Perchè una persona normale dovrebbe essere contraria alla patrimoniale?

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Russian guarda che adesso sono tutti così,infatti io stesso mi domando come facciano a resistere,probabilmente molti stanno nella mia stessa situazione,chi per un motivo chi per altro cercano di tirare avanti tenendo la serranda aperta.

ad esempio nella mia zona,vigna clara,parioli:cool:molti cercano di resistere perchè sono a pochi anni dalla scadenza di contratto e non vogliono rinunciare alle 18 o 36 mensilità di avviamento

Anche la gente che vive in quartieri da ricchi non spende più, purtroppo, meglio rimettere in circolo la loro ricchezza con una bella patrimoniale OK!

Comunque se un negoziante ha il suv e non vende più niente, farebbe meglio a vendersi il suv e ad andare in panda o in bicicletta :yes::yes: se continua a non andarci, come afferma davos, qualche magagna c'è, converrai con me?
L'auto, se non serve o può essere sostituita da altri mezzi con qualche sacrificio, è una delle prime spese che si taglia, se è un costoso suv famelico di carburante, poi...
 
Anche la gente che vive in quartieri da ricchi non spende più, purtroppo, meglio rimettere in circolo la loro ricchezza con una bella patrimoniale OK!

Comunque se un negoziante ha il suv e non vende più niente, farebbe meglio a vendersi il suv e ad andare in panda o in bicicletta :yes::yes: se continua a non andarci, come afferma davos, qualche magagna c'è, converrai con me?
L'auto, se non serve o può essere sostituita da altri mezzi con qualche sacrificio, è una delle prime spese che si taglia, se è un costoso suv famelico di carburante, poi...

35 pagine di discussione per arrivare a questa perla . Avanti con l'esproprio dei suv adesso ci manca solo questo :clap::clap:
 
non si deve chiedere ai lavoratori autonomi di pagare le tasse

bisogna metterli in condizione oggettive ed ambientali di pagarle per forza:

restringimento del contante

detrazione delle spese nel 730 da parte dell'acquirente

efficienti controlli incrociati

guardia di finanza capillarmente sul territorio come le caserme dei carabinieri, qui si vedono le incongruenze tra Irpef pagata e tenore di vita ostentato

collaborazione dei cittadini con il 117 quando vi è una illegalità fiscale..come quando si scippa una vecchietta si fa il 112. Lo stesso dovere civico.

Tutto questo c'è già. E' per questo che la vera evasione è in realtà molto più bassa di quanto si pensi. Cioè, più o meno è quanto risulta nelle statistiche e con quella non è che risolvi molto. Incassi a grandi linee quei 12,13-15 miliardi l'anno che già incassi oggi come recupero di evasione.
 
i redditi dei boiardi di stato vanno tassati, dato che chi gli paga lo stipendio è un fallito... le super pensioni, le pensioni total retributivo, le baby pensioni... hai voglia di evitare spesa corrente

vero cancro dell'economia italica oltre alla corruzione
 
35 pagine di discussione per arrivare a questa perla . Avanti con l'esproprio dei suv adesso ci manca solo questo :clap::clap:

Scusa ma dovremmo provare pena per uno che frigna perchè non guadagna abbastanza da comprare il carburante per il suv? :eek: :eek:
:ambulanza:
 
PAGARE TUTTI PER PAGARE TUTTI MENO..

1/10 DI SOLDI ALLA POLITICA

SBUROCRATIZZAZIONE DELLO STATO


CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' DA CHI HA UNA PENSIONE D'ORO..DA CHI è IN PENSIONE ADESSO CON 15 O 20 ANNI DI CONTRIBUTI


PATRIMONIALE DA CHI POSSIEDE PI' DI DUE MILIONI DI EURO

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' DAI POLITI GIA' IN PENSIONE O IN VITALIZIO NELLA MISURA DEL 50%



ed adesso vado a mangiare...:bye:

Questo è condivisibile.
 
l'IRAP non è propriamente una imposta sul reddito ma una imposta regionale sulle attività produttive. Sostituì la tassa sulla salute, l'Ilor, l'Iciap, la patrimoniale per le imprese, la tassa annuale sulla partita Iva e le tasse di concessione comunale.

"è una imposta che colpisce - in linea generale con un'aliquota del 3,90% - il "valore della produzione netta" formatosi in ciascuna Regione in cui l'impresa opera. La percentuale può diminuire o aumentare di 1% in base al bilancio della sanità della Regione."


