Nassim Taleb - GIOCATI DAL CASO: La verità!

Ogni trader è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica

Ogni soggetto abilitato è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica.

Ogni intermediario è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica.

Ogni soggetto istituzionale nazionale o sovranazionale è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica.

Una delle migliori tecniche di trading in sala è sempre stata seguire pedissequamente quello che fanno le major identificabili da un numero o da una sequenza alfanumerica.

comunque

come volevasi dimostrare...
;)
saluti
Mistral

Ps : per i neoifiti ovviamente i codici di cui sopra sono visibili affianco a gli ordini in book ,disponendo ovviamente delle autorizzazioni in funzione del livello.

questa non la sapevo... a chi si chiedono queste autorizzazioni?
 
questa non la sapevo... a chi si chiedono queste autorizzazioni?

basta diventare direttore di SIM ...;)

in ogni caso sino a qualche anno fà tutti i traders in sala godevano di questa possibilità,ovvero di vedere i codici su gli ordini,

Potete chiedere conferma a i vecchi in sezione trading on line del Fol.

Ma davvero potete solo immaginare che vi possano essere delle transazioni non tracciabili ? anonime?
Ma dico tutta la normativa antiriciclaggio ve la siete mai letta?

su..

saluti

M
 
Ogni trader è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica

Ogni soggetto abilitato è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica.

Ogni intermediario è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica.

Ogni soggetto istituzionale nazionale o sovranazionale è identificabile da un numero o da una sequenza alfanumerica.

Una delle migliori tecniche di trading in sala è sempre stata seguire pedissequamente quello che fanno le major identificabili da un numero o da una sequenza alfanumerica.

comunque

come volevasi dimostrare...
;)
saluti
Mistral

Ps : per i neoifiti ovviamente i codici di cui sopra sono visibili affianco a gli ordini in book ,disponendo ovviamente delle autorizzazioni in funzione del livello.

no no ,probabilmete mi son espresso male,anzi senza il probabilmente...... non intendevo dire che non si è riconoscibili o identificabili o rintracciabile( è uno dei miei incubi essere osservato o che mi prendano gli studi salvati ,difatti ora son giinuto alla conclusione che usarò una piatta solo per gli ordini e una solo per grafici e studi)...il mio era un discorso astratto, nel senso che il mercato non appartenedo a nessuno o appartengono a tutti ....è asettico e non ha pregiudizi(come invece succede per es. tra manager e mamager,aziende ,politici,datore e lavoratore ecc) nei confronti di chi clicca sul book ,ma è solo una questione di numeri a somma zero .....poi vabbè andando su piccoli tittoli illiquidi o piccoli indici e quindi potenzialmente manovrabili da pochi o influenzabili ecc...è altro discorso
 
basta diventare direttore di SIM ...;)

in ogni caso sino a qualche anno fà tutti i traders in sala godevano di questa possibilità,ovvero di vedere i codici su gli ordini,

Potete chiedere conferma a i vecchi in sezione trading on line del Fol.

Ma davvero potete solo immaginare che vi possano essere delle transazioni non tracciabili ? anonime?
Ma dico tutta la normativa antiriciclaggio ve la siete mai letta?

su..

saluti

M

beh quando divento direttore di una sim ti faccio gli scherzetti sul book... :D:D:D

da privato per ora faccio fare un sacco di risate a quelli delle sale :D:D:D
 
Permettimi, ma non vedo forti correlazioni tra quanto espresso nel libro e la ricerca di un determinato profilo di "operai della finanza" :)
La ferrari, per vincere il mondiale di F1, ha bisogno sia del pilota, sia del meccanico primo al mondo nell'avvitare e svitare un bullone in meno di 4 secondi.
Di certo il "primo" non lo ricerca attraverso un job posting :)....mentre il secondo si.

Il tutto secondo il mio personalissimo e limitato parere.


