propensione al rischio

Essere all'altezza significa avere sicurezza nelle proprie competenze per essere in grado di affrontare il rischio... non molto diverso da quello che spiega Brixia nella sua attività professionale :D, probabilmente dipende anche da quanto si pretende da se stessi e dalla prudenza e paura di sbagliare.

Cara Loryred, un minimo di positiva follia e sicurezza in sè sono caratteristiche che mi riconosco. Altrimenti non collezionerei.

La prudenza sta nella % che cerco di non superare ;)
 
Essere all'altezza significa avere sicurezza nelle proprie competenze per essere in grado di affrontare il rischio... non molto diverso da quello che spiega Brixia nella sua attività professionale :D, probabilmente dipende anche da quanto si pretende da se stessi e dalla prudenza e paura di sbagliare.

Per me scrivere qui, per rispondere anche a quel "gran signore" di onis , è anche un pò una "terapia" perchè mi muovo in un terreno accidentato di cui non sono padrona e non mi piace mostrare i miei limiti, lo faccio per un confronto intellettuale, per divertimento e perchè spero di rappresentare anche la voce di chi si avvicina ad un mondo non suo con curiosità e con tutte le sue incertezze.
Applausi!
:clap::clap::clap:
Applausi a volontà !
 
Essere all'altezza significa avere sicurezza nelle proprie competenze per essere in grado di affrontare il rischio... non molto diverso da quello che spiega Brixia nella sua attività professionale :D, probabilmente dipende anche da quanto si pretende da se stessi e dalla prudenza e paura di sbagliare.

Per me scrivere qui, per rispondere anche a quel "gran signore" di onis , è anche un pò una "terapia" perchè mi muovo in un terreno accidentato di cui non sono padrona e non mi piace mostrare i miei limiti, lo faccio per un confronto intellettuale, per divertimento e perchè spero di rappresentare anche la voce di chi si avvicina ad un mondo non suo con curiosità e con tutte le sue incertezze.

Cara Lory, intento a cercare di dare il mio modesto contributo sul 3d di Rosai (quanta ragione ha Acci! Ti impegni, dedichi tempo prezioso, provi a dare una mano, e poi il solito "ca..eggio" che ti spegne ogni voglia di fare...), mi sono perso questa discussione, che leggo soltanto ora.
Onde evitare qualche errore del passato (ti chiedo ancora scusa), vorrei manifestarti la mia solidarietà nonché l'approvazione per quanto al solito scrivi con lucida franchezza.
Sei una voce bella di questo forum! Urlano altri, quelli che non hanno niente da dire, almeno non con il tono pacato del buon senso.
 
se si vogliono ottimizzare i propri investimenti,
considerati nella loro globalità,
il limite massimo dell’arte direi dovrebbe essere
circa 1/3...

specificando che il patrimonio da considerare
è quello che si è accumulato con il risparmio
negli anni,
ovviamente, attualizzando ad oggi i valori
delle opere d’arte (come degli altri asset)

PS
specifico anche un’altra cosa,
mettere 1/3 del proprio patrimonio in 1 o 2
artisti non è investire :no:

è piuttosto fare una scommessa che in
pura teoria può pagare tanto,
scommessa che è, anche, il modo più aggressivo
che hanno i mercati per attirare denaro “nuovo”,
da redistribuire tra quelli che erano già da
prima dentro al mercato
 
Ultima modifica:
Ragazzi un OT doveroso per ringraziare per il sostegno e la stima ben al di là miei meriti reali e non lo scrivo per piaggeria ma per l'onestà che cerco di praticare... Ognuno è libero in questo luogo di esprimersi con la sua cifra e come tale si qualifica, altrettanto lo sono i lettori di valutare... Torniamo all'arte... ed ai numeri che tanto piacciono ad AMeis! :flower: Si scherze eh! ;)

P.S. Certo è che al 30% ci può arrivare chi ad es. ha la competenza, la conoscenza del mercato e i rapporti consolidati di "mon amour" giusto per fare un esempio, sempre parlando di collezionisti "puri" e non di chi opera professionalmente dentro o in modo tangente al settore.
 