..e sin dall'inizio ho scritto che l'IRAP non è imposta sul reddito..


saluti

Il valore aggiunto netto è pur sempre una configurazione di reddito, derivando da ricavi-costi. Cioè, non è un balzello vario e diverso come scrivevi tu (come può essere l'IMU o un'imposta di bollo), ma un'imposta che deriva dalla capacità reddituale di un impresa o lavoratore autonomo.
 
chi ha gridato che non bisognava mettere le mani nelle tasche degli Italiani?

lo ha gridato sempre anche nei periodi di crescita..era il suo slogan..ha dato il cattivo esempio essendo poi lui stesso stato condannato a 4 anni anni per frode fiscale ..chi lo ha ascoltato?..chi gli è andato dietro?..chi ha permesso ad un ciarlatano ed evasore di tale fattura di avviare a distruzione il Paese?..Chi?

Beh, stando ai risultati elettorali la maggioranza degli italiani. Molti di questi erano dipendenti e pensionati.
 
..si potrebbero chiedere i danni anche a chi, governando questo paese, lo ha portato allo sfascio..mentre ha accresciuto notevolmente il suo patrimonio ...

Beh, dovresti chiedere i danni a 20-30.000 persone che negli ultimi 40 anni hanno avuto ruoli legati al governo del Paese e sicuramente non hanno subito cali di patrimonio. Tipo Amato, Napolitano, Ciampi, Berlusconi, tutti i ministri della prima e seconda repubblica, fino ad arrivare a galoppini vari.
 
c'è bisogno ..c'è bisogno ..:D..i proventi dalla politica sono simbolici seppure indispensabili ..quelli provenienti dalla patrimoniale sono salvifici..:D


..la patrimoniale esiste ovunque e deve esistere anche in Italia..

anche Samorì, candidato PDL, capitalista, la chiede..perché la ritiene giusta

IMU e bollo titoli sono già delle belle patrimoniali. Comunque sarei d'accordo nel ridurre (meglio eliminare) l'IMU su prima casa ed aumentare quella su patrimoni immobiliari sopra i 6-700k
 
Uno Stato serio dovrebbe prendere la lista dei 100 uomini più ricchi d'Italia, e requisire il 20% del patrimonio ai primi 10, il 10% ai primi 50, il 5% ai primi 100, senza se e senza ma!!!

Ottimo! Lo stato italiano diventerebbe proprietario del 20% di Mediaset, Luxottica, Autostrade, Pirelli, Tenaris.

Nuova IRI all'orizzonte! Occhio che poi così facendo è come quando non paghi il debito. Al giro successivo di privatizzazioni (dopo che queste aziende le hai mandate in vacca), non si presenta più nessuno. O si presentano solo stranieri, a cui se poi fai una nuova requisitoria ti fanno fare la fine della Libia.
 
Probabilmente la patrimoniale la pagherò anche io, ma sarò felice di contribuire al risanamento del Paese, purchè ci sia un governo serio e decente che persegua l'obiettivo di abbattere il debito pubblico OK!

Ma non capisco perchè TROPPA GENTE che sulla carta sono quasi incapienti si preoccupano tanto che i ricconi paghino qualcosa :rolleyes:
Italiani frignoni, sempre a piangere miseria pure quando vivono in un attico di 200 mq ai Parioli :rolleyes:
eh l'ho avuto in eredità, mi costa un sacco di soldi di manutenzione, bla bla bla bla
E chi non ha avuto niente in eredità e vive sotto i ponti cosa dovrebbe dire? :rolleyes:

Io sono fondamentalmente d'accordo ad una patrimoniale sopra i 7-800k (meglio se solo patrimonio immobiliare, visto che questo avrebbe anche una funzione calmieratrice dei prezzi), a patto però che i ricavati vadano a ridurre altre tasse su lavoratori (autonomi e dipendenti), pensionati e imprese, cioè qualche punto in meno di IRPEF ed IRES.
 
solo una domanda su ciò che hai postato.