Vero...però leggere il libro di Taleb avendo profonde conoscenze di calcolo delle probabilità, analisi matematica ed economia (non troppa ;)) è un pò come guardare un incontro di Pugilato ed essere stato un pugile: si apprezzano "movimenti e tecnicismi" che altrimenti non si apprezzerebbero fino in fondo.


Dogo...io credo che Taleb abbia scritto quello che tutti volevano sentirsi dire ed abbia fatto quello che non ha scritto.

Ma é solo un'opinione. Dato di fatto è, al contrario, che pur parlando dell'estrema importanza dell'intuito nei suoi libri(svilendo nel contempo un approccio razionalmatematico) pretenda per il fondo che patrocina un solido background statistico\sistemistico\econometrico.

Non cerca intuito...(mi sfugge poi come possa trovarlo..)..ma preparazione.

Ciao,
 
Ho notato che mi ero già espresso in questo thread.

Ribadisco tutto , anche la frase Fantozziana di liberazione.
Anzi ne sono sempre piu' convinto , di cigno nero o bianco in finanza non esiste e non è mai esistito nulla.
Dopo l'ultimo G20 , pensavo fosse di dominio generale almeno in ambiente tecnico-accademico-lavorativo finanziario.
Dopo la buffonata mediatica&televisiva dei mesi scorsi con le parole NUOVE REGOLE in finanza , in bocca a tutti ma proprio tutti cani e porci compresi.......
Ancora con sto Taleb.
:bye:
 
"A mio parere è innovativo il fatto che la sintesi del libro (a mio personale parere) sia:
- essere fortunati è una condizione necessaria, ma non sufficiente per essere "i campioni"
- essere preparati è una condizione non necessaria e non sufficiente per essere "i campioni"
- fare introspezione ed analizzare la propria psiche (ed i bias comportamentali degli attori che ci sono vicini e che, incredibilmente, dal punto di vista induttivo sono molto simili all'aggregato dei traders (per lo meno alla data del libro) credo sia il vero plus del libro, e credo sia una condizione sempre necessaria, ma ancora non sufficienti, per essere "i campioni" (o avere semplicemente "adeguato successo alle proprie aspettative")."
.....sintesi del Taleb pensiero ,non fà una piega ,quindi lui sostiene che ci vogliono certamente diverse condizioni ,alcune delle quale necessarie, ma nessuna sufficiente per diventare"campioni" ,indipendentemente dai casuali cigni neri o bianchi che attraversano la vita di un individuo. Ma allora chi è un campione? ... un ossessionato ,iperattivo perennemente alla ricerca continua,che scopre o fà qualcosa che nessnuo primadi lui era mai riuscito a fare o a evidenziare?.....chi è campione ,non importa in cosa , cerca di traspmettere agli altri speranza , entusiasmo e stimolo e non spiega nulla....chi non è campione spiega spiega spiega ,circoscrive,definisce ,calibra .........
 
Dogo...io credo che Taleb abbia scritto quello che tutti volevano sentirsi dire ed abbia fatto quello che non ha scritto.

Ci provo...ma non riesco a darti torto :)
Effettivamente, ogni qual volta debba non dar retta alle emozioni, devo "violentarmi"...oppure per le posizioni "lunghe" non devo guardare il titolo (togliendo il ric dalla pagina reuters... ;)).
Di fatto il libro offre spunti intriganti, spesso al limite della provacazione intellettuale, ma proprio per questo mi piace: indica la via, ma non il modo per percorrerla, anche perchè ognuno è dotato di mezzi e combustibili differenti.

Ma é solo un'opinione. Dato di fatto è, al contrario, che pur parlando dell'estrema importanza dell'intuito nei suoi libri (svilendo nel contempo un approccio razionalmatematico) pretenda per il fondo che patrocina un solido background statistico\sistemistico\econometrico.
Non cerca intuito...(mi sfugge poi come possa trovarlo..)...ma preparazione.
Ciao

Se non sai dove stanno andando gli altri, difficilmente puoi scommettere sulla direzione opposta....

In questo caso vale la sopracitata metafora del pilota e del meccanico di F1.
Intuito e controllo sono nulla in assenza di un'ipotesi di trend, e sono nulla anche se la finalità non è partecipare al trend, ma scovare gli eventi improbabili su cui scommettere.
A mio parere i tecnici di cui si circonda servono per avere un'idea su cosa stia pensando "la collettività", al fine di cercare la via alternativa che possa portare al "grande guadagno", con piccola probabilità...

Un pò come guardare il meteo ogni mattina a "il Cairo", per essere sicuri che faccia bello e per essere sicuri che, portandosi dietro l'ombrello, in caso di pioggia saremmo "gli unici vincenti".

Anzi ne sono sempre piu' convinto , di cigno nero o bianco in finanza non esiste e non è mai esistito nulla.

Non comprendo l'intervento in senso generale, ne come si collochi nella discussione.

1929 - 1987 - 1998 - 2000 - 2008
Cinque eventi che hanno sconvolto il mondo della finanza, con effetti impetuosi sull'economia reale, del tutto imprevedibili.

Come li definiresti se non "cigni neri"?
Certo, se assumiamo come ipotesi che "nulla è straordinario sui mercati" e che ogni "distorsione cognitiva" è insita nel comportamente umano....beh....allora nulla è eccezionale, ma si entra nel campo della relatività, dove tutto può essere vero o falso (anche il fatto che non si possa superare la velocità della luce senza "modificare la relazione spazio temporale" può essere assunto come falso....).

Dopo l'ultimo G20 , pensavo fosse di dominio generale almeno in ambiente tecnico-accademico-lavorativo finanziario.
Dopo la buffonata mediatica&televisiva dei mesi scorsi con le parole NUOVE REGOLE in finanza, in bocca a tutti ma proprio tutti cani e porci compresi.......
Ancora con sto Taleb.
:bye:
Nessuna nuova regola...data da cosa? Dall'avidità, dall'ignoranza, dalla paura (di avere meno) e dalla speranza (vana che il mondo sopravviva anche alle condizioni attuali)....E cosa più delle citate "distorsioni" condiziona le scelte nel trading? Nessuna.

Citazione da Reminiscences of Stock Operator:
- "I nemici mortali dello speculatore sono: ignoranza, avidità, paura e speranza."



.....sintesi del Taleb pensiero ,non fà una piega ,quindi lui sostiene che ci vogliono certamente diverse condizioni ,alcune delle quale necessarie, ma nessuna sufficiente per diventare"campioni" ,indipendentemente dai casuali cigni neri o bianchi che attraversano la vita di un individuo. Ma allora chi è un campione? ... un ossessionato ,iperattivo perennemente alla ricerca continua,che scopre o fà qualcosa che nessnuo primadi lui era mai riuscito a fare o a evidenziare?.....chi è campione ,non importa in cosa , cerca di traspmettere agli altri speranza , entusiasmo e stimolo e non spiega nulla....chi non è campione spiega spiega spiega ,circoscrive,definisce ,calibra .........

A mio parere Taleb non ha come fine quello di fornire "risposte che nemmeno lui conosce", ma quello di indirizzare verso le domande corrette.
Puoi non sapere quale sia la via giusta da seguire, ma il sapere che sei su quella sbagliata è sicuramente un buon passo avanti (e la via sbagliata a mio parere è guardare il passato e per qualsiasi interpolazione di qualsiasi "grado di differenziabilità" pensare di poter congetturare sulle dinamiche future, per lo meno in finanza).

Quanto sopra è personale parere.
 
Dogo , se in un sistema libero di scambi la legislazione non è uniforme , è già intrinseco un fenomeno di anomalia che ne uscirà a breve medio lungo termine.

La lista di date che metti sono la conclusione di anomalie generate da precedenti decisioni in materia legislativa economica.
Ma perchè si deve andare a cercare altro.

Cattiva Legislazione e regolamenti affini sono il generatore della variabile impazzita che porta a cicli la bolla esuberante e la bolla depressiva.

Se negli anni 80 hanno iniziato a legiferare e catalogare il protocollo dei derivati , già all'epoca politici come Willy Brandt o Samuelson prima dicevano che stavano tirando il pacco a quelli che venivano dopo 20 anni.
Ma quali cigni ma quali aspetti psicocognitivi o altro.

Quando Reagan o la Signora di ferro hanno "deleguration" per benefici immediati ma senza pesare il lungo termine , ma quali altri processi venuti dal nulla state pensando???

Clinton che sfascia il diritto bancario U.S.A , e Bush padre che gli da la mazzata finale .

Se prendono un colosso semi-dittatoriale come la Cina e lo buttano in un mercato di nazioni democratiche , cosa volete che ne esca fuori...

e la lista continua.....
Anche 11 settembre fa parte della cattiva politica quindi della legiferazione.

Il generatore della variabile è cosi chiaro quanto complesso :
Leggi e Regolamenti.

I caso, il cigno talebbiano non esiste è una scusa , l'ennesima scusa , inutile.

Ma basta leggere il regolamento di attuazione di un Adc ai termini di legge dello stato Italiano vigente , leggete Unicredit.......

Ma quali cigni gli vedo spesso al parco.Nobile animale attacca brighe che se gli passi vicino ti rincorre , mala bestia.

O ci capiamo ora o non ci capiremo mai........
:bye:
 
La lista di date che metti sono la conclusione di anomalie generate da precedenti decisioni in materia legislativa economica.
Ma perchè si deve andare a cercare altro.

Cattiva Legislazione e regolamenti affini sono il generatore della variabile impazzita che porta a cicli la bolla esuberante e la bolla depressiva.

Plausibilità restrospettiva.
Expost è sempre facile individuare "possibili e plausibili" cause scatenanti un evento raro.

Perchè ieri Eni ha perso il 2%?
Facile: vado oggi a vedere Reuters o Bloomberg su "Eni" e troverò sicuramente un fatto che ieri era noto, ma nessuno gli dava "peso", mentre oggi è "buono" per essere venduto come "scatenante".....

Quelle leggi erano errate una volta che si sono dimostrate tali...e si sono dimostrate tali non perchè fossero errate, bensì per il fatto che in un contesto mutevole, ciò che è stato fatto ieri oggi può essere inadatto.

Cercare correlazioni in questo senso è puro esercizio di stile, sterile come dare un motivo oggi di una determinata performances di ieri di un titolo.

Però temo che siano necessarie alcune precisazioni.

Il 2000, ad esempio, non è una bolla, ma una Fad (moda), al pari dei tulipani:
- hanno forse sbagliato a pensare che internet avrebbe rivoluzionato il mondo? avevano forse torto nel pensare che i tulipani fossero di tale bellezza e possibile rarità?

La risposta è "no"...il fatto è che quando si mettono in campo aspetti comportamentali che vanno oltre i metodi quantitavi di valutazione dei titoli (già di per se fallaci) e scendono in campo sentimenti come "fenomeni gregari, super io, senso di appartenenza ad un gruppo, dissonanza cognitiva, ecc...." i prezzi degli asset seguono regole non scritte e non decifrabili.

Certo: da 2001 in avanti chiunque abbia studiato microeconomia e finanza ha in tasca una risposta secca riguardo le cause della crisi, ed ha anche un bel pacchetto "plug and play" per evitare che, quella crisi, potesse scoppiare.....: peccato che sono antibiotici che non hanno più effetto su batteri oggi mutati, che ogni giorno si adattano alle minacce rappresentate dai medicinali.

Riguardo il 1987 ancora oggi non esiste un'unico pensiero in grado di dire quale sia stata la causa del crollo...

E riguardo il 2008?...ecco, qui forse tutto era previsto e prevedibile, eppure non sono state le "leggi" ad alimentare il tutto, bensì l'avidità umana (frasi ante 2008: "perchè vendere le mie azioni della banca "xxx" che sono salite del 100% negli ultimi due anni??? Perchè non dovrei accendere un mutuo al 120% del valore della mia casa, con tasso variabile, anche se sono ai limiti?)...