Prendendo spunto da una discussione tratta dal 3D Televendite
ritengo utile spostare qui ulteriori commenti.

Ah, scusate:doh:
dimenticavo il quesito:
in termini di percentuale quanto sareste disposti a spendere in arte rispetto alle vostre "eventuali" disponibilità?

Rammento che la discussione era nata proprio da questa " se ho in banca 40 mila euro, sono disposto a spenderne 20 per uno o più opere d'arte?"

Il quesito è posto in termini di "sareste" ed "eventuali":rolleyes::rolleyes: quindi non è che poi vi veniamo a stimare il vostro conto in banca, eh?:rotfl::rotfl::rotfl::terrore::terrore:


Siamo curiosi come i gatti, qui:cool:

riprendo il post iniziale di questo topic per verificare come la maggior parte degli interventi sono fuori tema. Alessandro chiedeva quanto saremmo disposti a "spendere" non ad investire, per cui tutti i discorsi sulla diversificazione del rischio o su aspettative di ritorno dell'investimento sono considerazioni magari corrette ma che vanno oltre quanto richiesto. Io sono disposto a spendere praticamente tutto quanto mi avanza, oltre all'ordinario mantenimento della famiglia, viaggi e auto low cost. Per adesso sono soddisfatto, domani si vedrà.
 
Ah ecco... avevo capito male... allora dico 111% :p:rotfl:
 
Si ma il titolo della discussione allora non ha senso...
Cavolo rischio se tanto ho solo speso?
Vado al supermercato a "rischiare" l'acquisto di una confezione di pasta Voiello piuttosto che De Cecco?
 
Ragazzi un OT doveroso per ringraziare per il sostegno e la stima ben al di là miei meriti reali e non lo scrivo per piaggeria ma per l'onestà che cerco di praticare... Ognuno è libero in questo luogo di esprimersi con la sua cifra e come tale si qualifica, altrettanto lo sono i lettori di valutare... Torniamo all'arte... ed ai numeri che tanto piacciono ad AMeis! :flower: Si scherze eh! ;)

P.S. Certo è che al 30% ci può arrivare chi ad es. ha la competenza, la conoscenza del mercato e i rapporti consolidati di "mon amour" giusto per fare un esempio, sempre parlando di collezionisti "puri" e non di chi opera professionalmente dentro o in modo tangente al settore.
Ciao Lory :),
questo tuo post mi ha indotto a rileggere le
pagine precedenti, e ho capito ora che eri
stata “tirata in ballo” a sproposito (ammetto
che a volte certi post li leggo molto molto
velocemente :D)...
allora, ti esprimo anche in pubblico la mia stima,
e sostegno (anche in riferimento a quella
vecchia storia di quello fissato con i sanitari)
:wall::'(

sui numeri hai ragione ! :yes:
sono un po’ un tentativo di capirsi di più
in un forum
dove “tanto”, “poco”, “grande” “piccolo”,
per forza di cose, per me vogliono dire
una cosa per altri un’altra...

so anche benissimo che i numeri sono
visti dalla stragrande maggioranza come
una cosa “fredda”, e quindi stanno sulle
b@lle :D,
e sembrano un’offesa a un mondo, come
quello dell’arte, se guardato in modo
stereotipato, come regno delle emozioni,
delle passioni ecc...ecc...
(roba che se l’avessero sentita Albers,
Vasarely o Duchamp :angry::angry::angry: :D)

ma io continuo confidando nelle persone
intelligenti e con la mente aperta, come
sei tu OK! e altri qua nel forum...
 
Ultima modifica:
Si ma il titolo della discussione allora non ha senso...
Cavolo rischio se tanto ho solo speso?
Vado al supermercato a "rischiare" l'acquisto di una confezione di pasta Voiello piuttosto che De Cecco?

