Le scuole riaprono il 7 ma nessuno sa cosa fare....

A dire il vero ho passato lo scorso anno come volontario ad assistere un insegnante disabile proprio di storia e filosofia in un liceo classico :D ma quell'insegnante era molto meno saccente e noiosetto di te (il resto di quello che hai scritto nel post non ti posso rispondere, non lo leggo perchè altrimenti mi addormento ... )

Ah giusto, l'esperienza di un anno (tutto ? una parte ?) con l'utenza di un classico (sparati un po' dell'utenza di professionali e itis per avere un confronto) ti rendono un esperto in materia sia sulla situazione corrente sia su come si è sviluppata negli ultimi 40 anni, normative comprese ..... :o

Scusi tanto professore, non ne avevo tenuto conto ..... :bow: :bow: :bow:

Ascolterò con vivo e vibrante interesse ogni suo autorevole futuro intervento sul tema, ho così tanto da imparare da Lei ...... :cool:
 
Ah giusto, l'esperienza di un anno (tutto ? una parte ?) con l'utenza di un classico (sparati un po' dell'utenza di professionali e itis per avere un confronto) ti rendono un esperto in materia sia sulla situazione corrente sia su come si è sviluppata negli ultimi 40 anni, normative comprese ..... :o

Scusi tanto professore, non ne avevo tenuto conto ..... :bow: :bow: :bow:

Ascolterò con vivo e vibrante interesse ogni suo autorevole futuro intervento sul tema, ho così tanto da imparare da Lei ...... :cool:

Mi riferivo a quanto passato con un prof di storia e filosofia mica a tutta la mia esperienza, è solo che il tuo problema è che non me la canto e non me la suono come invece fai tu continuando a insistere con me e arrampicandoti sulle tue figure di mer... :D
 

Ovvio che non si possono differenziare ingressi all'interno dei singoli istituti; per conto mio la dad si dovrebbe organizzare a livello statale per le università (naturalmente per le lezioni frontali e non per i laboratori/esrcitativi) dato che si potrebbero avere lezioni di alto livello .
Per le elementari (pochi usano mezzi pubblici) e medie la dad è da escludere perché non si tratta solo di nozioni ma di formazione ; anche i primi due anni delle superiori sono più formativi e non facilmente sostituibili con la dad (per il problema degli spostamenti basterebbe differenziare per istituti); per il triennio delle superiori organizzerei a livello nazionale con lezioni ben studiate ed esercitazioni con i programmi già disponibili in rete e altri creati appositamente, seguiti da verifiche (test o altro) trimestrali in classe a piccoli gruppi in orari facilmente differenziati .
Naturalmente si tratterebbe di ridurre una parte del corpo insegnanti, ci sono certi prof universitari che non valgono un gran che e lavorano tre ore a settimana.
 
Mi riferivo a quanto passato con un prof di storia e filosofia mica a tutta la mia esperienza, è solo che il tuo problema è che non me la canto e non me la suono come invece fai tu continuando a insistere con me e arrampicandoti sulle tue figure di mer... :D

Tranquillo, è un po' come gli interventi pubblici di trump, tutto ciò che è pubblico è liberamente valutabile da chi legge, credibilità, figure di mer e risposte a tono comprese.

:bye:
 
Tranquillo, è un po' come gli interventi pubblici di trump, tutto ciò che è pubblico è liberamente valutabile da chi legge, credibilità, figure di mer e risposte a tono comprese.

:bye:

No, il presidente USA non l'ho fatto
:bye:
 
Quelli a cui mi riferisco no, tanto è vero che

1) all'esame di stato hanno fatto esami orali (e qui non si bara) impensabili rispetto ai livelli di metà anno.
2) usando mail istituzionali e videoconferenze fuori orario (tutto lavoro non pagato e riconosciuto) per seguirli sui progetti di fine anno ho toccato con mano i miglioramenti
3) alla fine ognuno di loro ha realizzato progetti diversi sostenendo in modo ineccepibile la discussione del lavoro finale discutendo in tempo reale e guardandomi sempre negli occhi in video (non avevano auricolari, fidati) soluzioni alternative

Essendo un progetto costituito da hardware e software ti accorgi subito del cambio di consapevolezza che deriva solo da ore ed ore a sbatterci la testa per trovare la soluzione. Sto parlando di studenti del quinto e ultimo anno. Ma posso dirti che alcuni studenti di terza sono cresciuti veramente bene nel corso dell'anno.

