Si puo’ ancora vivere di rendita?

TIPI DI RENTIER ( FIRE =Financial Independence Retire Early)

  • 1) rentier puro : nato con la camicia ,figlio di papa' vive di rendita grazie ad eredita'

    Voti: 7 4,6%
  • 2) rentier meritorio : con il duro lavoro e sacrifici di una vita con risparmio e' in pensione

    Voti: 9 6,0%
  • 3) rentier lean fire : si riferisce alla possibilità di ritirarsi dal lavoro anticipatamente

    Voti: 15 9,9%
  • 4) rentier FIRE barista: potebbe vivere di rendita ma continua a fare qualche lavoretto part time

    Voti: 9 6,0%
  • 5) rentier FIRE Fat: ritiratosi per andare in pensione senza dover rinunciare a nulla no limits

    Voti: 3 2,0%
  • 6) rentier Trader :che con la finanza vive di rendita

    Voti: 17 11,3%
  • 7) Aspirante rentier Henry ( High Earners, Not Rich Yet): guadagnano abbastanza,ma non ancora ricchi

    Voti: 11 7,3%
  • 8) rentier gold digger mantenuto/a :

    Voti: 1 0,7%
  • 9) rentier ad onorem : proveniente da una famiglia di straricchi e quindi predestinato rentier

    Voti: 1 0,7%
  • 10) rentier per stile di vita : minimalista frugale vive con 500€ al mese

    Voti: 14 9,3%
  • 11) aspirante rentier in attesa di diventarlo tra x anni :

    Voti: 47 31,1%
  • 12) rentier Fire Coast: è quello stato in cui hai abbastanza soldi investiti e tra x anni si ritira

    Voti: 13 8,6%
  • 13) rentier ..... indicare altra tipologia

    Voti: 3 2,0%
  • 14) rentier fortunato: vincita da gioco lotteria etc.

    Voti: 1 0,7%

  • Votanti
    151
Stato
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Mica posso stare tutto il tempo a leggere libri (che comunque ha un costo).
Comunque già smettere di lavorare dovrebbe portare ad un risparmio su molte spese legate al lavoro (vestiti, trasporti, colazione e pranzi fuori, etc.) e anche sulle vacanze perché non sei più costretto a farle in alta stagione...
 
Ma infatti non capivo la descrizione del FIRE scritta sopra dove si dice di smettere di lavorare per avere più tempo libero.
Ma per fare cosa se non posso spendere? 🙄
La vera ricchezza sta nella libertà di scelta.
Si tende a credere che la cosa più preziosa sia il tempo. In realtà la vera ricchezza è la libertà di poter scegliere come impiegare il proprio tempo. Un concetto un po’ più ampio che ci porta, quasi matematicamente, a sfatare il concetto che il tempo sia denaro.
Il tempo non è denaro, è qualcosa di molto più prezioso.
Qualcosa che con il passare degli anni, non ci porta gli interessi, ma che, al contrario, diminuisce ogni giorno. Il tempo non si può risparmiare e non ne si può quantificare il valore e per questo sì, avere il potere di scegliere come spendere il bene più prezioso che abbiamo, è la più grande ricchezza alla quale troppo spesso rinunciamo.
 
Qualcuno che si è ritirato prima dei 40 anni, ma con capitale non da ricco (diciamo mezzo milione di € attuale), frequenta questo thread?
 
Se sei da solo e hai una casa di proprietà ce la fai.
Io in due voglio ritirarmi con un milione più la casa...
 
Qualcuno che si è ritirato prima dei 40 anni, ma con capitale non da ricco (diciamo mezzo milione di € attuale), frequenta questo thread?
A mio avviso sarebbe meglio avere casa di proprietà, almeno 45-50 anni con 25 anni di contributi lavorativi per sicurezza di una eventuale pensione futura come paracadute, Swr bassi, stile di vita minimalista,vita frugale e spese minime tipo 1k al mese 12k annuali ,vedi foglio Excel Fire di Coletti per una simulazione, indicizzata ALL'INFLAZIONE MINIMO 2% Qui un articolo al riguardo che avevo postato in altro 3d:
https://saltomentale.it/si-puo-smettere-di-lavorare-prima-della-pensione/
 

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  • fire45anni500k3%int2%inf.xlsx
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La matematica dietro al ragionamento la conosco bene, so fare simulazioni di qualsiasi tipo, più che altro mi manca l'esperienza di chi l'ha fatto un salto del genere da under 40, diciamo a livello psicologico se c'è qualche problema inaspettato che probabilmente capita, o magari qualche esperienza inaspettata positiva o negativa non preventivata.