Eh si... il rischio sta nell'evitare la pasta con il grano trattato col glifosato senza che sia riportato in etichetta... :eekk:
battuta, ma mica tanto...
 
Eh si... il rischio sta nell'evitare la pasta con il grano trattato col glifosato senza che sia riportato in etichetta... :eekk:
battuta, ma mica tanto...

Buongiorno...è cominciato il freddo😒presto mi sa che cercherò mete esotiche.Intanto si va a lavorare.
Caro Biagio sei sul mio terreno (metaforicamente dato che non devi entrarci altrimenti mi pesti il grano appena nato):il glifosato.
Se ne parla spesso a vanvera e senza cognizione di causa.
Dico solo poche cose dato che è ot ma caro Biagio vanno in risposta al tuo interessantissimo argomento(almeno per chi coltiva).
Il glifosato intanto cos è?E’ un erbicida.L erbicida serve per evitare che l erbaccia soffochi il raccolto è che ad esempio il grano venga invaso da papaveri(dannosi) o altre erbe nocive.In dosi percentuali ben calibrate(qui è nella coscienza del coltivatore oltre che nei parametri di legge) non è dannoso alla salute e serve per avere grano non invaso da erbacce.
Normalmente il grano italiano avendo parametri di glifosato bassi imposti dalla legge italiana non da problemi alla salute.
In altri paesi,come ad esempio il Canada(e L Italia è un grosso importatore di grano canadese) il glifosato invece viene usato per essiccare il prodotto verde che per via delle temperature più rigide farebbe fatica e si riempirebbe di micotossine(che durante il trasporto spesso queste muffe vanno ad impestate tale grano).Inoltre in quei paesi che usano il glifosato per essiccare il grano(non in Italia) i parametri sono molto alti e in quel grano quel veleno è molto presente e che poi va nella farina.
Detto questo e senza entrare nel discorso mercato perché dovrei scrivere un trattato in merito mi soffermo sui produttori di pasta.
Alcuni di questi sono a dir poco aldamar (detto ferrarese per indicare spregio ma che tradotto in inglese sembra una frase non offensiva...vabbè,sorvoliamo) perché prima elogiano il grano italiano per poi produrre pasta con grano straniero che usa glifosato per essiccare(velenoso).Scoperto L inganno questi produttori han cambiato faccia dicendo che il grano straniero ha proprietà organolettiche migliori del nostro(falsi) e che quindi usavano quello straniero per migliorare la qualità della pasta.Da poco questi loschi produttori di pasta son stati smascherati e portata la notizia sino in parlamento(che sapeva da tempo...aldamar)che ha imposto L obbligo di indicare nel prodotto finito la provenienza del grano ma...chi controlla veramente?basta pagare multe e continuare a fare gli aldamar tanto a rimetterci non sono mai i produttori di pasta ma i consumatori e i coltivatori italiani.
Questo in breve ma era doveroso.Faro’ un Opera dedicata in merito appena trovo il manifesto giusto.
Ok chiuso ot.
 
Si ma il titolo della discussione allora non ha senso...
Cavolo rischio se tanto ho solo speso?
Vado al supermercato a "rischiare" l'acquisto di una confezione di pasta Voiello piuttosto che De Cecco?

sì, forse ho toppato il titolo, ci penserò sopra.

te la taglio più facile:
vedi in galleria un'opera che ti fa impazzire, 'na follia.
Allora vai a casa, ravani il tuo estratto del conto in banca, ti fai due calcoletti, guardi bene se hai qualche debito da sanare e poi decidi.
Ecco il punto : in quale misura, %, sei disposto ad entrare in quella galleria con l'assegno in mano?

Ora scappo.:D vado a recuperare qualche palanca per la prossima entrata in galleria:p
 

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Non posso risponderti.
Io calcolo gli acquisti spalmanti su 360 giorni e la % è molto, molto variabile.
Si va dallo 0% all' 80%.
 
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