Ti sorprenderà poi scoprire che ho dato nelle due quarte che avevo montagne di due e tre negli orali perchè si vedeva chiaramente che non tentavano neanche di farsi aiutare, tanto poco gliene fregava di prendersi insufficienze. Da quando poi il ministero ha ufficializzato che sarebbero stati tutti promossi a fine anno la situazione è nettamente precipitata.

I miei (ex) colleghi mi raccontano di terze piene di studenti che andavano bocciati in seconda, arrivati in terza immeritatamente e del tutto assenti con la testa durante le lezioni, irrecuperabili per mancanza sia di basi sia di impegno, tanto in didattica in presenza (l'hanno fatta per qualche settimana, quanto in dad)

Non mi sorprende che alcuni hanno "sbracato" visto che il messaggio più devastante è stato il "promuoviamo tutti".

I più volenterosi hanno continuato a studiare. Mia figlia ha continuato a studiare ma ho notato che il livello qualitativo è minore e lo stress indotto è maggiore, passare tutta la giornata chiusi in una stanza non è semplice a 15 anni.
Nella sua classe (prima) hanno promosso gente con tantissime insufficienze e gravissime, gente con tre 4 (tra l'altro nelle materie strategiche: matematica, fisica e italianO e quattro cinque promossa è una cosa assurda.
 
domanda diretta e senza polemica: sei genitore di un adolescente al liceo?

nessun intento polemico, solo per capire se hai sensibilità diretta della tematica.

Non di uno con l' "ansia da dad" come il tuo
 
Non di uno con l' "ansia da dad" come il tuo

quindi sei genitore di un adolescente che fa la prima e la seconda, o almeno se ho capito bene, certe che rispondere ad una domanda senza perifrasi sarebbe il minimo-

Mia figlia non ha ansia da DAD, ma la didattica è peggiorata.
 
Ovvio che non si possono differenziare ingressi all'interno dei singoli istituti;

Forse inizia ad esserlo adesso, ma ricordo bene che per molto tempo l'unica soluzione era l'ingresso scaglionato delle classi istituto per istituto, una follia per chi è minimamente esperto di orari ma anche di problemi organizzativi, ci vuole personale ATA durante tutto l'orario esteso, problemi di coordinamento con altre scuole a fronte di insegnanti che spesso dipendono dai mezzi di trasporto e hanno assegnazioni in istituti anche in comuni diversi con tempi di percorrenza superiori ai 60 minuti, e si potrebbe andare avanti ....

per conto mio la dad si dovrebbe organizzare a livello statale per le università (naturalmente per le lezioni frontali e non per i laboratori/esrcitativi) dato che si potrebbero avere lezioni di alto livello .

Per le elementari (pochi usano mezzi pubblici) e medie la dad è da escludere perché non si tratta solo di nozioni ma di formazione ; anche i primi due anni delle superiori sono più formativi e non facilmente sostituibili con la dad (per il problema degli spostamenti basterebbe differenziare per istituti); per il triennio delle superiori organizzerei a livello nazionale con lezioni ben studiate ed esercitazioni con i programmi già disponibili in rete e altri reati appositamente, seguiti da verifiche (test o altro) trimestrali in classe a piccoli gruppi in orari facilmente differenziati .
Naturalmente si tratterebbe di ridurre una parte del corpo insegnanti, ci sono certi prof universitari che non valgono un gran che e lavorano tre ore a settimana.