ma quel proprietario del negozietto dove tu affermi entri una persona al mese,come fa ad evadere e possedere un suv????:cool:

ma che ne so presumo però gli convenga rimanere aperto
ricordo di aver avuto una coinquilina all'università che arrivava
con la spesa fatta all'ingrosso...il padre aveva un negozio di tutt'altro genere
un'altra a cui ho lasciato il contratto di casa l'ha messo a nome della ditta del padre
presumo ci siano miriadi di cose..ma non ne ho idea
comunque la storia dei dentisti che guadagnano 57000 euro ma di parla di utile pulito
dopo che hanno pagato tutto tasse comprese?e su un fatturato di quanto.
Il dentista da cui vado io ci vorrebbe poco a fare i calcoli dal lunedi al venerrdi più il sabato mattina è sempre pieno..media di 10-12 persone al giorno,la cosa che costa meno e l'igiene dentale 80 euro...per mettere un dente 700-800 euro gli bastano 3-4 sedute, un apparecchio
3000 euro in due anni e vede la persona una volta ogni 2 mesi...
per rimanere bassi ma molto bassi 200-300 mila di fatturato..ma ripeto molto bassi
 
Anche questo non è vero. Ci sono tantissimi dipendenti che prendono il fuori-busta o fanno un secondo lavoro in nero. Vedi gli insegnanti con le ripetizioni, ad esempio, che % sono i maggiori evasori.

ma come fai a dire una cosa simile
gli insegnati con due ripetizioni del cavolo sono i maggiori evasori:rolleyes:
 
ma come fai a dire una cosa simile
gli insegnati con due ripetizioni del cavolo sono i maggiori evasori:rolleyes:

Fisco, evasione in aumento


Il tasso di illegalità fiscale in Italia non diminuisce. Anzi, è in costante aumento. Lo rivela il terzo rapporto Eures su "Legalità ed evasione fiscale in Italia vista dai cittadini". Che spiega come la propensione di artigiani, professionisti e commercianti a non rilasciare scontrini, fatture o ricevute "non segni alcun passo indietro".

Nonostante il 2012 registri per quasi tutte le categorie una flessione dei comportamenti fiscalmente illeciti rispetto al 2007 (anno che presenta i valori più alti), le percentuali riscontrate si riallineano a quelle del 2004. Il tasso di illegalità fiscale risulta in costante aumento per:cool: le ripetizioni scolastiche (con l'89% delle prestazioni in nero nel 2012 rispetto al 79,4% nel 2007 e al 69,4% nel 2004), i dentisti (34% nel 2012, a fronte del 32,9% nel 2007 e del 27,7% nel 2004) e i medici specialisti (34%, rispetto al 26,7% del 2007 e al 25,5% del 2004).

Registrano invece una tendenziale flessione del tasso di illegalità, che si mantiene comunque superiore al 60%, soltanto le babysitter/badanti (dall'81,7% del 2004 al 72,7% del 2007 al 63,2% del 2012) e le collaboratrici domestiche (dall'80,3% al 65,4%, al 61,5%), grazie soprattutto ai positivi effetti della regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Complessivamente tra le figure professionali, nel confronto 2004-2012, in 11 casi aumenta l'incidenza dei comportamenti fiscalmente scorretti, in 8 diminuisce e nei restanti 22 non si rilevano sostanziali cambiamenti.

Servizi alla persona. Con l'89% delle prestazioni in nero, i docenti delle ripetizioni scolastiche si confermano "maestri in evasione", seguiti con 25 punti percentuali di scarto (64% di evasori), dagli altri insegnanti (musica e canto in testa). Superiore al 60% risulta inoltre il tasso di evasione per le prestazioni offerte da babysitter e badanti (63,2%) e dalle collaborazioni domestiche (61,5%). Più contenuti, ma sempre vicini a un terzo dei rapporti intercorsi, i valori dell'evasione segnalati dal campione per barbieri e parrucchieri (33% di irregolarità) ed estetiste e centri estetici (30,7%), mentre inferiore risulta il tasso di evasione per le lavanderie (12,2%) e le palestre (14,5%).

Artigiani. Tra le attività artigiane sono quelle legate alle riparazioni e manutenzione della casa a raccogliere le più ampie quote di evasione, superando il 60% le prestazioni non regolarmente fatturate tra i giardinieri (67,3%), i falegnami (62,8%), gli idraulici (62%), i fabbri (60,2%) e i muratori (60,1%), e attestandosi al 57,3% tra i tappezzieri, al 57,1% tra gli elettricisti e al 56,7% tra i parchettisti/pavimentisti. Soltanto tra gli antennisti (42,1%) e installatori di impianti di riscaldamento o condizionamento (18%) la percentuale risulta minoritaria. Più contenuta l'evasione nella filiera della manutenzione dell'automobile, con il valore più elevato tra i carrozzieri (40,6%), seguiti dai meccanici con il 33,5% e dai gommisti con il 24,2%.

Accanto alla mancata emissione della fattura o ricevuta a fronte dell'intero compenso pattuito (il comportamento più praticato dagli evasori censiti), per ingannare il fisco sono diversi gli espedienti adottati: l'applicazione di uno sconto al cliente in cambio della mancata fatturazione appare quale specializzazione di diverse figure artigiane, in particolare di falegnami (17,1% dei casi), fabbri (15,3%), giardinieri (14,4%), ma anche idraulici (13%), muratori (12,6%), elettricisti (12,2%) e tappezzieri (10,9%).

L'emissione della fattura con corrispettivo inferiore, forse per premurarsi da eventuali controlli all'esterno del locale, è invece adottata da parrucchieri (13,4%) e centri estetici (8,6%) e in misura ancora superiore dai parchettisti/pavimentisti (16,4%), tappezzieri (10%) e muratori/pittori (9,5%). Infine la pretesa di un compenso maggiorato per rilasciare la fattura/ricevuta al cliente, pratica comunque residuale, presenta le percentuali più alte tra i parchettisti/pavimentisti (3%), gli idraulici (2,4%), i carrozzieri (2,3%), gli elettricisti (1,7%) e gli antennisti (1,6%), raccogliendo per tutte le altre figure considerate percentuali vicine o inferiori all'1.

Il rapporto Eures 2012 ha analizzato anche il fenomeno dell'abusivismo professionale, ovvero dell'offerta di prestazioni e servizi da parte di figure non formalmente inquadrate (senza licenza, laboratorio o negozio), operanti in forma totalmente sommersa, che costituiscono un fattore di concorrenza sleale e alterazione del mercato a danno degli artigiani regolari. Il tasso di abusivismo risulta particolarmente elevato tra i giardinieri (16,3%) e i pittori e muratori (14,2%), attestandosi su valori vicini al 10% tra gli antennisti (10,3%), i falegnami (9,3%), gli elettricisti (9,2%) e gli idraulici (9%), con evidenti implicazioni in termini di rischio per la sicurezza degli interventi realizzati. Inferiori gli indici tra i fabbri (6,1%) e i tappezzieri (5,5%), i parchettisti/pavimentisti (3%) e i tecnici del condizionamento (1,9%), lavori che richiedono un'elevata specializzazione accompagnata dalla disponibilità di particolari attrezzature e che, per questo, appaiono meno esposti alla piaga del sommerso.

Professionisti. Il campione attribuisce il più alto indice di illegalità fiscale gli avvocati, i quali hanno omesso di rilasciare fattura o ricevuta nel 42,7% dei casi; risultano in buona compagnia, considerando la propensione all'evasione di geometri (40,2%), psicologi e psichiatri (40%), architetti (38,7%), dietologi (38%), medici specialisti e dentisti (entrambi con una percentuale di evasione pari al 34%). Più distanziati i veterinari (25,3%), i commercialisti (23,5%) e i notai (19,6%) che, pur non avendo rilasciato fattura o ricevuta in un caso su cinque, risultano la categoria più virtuosa.

Tra i comportamenti illeciti, il più seguito è la mancata emissione della fattura con la richiesta dell'intero compenso, caratterizzando il modus operandi degli avvocati (24,1%), dei geometri (20,7%), dei dietologi (20,4%) e degli psicologi/psichiatri (20%); ad accordare uno sconto in cambio della mancata fatturazione sono invece soprattutto gli architetti (18,7%), i dentisti (11,4%) e i medici specialisti (10,8%). Infine l'emissione della fattura con corrispettivo inferiore risulta un comportamento particolarmente diffuso tra i geometri (10,3% delle segnalazioni), i notai (8,7%) e gli avvocati (7,8%).

Commercianti. La propensione all'evasione dei commercianti risulta significativamente più contenuta:cool:, attestandosi complessivamente su valori inferiori al 10 la percentuale di quanti non rilasciano scontrino o ricevuta a fronte del prodotto/servizio venduto. Sono i servizi di ristorazione a registrare i più elevati tassi di evasione, peraltro accompagnati da una loro significativa crescita negli ultimi 10 anni: in cima alla graduatoria dei commercianti evasori si collocano i bar (che non hanno rilasciato scontino o ricevuta nel 17,8% dei casi, a fronte del 9,9% del 2004), seguiti da ristoranti, pub e pizzerie (17,2%, contro il 10,9% del 2004) e da rosticcerie e pizzerie al taglio (15,8%, contro il 7,9% del 2004).

Un tasso di evasione compreso tra il 5% e il 10% si rileva per pasticcerie e gelaterie (9,7%), per i ferramenta (9,6%), le cartolerie (8,5%), i negozi di abbigliamento (8,3%) e alimentari (5,9%), mentre un livello di evasione fisiologico inferiore al 5% si registra tra le profumerie (4,4%), i negozi di giocattoli (4,3%), articoli sanitari (3,6%), dischi e video (2,5%), telefonia ed elettronica (2,5%), farmacie (2,3%) e librerie (2,1%).

Per stabilimenti balneari e case private appare preoccupante la diffusione dell'evasione: osservando in primo luogo il vasto mercato delle case affittate per vacanza da privati cittadini (il 20% delle famiglie intervistate ha dichiarato di averne usufruito nell'ultimo anno), la mancata emissione di fattura/ricevuta ha infatti riguardato ben il 62,9% delle transazioni.

Particolarmente elevata l'evasione segnalata per gli stabilimenti balneari (42,5% dei casi), mentre più contenuto risulta il tasso di illegalità fiscale tra i bed and breakfast e i campeggi (19,3%). Soltanto gli albergatori si posizionano su valori decisamente più contenuti, risultando soltanto nel 5,6% dei casi inadempienti sull'emissione di fattura o ricevuta fiscale.
 
Fisco, evasione in aumento


Il tasso di illegalità fiscale in Italia non diminuisce. Anzi, è in costante aumento. Lo rivela il terzo rapporto Eures su "Legalità ed evasione fiscale in Italia vista dai cittadini". Che spiega come la propensione di artigiani, professionisti e commercianti a non rilasciare scontrini, fatture o ricevute "non segni alcun passo indietro".

Nonostante il 2012 registri per quasi tutte le categorie una flessione dei comportamenti fiscalmente illeciti rispetto al 2007 (anno che presenta i valori più alti), le percentuali riscontrate si riallineano a quelle del 2004. Il tasso di illegalità fiscale risulta in costante aumento per:cool: le ripetizioni scolastiche (con l'89% delle prestazioni in nero nel 2012 rispetto al 79,4% nel 2007 e al 69,4% nel 2004), i dentisti (34% nel 2012, a fronte del 32,9% nel 2007 e del 27,7% nel 2004) e i medici specialisti (34%, rispetto al 26,7% del 2007 e al 25,5% del 2004).

Registrano invece una tendenziale flessione del tasso di illegalità, che si mantiene comunque superiore al 60%, soltanto le babysitter/badanti (dall'81,7% del 2004 al 72,7% del 2007 al 63,2% del 2012) e le collaboratrici domestiche (dall'80,3% al 65,4%, al 61,5%), grazie soprattutto ai positivi effetti della regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Complessivamente tra le figure professionali, nel confronto 2004-2012, in 11 casi aumenta l'incidenza dei comportamenti fiscalmente scorretti, in 8 diminuisce e nei restanti 22 non si rilevano sostanziali cambiamenti.

Servizi alla persona. Con l'89% delle prestazioni in nero, i docenti delle ripetizioni scolastiche si confermano "maestri in evasione", seguiti con 25 punti percentuali di scarto (64% di evasori), dagli altri insegnanti (musica e canto in testa). Superiore al 60% risulta inoltre il tasso di evasione per le prestazioni offerte da babysitter e badanti (63,2%) e dalle collaborazioni domestiche (61,5%). Più contenuti, ma sempre vicini a un terzo dei rapporti intercorsi, i valori dell'evasione segnalati dal campione per barbieri e parrucchieri (33% di irregolarità) ed estetiste e centri estetici (30,7%), mentre inferiore risulta il tasso di evasione per le lavanderie (12,2%) e le palestre (14,5%).