Expost siamo tutti bravi a trovare soluzioni.....è il motivo per cui per diventare milionario non si ambisce di certo a svolgere la professione di "Storico"...


PS:

Una delle migliori tecniche di trading in sala è sempre stata seguire pedissequamente quello che fanno le major identificabili da un numero o da una sequenza alfanumerica.


Temo che questa operatività possa essere illegale (inserire ordini seguendo gli istituzionali), in quanto potenzialmente rientrante nella fattispecie giuridica del Market Abuse.

Credo.
 
Ultima modifica:
1929 - 1987 - 1998 - 2000 - 2008
Cinque eventi che hanno sconvolto il mondo della finanza, con effetti impetuosi sull'economia reale, del tutto imprevedibili.

1929:
Gia' da 2 anni prima molti del congresso di entrambe le parti chiedevano regole in materia di Borsa nello specifico:
Regolare i bilanci delle società quotate , all'epoca le scritture a bilancio erano molto generiche.
Regolare il rapporto stampa e società quotate , famoso caso che scoppierà nel 1929 MetroGoldmayer e varie società di hollywood e radiofoniche.
All'epoca erano la New-economy con le Auto.
Molti economisti si lamentavano 2 anni prima della stampa di moneta e della eccessiva azione di indebitamento delle banche verso la gente che era impazzita per la borsa.
e non mi dilungo ma ci fu altro.......

1987-1998-2000 mettiamo insieme.
Moltissimi illustri si sono consumati , ne ho fatto 2 di nomi , ad avvisare tutti , ma nisba.
Tutto parte dalla nascita e dalla accoppiata , dei moderni strumenti di speculazione che riuniamo per comodità in Derivati ed i titoli di debito statali.
Deregulations varie in materia contabile settore bancario-assicurativo.
Deregulations varie in materia controllo società quotate e controllate dalle stesse.
Privatizzazioni fatte malissimo (fenomeno Europeo e Nipponico).
Politiche monetarie.

2008 fino ad oggi paghiamo e pagheremo cattive leggi in materia di :
WTO
Ancora derivati sistema bancario-assicurativo
Ancora debito statale
Ancora una non omogenea regolamentazione degli scambi nelle varie piazze affari i famosi OFF-Shore.

Dove sta l'imprevedibile??? Se prima nasce la legge che genererà l'evento catastrofico.
:bye:
 
Perdonami, ma a mio parere cadi nelle distorsioni citate nel libro.

Se provassimo a chiedere a 1.000.000 persone quale possa essere la causa della prossima crisi (perchè prima o poi ci sarà, ma questo non fa di me un economista in grado di prevedere il futuro :))...sono sicuro che più di una saprà indicarti la causa corretta, ovviamente anche con buone motivazioni.

Gli stessi economisti che "2 anni prima che accadesse qualcosa" dicevano "qualcosa non va", spesso sono quelli che dicevano la stessa cosa 3, 4, 5 10 - 20 anni prima....gli stessi che di fronte alla nascita del primo "Computer" dissero:"non credo che nel mondo possa esserci bisogno di più di due o tre di queste macchine" (o qualcosa di simile)....
 
Plausibilità restrospettiva.

Expost siamo tutti bravi a trovare soluzioni.....è il motivo per cui per diventare milionario non si ambisce di certo a svolgere la professione di "Storico"...

EXpost ??? Ma scherzi ???

Che la gazzetta ufficiale in Italia o il Bureau USA pubblica la modifica di una legge exPost dopo il caso Ernon o Parmalat.

La legge era marcia pure prima del fatto , basta leggerla.

Oppure fanno una riunione per mettere qualche paletto dato che qualche fondo speculativo è saltato perchè uno stato sovrano ha chiuso un rapporto e non paga piu'.....

Ma quale expost , lo sapevano benissimo che quello stato lo poteva fare non c'era regolamentazione restrittiva contro.

Esistono fondi e manager esperti in questi problemi e mentre purtroppo LTCM o Ernon o Parmalat o LB mettevano sul lastrico molte persone , loro incassavano.