Dopo vent'anni passati ad utilizzare simulatori di vario tipo ed essendo stato costretto a laurearmi senza mai aver visto un laborario e tanto meno un simulatore (l'esperienza reale me la sono dovuta fare auto-aggiornandomi sul campo) sono sempre più convinto che quello che si può imparare da un buon simulatore non si riesce sempre ad imparare in laboratorio.
In una situazione di emergenza si poteva tranquillamente coprire i laboratori con la simulazione, per 12-18 mesi non moriva nessuno

Su elementari e medie in presenza sono del tutto d'accordo per le ragioni di formazione che alleghi. Il biennio iniziale della scuola superiore è border line. Si può fare in dad come no, ma sarebbe meglio in presenza, chiaramente. Ma qui si può discutere
In passato anche rispondendo ai tuoi post mi sono dichiarato contrario alla formazione a distanza a livello nazionale. Ricordo le ragioni:
1) chi decide chi la fa e chi no ? Non siamo un paese noto per premiare il merito, basta vedere i ministeri per capirlo.
2) i ragazzi hanno sempre più bisogno di una didattica individualizzata con una forte interazione con il docente, è una delle conseguenze della scuola di massa. Con video a distanza a livello nazionale che interazione puoi avere ?
3) esiste ancora la libertà didattica e la scelta di un percorso adeguato anno per anno a chi ti trovi davanti. E questo è vero soprattutto nelle discipline tecniche. Non basta che i ragazzi guardino dei video se poi la metodologia proposta è del tutto opposta a quella proposta dal proprio insegnante. I video a distanza a livello nazionale possono ancora ancora andar bene a livello universitario, è già così sarebbe un appiattimento.

Nella scuola di una volta, anni 80, primi anni 90, prime sperimentazioni negli itis poi diventate curricolari molti anni dopo una didattica gestita a livello nazionale si poteva ancora tentare, oggi la vedo del tutto improponibile.
Sono al contrario del tutto d'accordo che ci sia una proposta di preparazione di video su ogni disciplina che possa essere usata da ragazzi ed insegnanti come ausilio parallelo alla didattica svolta dai propri insegnanti, ma questo tra quello che si trova in rete e molte proposte di rai scuola esiste già, basta cercare
E comunque, ricordo proprio lo scorso anno di aver trovato video tecnici su youtube veramente spettacolari, quindi risorse libere utilizzabili in classe e a casa dai ragazzi, cose che avevano entusiasmato apparentemente i ragazzi in classe (animazione tridimensionale della ricostruzione di segnali periodici partendo con vettori rotanti sommati vettorialmente) che a distanza di poche settimane quasi nessuno ricordava di aver mai visto. E non è l'unico caso di cui potei parlare.

Resta comunque di fondo una scuola sempre più appiattita per le scelte ministeriali ma anche per una spinta massiccia dell'utenza tesa a semplificare il più possibile i curricola e le richieste. Lo si faccia pure, basta che poi se ne accettino le conseguenze. La cosa professionalmente non mi riguarda più e per fortuna in famiglia non abbiamo più ragazzi in età di studio, lavorano tutti.
 
Non mi sorprende che alcuni hanno "sbracato" visto che il messaggio più devastante è stato il "promuoviamo tutti".

I più volenterosi hanno continuato a studiare. Mia figlia ha continuato a studiare ma ho notato che il livello qualitativo è minore e lo stress indotto è maggiore, passare tutta la giornata chiusi in una stanza non è semplice a 15 anni.
Nella sua classe (prima) hanno promosso gente con tantissime insufficienze e gravissime, gente con tre 4 (tra l'altro nelle materie strategiche: matematica, fisica e italianO e quattro cinque promossa è una cosa assurda.

Ti ripeto però che il livello crolla anno dopo anno tra la spinta delle normative ministeriali e la richiesta crescente di curricola e richieste sempre più abbordabili da parte di studenti sempre più disabituati a studiare, con difficoltà crescenti quindi a concentrarsi e soprattutto a memorizzare nel senso più alto del termine, memorizzazione attiva per classificazione, analogie, associazioni, concettualizzazioni. In mezzo a questo sandwich gli insegnanti e gli studenti più interessati ne escono stritolati.

Tu parli di livello qualitativo minore, ma non sarebbe cambiato più di tanto in classe, almeno non con l'annuncio del ministero della sanatoria a fine anno

Proprio in questa sezione mesi fa un forumista spiegava che la moglie aveva dato ripetizioni a studenti dello stesso istituto (e credo anche della stessa sezione) per dieci anni. Gli ultimi studenti che ha seguito avevano una preparazione di gran lunga inferiore ai loro coetanei che erano stati seguiti dieci anni prima

Ed è lo stesso quadro che ho potuto constatare dall'inizio alla fine del mio percorso professionale. I primi anni svolgevo programmi impensabili rispetto a quelli svolti nel seguito. Anno per anno i programmi sono stati sempre più svuotati di contenuto malgrado l'utilizzo massiccio della tecnologia, la preparazione di materiale (dispense del corso), strumenti tecnologici, ecc
Meglio si lavorava peggiori erano i risultati, perchè il lavoro didattico in più andava a compensare ciò che gli studenti erano sempre meno disponibile a dare.
Alla fine c'era ben poco da compensare.

