Grazie del para...
Io oramai sono arrivato alla massima semplificazione dei sistemi: "...La Borsa consiste nel trovare un fesso che acquisti ad un prezzo più alto di quello al quale hai acquistato tu..." (motivato magari da vari scenari macroeconomici-sociospicologici)
In caso contrario mettiti short!!!
Poi diamo le giustificazioni macroeconomiche che vogliamo: l'importante è che ci si trovi nella condizione sopra citata, non capirei altrimenti come i massimi esperti di macroeconomia ci rimettano sistematicamente soldi in Borsa ( e vi parlo solo di alcuni dei docenti più importanti italiani che conosco personalmente)
Che poi è la mia tesi.
Certo che è triste:
- appassionarsi di Finanza
- iscriversi ad economia in un ateneo prestigioso
- divorare i libri ed esami, costruirsi un piano di studi tutto "finanza e macro" (cosa che gli altri studenti dribblano) seguento in parallelo i mercati (rimettendoci i propri soldini, pochi ma sudati)
- fare una tesi importante (relatore stimato economista italiano) sui mercati finanziari e sulle crisi (dai tulipani alla new economy)
- lavorare da 8 anni nel mondo della finanza
....tutto per rendersi conto del fatto che le mie probabilità di sovraperformare il mercato non sono superiori a quelle rappresentate da una scelta random fatta da un mio qualsiasi amico che non conosce nemmeno il significato della parola "ISIN"....
C'è solo una cosa che può mettermi in posizione di vantaggio: il fatto che in caso di "processo di scelta/operatività reiterato" so di sapere che devo temere invece di sperare e sperare invece di temere....tutto semplicemente qui!
Esempio pratico?
Oggi guardavo unicredit e dicevo "se la comprassi, cosa penserei il secondo dopo?".
Penserei: "speriamo che non continui a scendere"?
Quindi avrei sperato invece di temere = non aprire la posizione long.
Poi ho guardato la mia posizione in Tenaris ed ho pensato "perchè dovrei venderela?".
Risposta:"perchè temo che scenda"!
Quindi avrei temuto invece di sperare = tenere la posizione long.
Questa mia consapevolezza, più del mio 30 in Macroeconomia, mi offre la presunzione di avere una marcia in più (piccola e da alimentare quotidianamente) rispetto alla maggior parte dei partecipanti al mercato.
La mia consapevolezza cresce quando il mio collega di fianco a me, dopo 30 anni di banca e 10 anni di desk titoli in una importante banca d'investimento (semprechè una banca italiana possa essere considerata "importante" nel settore trading ed origination...), mi dice:"bene, unicredit è scesa a 2€, la compro così faccio media con i 6€ a cui ho comprato nel 19xx......."
La mia consapevolezza cresce ancor di più quando leggo di opinioni del tipo:"oggi non prendo decisioni, ci sono troppi dati macro/micro/pappa e ciccia"...come se avessero un qualche effetto "certo" sulle dinamiche successive dei mkti.
Io ho scritto anche ciò che non sapevo...ahahahHo finito gli argomenti , ho scritto tutto quello che penso e pratico,
ciao a tutti
Ultima modifica: