az ord ...altrimenti la conversione conviene solo ad.... essi:D
 
ho portato tutto il mio portafoglio qui speriamo di aver azzeccato l' entrata:cool:
 
Il Consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato stamane i conti 2010 e contestualmente ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 8 centesimi per azione ordinaria e a :cool:9,1 centesimi per azione di risparmio. Il monte dividendi complessivo è quindi pari a 1 miliardo di euro.:cool:

Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2010 con un utile netto di 2,705 miliardi di euro, ossia in calo del 3,6% rispetto al 2009. I proventi operativi netti sono scesi del 5,9% a 16,625 miliardi, mentre il risultato della gestione operativa è calato del 10,6% a 7,271 miliardi. Se si considera solo il quarto trimestre l’utile netto si è attestato a 505 milioni di euro.
 
per me va in sospensione.

offriranno più az ord ...altrimenti la conversione conviene solo ad.... essi:D

per me piu' convertire le risparmio in ordinarie danno la possibilita' di sottoscriv. le ordinarie anche a chi ha le risparmio:yes:
 
per me piu' convertire le risparmio in ordinarie danno la possibilita' di sottoscriv. le ordinarie anche a chi ha le risparmio:yes:

è sarebbe una conversione a pagamento.

non ci penso nemmeno a farla. vendo i diritti
 
:cool:

05-04-11
INTESA SANPAOLO: VARALDO, CORE TIER 1 AL 10% POST AUMENTO


(ASCA) - Milano, 5 apr - Il core tier 1 di Intesa Sanpaolo sara' dopo l'aumento di capitale pari al 10%. Ad assicurarlo e' Riccardo Varaldo, consigliere di sorveglianza del gruppo bancario, interpellato dai cronisti all'ingresso della Ca' De Sass.

Secondo Varaldo, con questi numeri Intesa Sanpaolo potrebbe essere destinata a diventare il benchmark per il sistema bancario nazionale: ''Credo di si', ce lo auguriamo, questo e' un obiettivo per fare cose che altri dovranno fare dopo e per avere un vantaggio competitivo''. Secondo il consigliere della Ca' De Sass ''in questi casi, quando il sistema ti chiede un adeguamento a certi parametri, farlo prima diventa un vantaggio competitivo''.
:clap::clap::clap::clap:
 
Sono in corso dalla prima mattina i consigli di Intesa Sanpaolo che, in una alternanza tra il consiglio di gestione e di sorveglianza, porteranno in serata alla decisione circa l'aumento di capitale della banca e il suo piano industriale. Si è svolto dapprima un consiglio di gestione sulla nuova direttiva di Bankitalia circa la remunerazione dei vertici aziendali, cui è seguito un consiglio di sorveglianza, tuttora in corso, per l'approvazione dei risultati 2010 già varati dal consiglio di gestione nella precedente riunione.

Nel pomeriggio sono previsti prima un consiglio di gestione e quindi un consiglio di sorveglianza questa volta sul tema del piano industriale triennale e dell'eventuale aumento di capitale che, secondo alcune indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi, potrebbe essere nell'ordine di 5 miliardi di euro.
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Core tier 1 al 10% dopo aumento di capitale
Il core tier 1 di Intesa Sanpaolo dopo l'aumento di capitale sarà «al 10%». Lo ha detto il consigliere di sorveglianza Riccardo Varaldo intercettato in una pausa dei lavori in attesa della ripresa del consiglio alle 17,00 proprio per il varo dell'aumento di capitale della banca e del piano industriale. A chi gli chiedeva se il ratio della banca sarà un benchmark per il sistema bancario Varaldo ha risposto: «penso di sì, è quello che ci auguriamo. Questo è un obiettivo, fare prima cose che altri dovranno fare dopo per avere un vantaggio competitivo anche in termini di adeguamento» ai nuovi parametri regolamentari.

«Quando il sistema chiede un adeguamento a certi parametri - ha spiegato facendo indirettamente riferimento alle regole di Basilea 3 - muoversi in anticipo diventa un vantaggio competitivo». Infine a chi gli chiedeva se anche altre banche come Unicredit potranno ricorrere a nuove ricapitalizzazioni, Varaldo ha risposto: «non lo so, ogni banca ha la sua politica, l'importante è che Intesa parta subito».

Nel primo pomerggio a Piazza Affari il titolo Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,5 per cento.
 
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