Il ministero poteva e doveva dare la possibilità a studenti e famiglie di decidere autonomamente a fronte del parere del consiglio di classe di accettare la bocciatura. Questa possibilità è stata incredibilmente impedita dal ministero, i risultati devastanti ce li porteremo dietro per anni.
 
Ti ripeto però che il livello crolla anno dopo anno tra la spinta delle normative ministeriali e la richiesta crescente di curricola e richieste sempre più abbordabili da parte di studenti sempre più disabituati a studiare, con difficoltà crescenti quindi a concentrarsi e soprattutto a memorizzare nel senso più alto del termine, memorizzazione attiva per classificazione, analogie, associazioni, concettualizzazioni. In mezzo a questo sandwich gli insegnanti e gli studenti più interessati ne escono stritolati.

Tu parli di livello qualitativo minore, ma non sarebbe cambiato più di tanto in classe, almeno non con l'annuncio del ministero della sanatoria a fine anno

Proprio in questa sezione mesi fa un forumista spiegava che la moglie aveva dato ripetizioni a studenti dello stesso istituto (e credo anche della stessa sezione) per dieci anni. Gli ultimi studenti che ha seguito avevano una preparazione di gran lunga inferiore ai loro coetanei che erano stati seguiti dieci anni prima

Ed è lo stesso quadro che ho potuto constatare dall'inizio alla fine del mio percorso professionale. I primi anni svolgevo programmi impensabili rispetto a quelli svolti nel seguito. Anno per anno i programmi sono stati sempre più svuotati di contenuto malgrado l'utilizzo massiccio della tecnologia, la preparazione di materiale (dispense del corso), strumenti tecnologici, ecc
Meglio si lavorava peggiori erano i risultati, perchè il lavoro didattico in più andava a compensare ciò che gli studenti erano sempre meno disponibile a dare.
Alla fine c'era ben poco da compensare.

Il ministero poteva e doveva dare la possibilità a studenti e famiglie di decidere autonomamente a fronte del parere del consiglio di classe di accettare la bocciatura. Questa possibilità è stata incredibilmente impedita dal ministero, i risultati devastanti ce li porteremo dietro per anni.

cavoli che scenario desolante,
ormai si arriverà al punto di avere un una cinquantina di presentazione ppt per materia di livello basico all'anno e finisce lì. Classe dirigente del futuro :(
 
cavoli che scenario desolante,
ormai si arriverà al punto di avere un una cinquantina di presentazione ppt per materia di livello basico all'anno e finisce lì. Classe dirigente del futuro :(

il padre di un mio studente di quinta dello scorso anno era il responsabile dei colloqui di assunzione in una società abbastanza nota (per questioni di privacy non dico altro). Il settore elettronico in questo momento tira tanto se non più del settore informatico, mentre le sezioni di elettronica paradossalmente stanno scomparendo malgrado l'ampia richiesta del mercato.
Mi raccontava che i periti li stavano cercando all'estero, addirittura in egitto, e che cercavano persone preparate.

Ora, il mercato ai periti appena diplomati non chiede necessariamente capacità progettuali (già nel settore informatico è diverso) o almeno lo richiede per pochi. Ma posso garantirti che la richiesta è così alta che anche i peggiori studenti, quelli a cui non farei una lettera di presentazione neanche se me lo chiedessero in ginocchio, non solo trovano lavoro ma possono addirittura scegliere.
E in alcuni casi va anche bene così, ci sono ottimi studenti che in campo professionale hanno combinato poco o niente e viceversa. Mi guardo bene dal dire che la valutazione finale è anche il valore professionale di uno studente. Ciò detto, visto che il voto finale fotografa la preparazione e quanto è stato fatto "in quel momento", ti garantisco che molto di quello che ho potuto vedere nelle due ultime due tornate degli esami di stato mi hanno fatto cascare le braccia, ma neanche l'ABC per alcuni ragazzi.