Non perchè ragionavano alla Taleb , ma sapevano prima o poi sarebbero scoppiate da quelle stesse leggi deboli che ne hanno permesso la loro nascita.

Ho gia' capito che la questione è di carattere dogmatico e non pratico.
Ma fa sempre piacere discuterne , anche al volo.Ciao
:bye:
 
Perdonami, ma a mio parere cadi nelle distorsioni citate nel libro.

Se provassimo a chiedere a 1.000.000 persone quale possa essere la causa della prossima crisi (perchè prima o poi ci sarà, ma questo non fa di me un economista in grado di prevedere il futuro :))...sono sicuro che più di una saprà indicarti la causa corretta, ovviamente anche con buone motivazioni.

Gli stessi economisti che "2 anni prima che accadesse qualcosa" dicevano "qualcosa non va", spesso sono quelli che dicevano la stessa cosa 3, 4, 5 10 - 20 anni prima....gli stessi che di fronte alla nascita del primo "Computer" dissero:"non credo che nel mondo possa esserci bisogno di più di due o tre di queste macchine" (o qualcosa di simile)....

Non puoi normare tutto il normabile...anche perchè la legge, per definizione, è una risposta ad un comportamento anomalo: e se il comportamento anomalo non si è ancora verificato, non puoi normarlo.

Inoltre l'uomo è una specie in costante e rapida evoluzione, quindi le norme di oggi non saranno mai in grado di regolare le distorsioni di domani.

Inoltre c'è un aspetto puramente matematico/statistico (per questo affermo che per comprendere in pieno i contenuti del libro occorra avere una solida base matematico/statistica: se non conosci il mostro, non puoi cercarne le debolezze)....ossia il fatto che l'Erroreè tale solo se imprevedibile, altrimenti diventa una distorsione tollerata, all'interno di un intervallo di confidenza (tradotto: so che potrà accadere "questa o quella" anomalia, ma ne accetto la dimensione e le conseguenze....sperando che siano quelle attese....).


Leggi: c'è già una legge che dice di non falsificare i bilanci....ma la legge non impedisce che ciò avvenga.
C'è già una legge che dice di attribuire il corretto livello di rischio agli strumenti finanziari: eppure sulle ABS garantite da mutui e sui CDO di CDO al quadrato il rischio era volutamente tenuto basso.

Puoi scrivere sulla pietra non uccidere....ma gli assassini ci saranno sempre...
 
Perdonami, ma a mio parere cadi nelle distorsioni citate nel libro.

Se provassimo a chiedere a 1.000.000 persone quale possa essere la causa della prossima crisi (perchè prima o poi ci sarà, ma questo non fa di me un economista in grado di prevedere il futuro :))...sono sicuro che più di una saprà indicarti la causa corretta, ovviamente anche con buone motivazioni.

Gli stessi economisti che "2 anni prima che accadesse qualcosa" dicevano "qualcosa non va", spesso sono quelli che dicevano la stessa cosa 3, 4, 5 10 - 20 anni prima....gli stessi che di fronte alla nascita del primo "Computer" dissero:"non credo che nel mondo possa esserci bisogno di più di due o tre di queste macchine" (o qualcosa di simile)....

Se mi chiedono a me , gli dico le cose come stanno.
Gli stampo la fonte cioè una legge o un regolamento e gli sottolineo e gli traduco tutto.
Che sia un comprare terreni o pacchetti azionari o altro , tra le parti ci deve essere pari livello .
Non è exante , lo vedi prima leggendo e da li c'è la decisione la strategia.

Dogmatico in senso buono intendevo prima , non cattivo
:bye:
 
dogo;24218024 Leggi: c'è già una legge che dice di non falsificare i bilanci....ma la legge non impedisce che ciò avvenga. C'è già una legge che dice di attribuire il corretto livello di rischio agli strumenti finanziari: eppure sulle ABS garantite da mutui e sui CDO di CDO al quadrato il rischio era volutamente tenuto basso. Puoi scrivere sulla pietra non uccidere....ma gli assassini ci saranno sempre...[/QUOTE ha scritto:
Aaaah ora ti ho capito , e si è una questione di back ground diverso tra noi.