Artigiani. Tra le attività artigiane sono quelle legate alle riparazioni e manutenzione della casa a raccogliere le più ampie quote di evasione, superando il 60% le prestazioni non regolarmente fatturate tra i giardinieri (67,3%), i falegnami (62,8%), gli idraulici (62%), i fabbri (60,2%) e i muratori (60,1%), e attestandosi al 57,3% tra i tappezzieri, al 57,1% tra gli elettricisti e al 56,7% tra i parchettisti/pavimentisti. Soltanto tra gli antennisti (42,1%) e installatori di impianti di riscaldamento o condizionamento (18%) la percentuale risulta minoritaria. Più contenuta l'evasione nella filiera della manutenzione dell'automobile, con il valore più elevato tra i carrozzieri (40,6%), seguiti dai meccanici con il 33,5% e dai gommisti con il 24,2%.

Accanto alla mancata emissione della fattura o ricevuta a fronte dell'intero compenso pattuito (il comportamento più praticato dagli evasori censiti), per ingannare il fisco sono diversi gli espedienti adottati: l'applicazione di uno sconto al cliente in cambio della mancata fatturazione appare quale specializzazione di diverse figure artigiane, in particolare di falegnami (17,1% dei casi), fabbri (15,3%), giardinieri (14,4%), ma anche idraulici (13%), muratori (12,6%), elettricisti (12,2%) e tappezzieri (10,9%).

L'emissione della fattura con corrispettivo inferiore, forse per premurarsi da eventuali controlli all'esterno del locale, è invece adottata da parrucchieri (13,4%) e centri estetici (8,6%) e in misura ancora superiore dai parchettisti/pavimentisti (16,4%), tappezzieri (10%) e muratori/pittori (9,5%). Infine la pretesa di un compenso maggiorato per rilasciare la fattura/ricevuta al cliente, pratica comunque residuale, presenta le percentuali più alte tra i parchettisti/pavimentisti (3%), gli idraulici (2,4%), i carrozzieri (2,3%), gli elettricisti (1,7%) e gli antennisti (1,6%), raccogliendo per tutte le altre figure considerate percentuali vicine o inferiori all'1.

Il rapporto Eures 2012 ha analizzato anche il fenomeno dell'abusivismo professionale, ovvero dell'offerta di prestazioni e servizi da parte di figure non formalmente inquadrate (senza licenza, laboratorio o negozio), operanti in forma totalmente sommersa, che costituiscono un fattore di concorrenza sleale e alterazione del mercato a danno degli artigiani regolari. Il tasso di abusivismo risulta particolarmente elevato tra i giardinieri (16,3%) e i pittori e muratori (14,2%), attestandosi su valori vicini al 10% tra gli antennisti (10,3%), i falegnami (9,3%), gli elettricisti (9,2%) e gli idraulici (9%), con evidenti implicazioni in termini di rischio per la sicurezza degli interventi realizzati. Inferiori gli indici tra i fabbri (6,1%) e i tappezzieri (5,5%), i parchettisti/pavimentisti (3%) e i tecnici del condizionamento (1,9%), lavori che richiedono un'elevata specializzazione accompagnata dalla disponibilità di particolari attrezzature e che, per questo, appaiono meno esposti alla piaga del sommerso.

Professionisti. Il campione attribuisce il più alto indice di illegalità fiscale gli avvocati, i quali hanno omesso di rilasciare fattura o ricevuta nel 42,7% dei casi; risultano in buona compagnia, considerando la propensione all'evasione di geometri (40,2%), psicologi e psichiatri (40%), architetti (38,7%), dietologi (38%), medici specialisti e dentisti (entrambi con una percentuale di evasione pari al 34%). Più distanziati i veterinari (25,3%), i commercialisti (23,5%) e i notai (19,6%) che, pur non avendo rilasciato fattura o ricevuta in un caso su cinque, risultano la categoria più virtuosa.

Tra i comportamenti illeciti, il più seguito è la mancata emissione della fattura con la richiesta dell'intero compenso, caratterizzando il modus operandi degli avvocati (24,1%), dei geometri (20,7%), dei dietologi (20,4%) e degli psicologi/psichiatri (20%); ad accordare uno sconto in cambio della mancata fatturazione sono invece soprattutto gli architetti (18,7%), i dentisti (11,4%) e i medici specialisti (10,8%). Infine l'emissione della fattura con corrispettivo inferiore risulta un comportamento particolarmente diffuso tra i geometri (10,3% delle segnalazioni), i notai (8,7%) e gli avvocati (7,8%).