Fino a pochi anni fa non era così. Il covid ha fatto solo precipitare ulteriormente una situazione già abbondantemente compromessa. Ad alcuni genitori sono riuscito a dimostrarlo, o chiedendo insistentemente la loro presenza alle mie lezioni in dad o, in un caso, dando la disponibilità di tenere solo per loro una lezione su temi tecnici usando software di simulazione (uno dei temi era la trasmissione di un segnale su una linea di trasmissione con valutazione degli effetti della banda in frequenza del segnale e della risposta in frequenza del canale sul segnale ricevuto).
Genitori NON addetti ai lavori hanno capito, qualitativamente ovviamente, il modello matematico è altro, cosa stavo dicendo (e si sono anche interessati), laddove i loro figli da mesi gli propinavano la balla che non capivano niente (in realtà non studiavano e si erano messi d'accordo come classe per farmi abbassare il tiro)
I livelli in molte classi, sicuramente nei tecnici (non parliamo dei professionali) ma anche in alcuni istituti liceali, è questo. E non credo si possa più tornare indietro.
 
Gb, record di contagi: oltre 57mila nelle ultime 24 ore - Rai News

Previsione, a febbraio anche qua la stessa cosa.

Gli insegnanti britannici premono sul governo perché faccia marcia indietro sulla riapertura della maggior parte delle scuole primarie il 4 gennaio, così da evitare un'ulteriore impennata dei contagi da coronavirus. L'esecutivo di Londra ha deciso inoltre di riaprire le scuole secondarie l'11 gennaio per le classi che devono sostenere gli esami e il 18 gennaio per tutte le altre. Il governo britannico ha deciso che tutte le scuole elementari di Londra resteranno chiuse fino al 18 gennaio a causa dei numeri preoccupanti sulla diffusione del Covid-19 nella capitale.
 
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1) chi decide chi la fa e chi no ? Non siamo un paese noto per premiare il merito, basta vedere i ministeri per capirlo.
2) i ragazzi hanno sempre più bisogno di una didattica individualizzata con una forte interazione con il docente, è una delle conseguenze della scuola di massa. Con video a distanza a livello nazionale che interazione puoi avere ?
3) esiste ancora la libertà didattica e la scelta di un percorso adeguato anno per anno a chi ti trovi davanti. E questo è vero soprattutto nelle discipline tecniche. Non basta che i ragazzi guardino dei video se poi la metodologia proposta è del tutto opposta a quella proposta dal proprio insegnante. I video a distanza a livello nazionale possono ancora ancora andar bene a livello universitario, è già così sarebbe un appiattimento.

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Tutte obiezioni sensate ma ritengo che , in mancanza delle lezioni in presenza , tenute da un buon insegnante , la centralizzazione sarebbe il male minore.
Non tutti gli insegnanti sono del tuo livello.
Ho tenuto corsi per docenti per un piano nazionale e non ho una gran fiducia nel loro livello medio.
Ci sono ottime eccezioni ma ho visto tanta gente scadente .

Per l'università ritengo che una centralizzazione , specialmente per materie scientifiche , sarebbe un buona soluzione.
Per materie filosofiche è un altro discorso.
 
"Troppi contagi, non riaprire le scuole". Intervista a Francesco Vaia | L'HuffPost

"Troppi contagi, non riaprire le scuole". Intervista a Francesco Vaia
Il direttore sanitario dello Spallanzani: "La lentezza nei vaccini è comprensibile, resto ottimista. L'azzardo del Regno Unito è da bocciare"


“L’Italia deve migliorare nel ritmo delle vaccinazioni, ma la lentezza di questo inizio è comprensibile e certamente recuperabile”. “L’aumento dei contagi di questi giorni non è figlio di Natale e Capodanno, ma dei giorni attorno al 20 dicembre”, il periodo dello shopping, prima che il governo varasse il decreto Natale. Per questo è bene “posticipare l’apertura delle scuole superiori almeno fino alla metà di gennaio”, quando i numeri ci diranno se le zone rosse e arancioni hanno funzionato nel rallentare la curva. Così Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, commenta le preoccupazioni sul lento avvio della campagna vaccinale e il dibattito in corso sul post Epifania. “La Befana – osserva - non porterà via il virus insieme alle feste. Diamoci una settimana di tempo in più”.