Si io la vedo cosi , ma appunto non do il peso "imprevedibile" all'evento futuro.

Quelle leggi ABS che citi come esempio , si è cosi.
Io dico attenzione sono troppo basse per garantire un mutuo senza reddito , la cosa puzza , prima o poi verrà fuori. Nulla di imprevedibile non credo al caso nell'economia e nella finanza. Economia è umana , molto umana , causa-effetto è prevedibile e si puo' plasmare in meglio o in peggio , come le persone.

:bye:
 
Il problema non è il mutuo senza reddito, il problema è la "prezzatura del rischio"....e se questo viene "illecitamente" e con "dolo" tenuto basso (sperando che qualcuno non se ne accorga, ossia sperando che non accadano eventi "rari") i rischi si possono concretizzare in una crisi come quella del 2008.

Le regole c'erano e ci sono, ma anche la migliore delle regole, se non viene applicata, diventa pessima.....Si potrebbe allora considerare l'inasprimento della pena...ma poi occorrerebbe lavorare sulla certezza della pena....e così via: ci sarà sempre una "scappatoia" per l'evento non prevedibile, che spesso è tale proprio perchè "illecito".

E' una questione comportamentale: gli eventi imprevedibili sono tali poichè non sono prevedibili ;)
 
Ultima modifica:
Il problema non è il mutuo senza reddito, il problema è la "prezzatura del rischio"....e se questo viene "illecitamente" e con "dolo" tenuto basso (sperando che qualcuno non se ne accorga, ossia sperando che non accadano eventi "rari") i rischi si possono concretizzare in una crisi come quella del 2008.

Le regole c'erano e ci sono, ma anche la migliore delle regole, se non viene applicata, diventa pessima.....Si potrebbe allora considerare l'inasprimento della pena...ma poi occorrerebbe lavorare sulla certezza della pena....e così via: ci sarà sempre una "scappatoia" per l'evento non prevedibile, che spesso è tale proprio perchè "illecito".

E' una questione comportamentale: gli eventi imprevedibili sono tali poichè non sono prevedibili ;)

:no: è tutto "causa-effetto" , quindi nulla di imprevedibile.
Tutto è stimabile in economia in un modello di allert e accounting.
Qui entriamo nello specifico della mia scuola di pensiero.

Non possiamo certo prevedere quanto quoterà domani un titolo.
Ma abbiamo i mezzi per identificare , i mezzi per catalogare "le causali" importanti , ti sembra poco?
Certo non è bisturi da chirurgo i generatori sono troppi ed umani , ma non sono nemmeno pochi ed inutili.

Abbiamo i mezzi per decidere chi abbiamo davanti ossia se crediamo in un mercato:
Debole
forte
Mezzo e mezzo
Anche questo non è roba da poco

Arriviamo al RISK , facciamo chiarezza una volta per tutte.

Qui si è combattuta una grandissima lotta di interessi forti.

Dato che uno , anzi il modello di costruzione dei portafogli del nobel Markowitz era costruito non per favorire il cliente e le aziende e quindi l'economia , ma l'intermediario che lo vendeva.
Se ne sarà accorto pover'uomo???

Come poteva essere inserito un modello di investimento dove si massimizzava il guadagno ed utilizzare la variabile per quantificare la misura del rischio con la varianza:confused:

Come??
In un contesto economico finanziario in continua mutazione e come ho scritto pieno di buchi legislativi ,quello che lo rende o renderebbe con rischio equo tra le parti.
Una svista cosi grossa , mai corretta ??? :no: no non ci posso credere:rolleyes:

Catastrofi a ripetizione quindi.
Ma imprevedibili ??
No era risaputo.

Se ne accorse Samuelson fine anni 50 e poi l'elenco è lunghissimo e copre e anticipa tutte le crisi che abbiamo passato ossia :
Arditti/Levy nel 1975
Kane 1982
konno/suzuki 1995
Dandapani 1997......