Commercianti. La propensione all'evasione dei commercianti risulta significativamente più contenuta:cool:, attestandosi complessivamente su valori inferiori al 10 la percentuale di quanti non rilasciano scontrino o ricevuta a fronte del prodotto/servizio venduto. Sono i servizi di ristorazione a registrare i più elevati tassi di evasione, peraltro accompagnati da una loro significativa crescita negli ultimi 10 anni: in cima alla graduatoria dei commercianti evasori si collocano i bar (che non hanno rilasciato scontino o ricevuta nel 17,8% dei casi, a fronte del 9,9% del 2004), seguiti da ristoranti, pub e pizzerie (17,2%, contro il 10,9% del 2004) e da rosticcerie e pizzerie al taglio (15,8%, contro il 7,9% del 2004).

Un tasso di evasione compreso tra il 5% e il 10% si rileva per pasticcerie e gelaterie (9,7%), per i ferramenta (9,6%), le cartolerie (8,5%), i negozi di abbigliamento (8,3%) e alimentari (5,9%), mentre un livello di evasione fisiologico inferiore al 5% si registra tra le profumerie (4,4%), i negozi di giocattoli (4,3%), articoli sanitari (3,6%), dischi e video (2,5%), telefonia ed elettronica (2,5%), farmacie (2,3%) e librerie (2,1%).

Per stabilimenti balneari e case private appare preoccupante la diffusione dell'evasione: osservando in primo luogo il vasto mercato delle case affittate per vacanza da privati cittadini (il 20% delle famiglie intervistate ha dichiarato di averne usufruito nell'ultimo anno), la mancata emissione di fattura/ricevuta ha infatti riguardato ben il 62,9% delle transazioni.

Particolarmente elevata l'evasione segnalata per gli stabilimenti balneari (42,5% dei casi), mentre più contenuto risulta il tasso di illegalità fiscale tra i bed and breakfast e i campeggi (19,3%). Soltanto gli albergatori si posizionano su valori decisamente più contenuti, risultando soltanto nel 5,6% dei casi inadempienti sull'emissione di fattura o ricevuta fiscale.

che le ripetizioni scolastiche siano in nero mi pare chiaro
vorrei sapere però quanto sarebbero queste ripetizioni scolastiche?
10 miliardi di euro di ripetizioni scolastiche 20 miliardi?:D
poi oltretutto le fanno spesso i neolaureati che non hanno manco una lir di reddito manco le pagherebbero le tasse.
Comunque vorrei proprio quantificarle...
azz Lary però hai visto qui dice che si evade parecchio :mmmm:
 
comunque la storia dei dentisti che guadagnano 57000 euro ma di parla di utile pulito
dopo che hanno pagato tutto tasse comprese?e su un fatturato di quanto.
Il dentista da cui vado io ci vorrebbe poco a fare i calcoli dal lunedi al venerrdi più il sabato mattina è sempre pieno..media di 10-12 persone al giorno,la cosa che costa meno e l'igiene dentale 80 euro...per mettere un dente 700-800 euro gli bastano 3-4 sedute, un apparecchio
3000 euro in due anni e vede la persona una volta ogni 2 mesi...
per rimanere bassi ma molto bassi 200-300 mila di fatturato..ma ripeto molto bassi

E' il lordo. Fatturato - costi.

Metti 300.000 euro. Avrà un'assistente e magari anche un'impiegata/segretaria, non meno di 30.000 l'una di costo. Affitto locale 30-40.000 euro l'anno (se in centro di più), contabilità/spese aggiornamento/altri servizi: 15-20.000 l'anno, ammortamento macchinari 10.000 euro, materiale consumo 5.000, assicurazione professionale 3-5.000 euro. Reddito lordo residuo: 160.000.

Il tuo grande dentista, poi, andrà a fare media con altri 3 che sono iscritti nell'albo dei dentisti ma sono in realtà dipendenti di studi più grandi e che guadagnano come un impiegato, 25-30.000 lordi l'anno ed ecco che arriviamo a circa 60.000 di media.
 
perché i fondi a perdere per queste aziende lo stato da dove li prende?..:confused::wall:

Ma infatti quello è uno scandalo, ma che c'entra con l'evasione degli autonomi? I fondi a perdere sono legali proprio perchè previsti dallo stato.
 
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