La partenza della campagna vaccinale è stata generalmente lenta e questo genera preoccupazioni sui tempi e l’organizzazione della campagna vaccinale. Sono preoccupazioni fondate? Cosa dobbiamo aspettarci?

“Sicuramente bisogna migliorare la nostra capacità, come Paese, di avere più dosi e aumentare il ritmo delle somministrazioni, così da raggiungere il maggior numero possibile di vaccinati, dando la priorità alle categorie più esposte e ai più vulnerabili. Noi nel Lazio siamo tra i più virtuosi, abbiamo messo in campo una macchina da guerra tra i centri vaccinali di ospedali, Asl e Uscar. Questo dovrebbe avvenire in ogni parte del Paese. Siamo in una primissima fase organizzativa, mi auguro che nei prossimi giorni tutto questo possa migliorare oggettivamente. Scontiamo due elementi: le difficoltà tipiche di tutti gli inizi e il fatto che l’avvio della campagna vaccinale abbia coinciso con questi giorni festivi. Sono convinto che a gennaio miglioreremo la performance. Siamo di fronte a un’operazione che è stata definita la più grande vaccinazione di massa nella storia, è comprensibile che l’inizio presenti sfide inedite”

In alcune regioni le percentuali di dosi somministrate rispetto a quelle consegnate sono sotto al 2%. In Lombardia siamo appena al 2,7%… Come commenta queste discrepanze?

“Lo abbiamo detto tante volte: da nord a sud, purtroppo, la sanità funziona a macchia di leopardo. Queste discrepanze dimostrano ancora una volta l’urgenza di una visione nazionale della risposta della sanità, soprattutto dal punto di vista della qualità: non è più accettabile che l’Italia sia divisa in cittadini di serie A e di serie B a seconda del luogo di nascita e di residenza. Purtroppo la Regione Lombardia, già duramente colpita dal virus, sconta anche su questo delle criticità organizzative, ma sono certo che avrà la forza di recuperare al più presto”.

Cosa ne pensa dell’approccio britannico di ampliare la platea dei vaccinati posticipando la seconda dose o mixando diversi vaccini?

“Chi fa la prima dose di un vaccino, deve ripetere la dose dello stresso vaccino. Il cocktail, per me, è assolutamente da bocciare. Questi argomenti un po’ arditi sarebbero da evitare in questa fase perché danno legna da ardere a coloro che esprimono perplessità e dubbi sullo strumento vaccino. Se un vaccino è stato approvato prevedendo che la seconda dose deve essere fatta al 21esimo giorno, è evidente che dobbiamo attenerci a questo, altrimenti diamo all’opinione pubblica il messaggio sbagliato che si possono stravolgere le regole in corso d’opera. In questa fase non ci possiamo permettere di alimentare dubbi e sospetti tra la popolazione. Quello di Londra è un atteggiamento azzardato e spregiudicato che rischia di minare la fiducia nell’unica arma che abbiamo contro il virus”.

Secondo uno studio dell’Imperial College, la cosiddetta variante inglese è “estremamente” più contagiosa rispetto alla versione precedente. Quali rischi corriamo?

“Dai primi dati, questa variante sembrerebbe più contagiosa, ma la comunità scientifica è orientata a immaginare che questa variante abbia delle alterazioni morfologiche ma non sostanziali, dunque non in grado di alterare la patogenicità e la connessa letalità del virus. Il vaccino è stato testato su tante altre varianti, presumibilmente dovrebbe funzionare bene anche su questa. C’è la preoccupazione che questa variante aumenti la trasmissibilità, questo è vero, ma è bene non dare messaggi allarmistici”.

L’assessore alla Sanità nel Lazio, Alessio D’Amato, ha fatto un appello al governo: tenere chiuse le scuole superiori oltre il 7 gennaio in tutta Italia. Condivide questo appello?