Non sono oscuri accademici , ma gente in mezzo al sistema , qualcuno gli ascoltò , molti a modello gregge no.

Siparietto anche nel 29 il prof. Babson il famosissimo dott. catastrofe inascoltato.Poi basta vedere quante scuole superiori ed università ci sono negli states dedicate a lui oggi.

Io non credo ai cigni neri , bianchi , viola o blue.
:bye:
 
Quindi arriviamo a oggi.
Ci sono all'orizzonte eventi catastrofici per i listini ???

Si.
Il primo si chiama Massa Monetaria fuori controllo (M1-M2-M3)

Il secondo politiche sociali del coccodrillo , spiego.
Ora al politico è scoppiata la moda del politica sociale per tutti senza se senza ma, Ma il debito pubblico?? Ecco un altro "cigno"

Il terzo , i paesi come Cina ed India non hanno regole sociali evolute in materia di diritti umani (Cina) e trattamento dei lavoratori (India) e quindi useranno questo per anticipare la ripresa a scapito di paesi con regole e meccanismi dove questi sono valori evoluti.
Che facciamo regrediamo come loro:confused: o ci diamo una mossa prima che la tempesta sociale dei senza lavoro faccia crollare tutto?

Poi semmai si upperà il thread , spero di no porca pupazza!

:bye:
 
Non mi trovi d'accordo, direi su nulla purtroppo.
Ma ti voglio seguire.

Massa monetaria fuori controllo?
Non sono d'accordo (M3 è in forte contrazione, ai minimi degli ultimi 12 anni), ma supponiamo che lo fosse: quale soluzione?
- M3 per settori:
http://www.ecb.int/stats/money/aggre.../index.en.html
- dinamiche aggregati:
http://www.ecb.int/stats/money/aggre.../index.en.html

Exit strategy anticipata? Aumentare i tassi di interesse?

Già fatto nel 29...e sappiamo tutti com'è finita.

Beh, tornando in topic, illustro il mio pensiero:
- ipotizziamo che la borsa inizi a salire, spinta da qualche misterioso motivo
- arriva ad un punto in cui è un pochino sopravvalutata, tutti si rendono che il premio per il rischio non è adeguato...ma nessuno esce, pensando "e se continua irrazionalmente a salire? Io voglio partecipare" (e si formano bolle razionali);
- arriva quindi ad un punto in cui è un pò sopravvalutata, tutti si rendono che il premio per il rischio non è adeguato...ma nessuno esce, pensando "e se continua irrazionalmente a salire? Io voglio partecipare" (e si formano bolle irrazionali);
- arriva quindi ad un punto in cui è un completamente sopravvalutata, tutti si rendono che il premio per il rischio non esiste più...ma nessuno esce, anzi iniziano ad entrare anche i panettieri ed i salumai, perchè un loro amico "sulla carta è diventato ricco"...."oppure perchè lui ha bond sicuri che rendono il 15% annuo!!!!" (e si formano le mode).

Bene: in questo contesto dove inseriresti la normativa?
Al primo passo?
Bene: allora uccidi i mercati e tanto vale chiuderli
Al secondo?
Bene, allora mortifichi i mercati, ed il denaro troveraà altra direzione .... effetto = i mercati crollano e l'economia con loro...effetto = hai raggiunto l'effetto opposto.

Ho dedicato una tesi universitaria di quasi 2 anni (quasi 10 anni fa) alle anomalie dei mercati finanziari...trovando un'unica causa: gli elementi psicologici.

Ho citato e studiato infinite metodologie di valutazione efficienti... finchè non diventano inefficienti... :)

A fine discussione della tesi, un professore della commissione mi disse:"bene, allora come facciamo a prevedere una bolla o una crisi, o ad evitarla?".
Mia risposta: "non è possibile".

Breve silenzio, poi sorrisi compiacenti ed un ok dal presidente della commissione (stimato economista che scrive sul sole24ore).

Le crisi non sono prevedibili...
 
Ultima modifica:
Indietro