“Assolutamente sì. L’aumento dei contagi di questi giorni era ciò che ci aspettavamo, ma non è figlio di Natale e di Capodanno, ma dei giorni attorno al 20 dicembre, prima che il governo varasse queste misure. Ora aspettiamo di vedere quali saranno i risultati di questi 15 giorni di zona rossa e arancione. A mio avviso, fino al quel momento è prudente in questa fase mantenere lo status quo. Aspettiamo fino alla metà di gennaio per capire se queste azioni messe in campo hanno dato i risultati auspicati o meno. Nel mentre, sarebbe opportuno verificare la messa a punto, a livello regionale, di piani scolastici e di trasporto pubblico da mesi invocati dal Cts. Se non si interviene sui nodi strutturali, rischiamo di commettere gli errori dell’estate. Il 6 gennaio la Befana non porta via sia le feste sia il virus. Diamoci una settimana di tempo in più, mantenendo la Dad alle superiori”.
 
Non so se siete genitori, ma stare 6 ore ininterrotte davanti ad un pc é molto dura. Non hanno alcun momento di tregua e di rilassamento.

No dai, sei ore non sono niente se la cosa gli interessa... ho visto entrambi i miei figli ( grandini ) farsi sessioni multiplayer di 12 ore o più di giochi tipo counter strike o simili dove devi giocare in gruppo ed essere estremamente attento a tutto.... 12 ore quasi di fila con minime pause senza nessun problema... altro che 6 ore di scuola....
 
Tutte obiezioni sensate ma ritengo che , in mancanza delle lezioni in presenza , tenute da un buon insegnante , la centralizzazione sarebbe il male minore.
Non tutti gli insegnanti sono del tuo livello.
Ho tenuto corsi per docenti per un piano nazionale e non ho una gran fiducia nel loro livello medio.
Ci sono ottime eccezioni ma ho visto tanta gente scadente .

Per l'università ritengo che una centralizzazione , specialmente per materie scientifiche , sarebbe un buona soluzione.
Per materie filosofiche è un altro discorso.

Che ci siano eccellenti insegnanti in italia prime scelte per tenere dad a livello nazionale lo sottoscrivo. Con uno di questi, un fuori quota assoluto, in copresenza ho avuto la fortuna di lavorarci per parecchi anni. Autore di libri negli anni 90, mai conosciuto un collega così completo anche come spessore culturale, non solo tecnico, con buona pace di chi pensa che in campo tecnico la cultura umanistica non serva a niente. Facevamo una bella coppia in classe ( professionalmente ovviamente parlando :D )

Negli ultimi anni, sarà che il mio è considerato un buon istituto, il livello medio degli insegnanti NON tecnici è alto, parecchi ottimi insegnanti di lettere e matematica soprattutto, forse poco esposti nell'uso di strumenti tecnologici interattivi (ma sono partiti tutti subito con la dad, senza particolari corsi interni, nel giro di una settimana, qualcuno anche prima)

Per gli insegnanti tecnici, classi di concorso di elettronica e informatica, c'è l'handicap di dover conoscere troppe discipline di indirizzo professionalizzanti ciascuna con prerequisiti importati di matematica, fisica, l'inglese lo devi almeno saper leggere, per non parlare delle piattaforme in continua evoluzione.

Francamente in questo settore ci sta che si facciano scelte diverse, non si può conoscere tutto, qui i livelli di preparazione sono molto più differenziati perchè in queste classi di concorso si richiede molto più (troppo) in relazione ad altre classi di concorso.

Avendo spesso avuto la fortuna di lavorare in ottimi consigli di classe, quindi nelle condizioni migliori, ho forti dubbi sul futuro della scuola, ci siamo ammazzà.ti di lavoro per ottenere veramente poco. Posso immaginarmi in altri consigli di classe meno omogenei magari appiattiti verso il basso.

Resto dell'idea, per le ragioni che ti ho spiegato, perchè vedo la dad somministrata a livello nazionale poco adatta, mentre la vedo molto più utile a livello di supporto esterno.
Il rapporto umano e l'empatia con l'insegnante restano determinanti, anche nella dad, quello un video non te lo darà mai, a livello di scuola superiore

Non mi è chiara la distinzione che fai tra discipline scientifiche e filosofiche (intendevi umanistiche in senso lato ?) nella parte finale del tuo intervento
 
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