Esempio (non prendetelo alla virgola), magari una persona che si è ritirata a 40 anni, dopo 5 anni ha aperto una start up perché il tempo libero che aveva in FIRE gli ha permesso, pur non preventivandolo, di trasformare un suo hobby in un lavoro, portandolo ad avere nuove entrate lavorando (ma tecnicamente dedicando tempo al suo hobby, esempio, scrittore, software developer, ricercatore, preparatore sportivo, ecc) e trasformando il suo FIRE in qualcosa magari migliore psicologicamente, per lui, di un FIRE puro, cosa che magari a chi si ritira a 55 anni è più difficile capiti.

A livello economico tecnicamente non avrei problemi, sfortuna non voglia, già adesso mi bastano e avanzano i rendimenti degli investimenti per mantenerci tutti e 3, lo stipendio mi resta pulito e lo reinvesto tutto.
 
La matematica dietro al ragionamento la conosco bene, so fare simulazioni di qualsiasi tipo, più che altro mi manca l'esperienza di chi l'ha fatto un salto del genere da under 40, diciamo a livello psicologico se c'è qualche problema inaspettato che probabilmente capita, o magari qualche esperienza inaspettata positiva o negativa non preventivata.

Esempio (non prendetelo alla virgola), magari una persona che si è ritirata a 40 anni, dopo 5 anni ha aperto una start up perché il tempo libero che aveva in FIRE gli ha permesso, pur non preventivandolo, di trasformare un suo hobby in un lavoro, portandolo ad avere nuove entrate lavorando (ma tecnicamente dedicando tempo al suo hobby, esempio, scrittore, software developer, ricercatore, preparatore sportivo, ecc) e trasformando il suo FIRE in qualcosa magari migliore psicologicamente, per lui, di un FIRE puro, cosa che magari a chi si ritira a 55 anni è più difficile capiti.

A livello economico tecnicamente non avrei problemi, sfortuna non voglia, già adesso mi bastano e avanzano i rendimenti degli investimenti per mantenerci tutti e 3, lo stipendio mi resta pulito e lo reinvesto tutto.
@bobsinclair avvocato se ci sei batti un colpo,per quello che so il suo capitale e' topsecret ( oltre 1kk) ,lui e' rentier da quest'anno ha 39 anni con moglie e figlio.
 
Seguo sempre con interesse 3ds come questo e anche ciò che riguarda il dividend investing che poi non differisce molto.
Una cosa però che sempre noto è che il lavoro viene sempre additato come il male da sconfiggere e affondare. Penso che tra i primi obbiettivi, prima ancora di vivere in massima ristrettezza al limite della fame, è di cercare di costruirsi una vita professionale che piace, che appaga e che ci fa alzare la mattina con il sorriso. Una volta che si riesce a fare un lavoro che ci piace (e che ci remunera allo stesso tempo) il FIRE è dietro l'angolo.
Pensiamo alla possibilità di ritirarci anticipatamente come una assicurazione sul futuro e sui cambiamenti che potrebbero, un domani, spingerci a non poter più lavorare/produrre in modo piacevole. Questo io penso che sia l'obbiettivo. Certo ci vuole anche un pò di fortuna nella vita ma spesso le occasioni non sappiamo coglierle o ci adagiamo troppo nella "falsa" zona di confort.
Io sono praticamente in FIRE dai 59 ma solo perchè quello che facevo (diciamo per cambiate esigenze di mercato) non rendeva più. Però i venti anni prima il lavoro mi teneva occupato anche 15 ore al giorno ma ero entusiasta da quello che facevo e avrei continuato ancora se ne fosse valsa la pena. E adesso, ai miei 65, se avessi l'occasione di lavorare di nuovo in qualche cosa che mi piace... perchè no? non certo per comprarmi la lamborghini o il rolex ma perchè è giusto tenerci occupati e ci mantiene in salute. Ripeto, non dico che sia facile e non tutti sono così fortunati ma a volte non ci rendiamo conto che la fortuna possiamo costruirla, almeno in parte, noi stessi.
 
Dipende da che spese avevi quando lavoravi, con mezzo milione ci si porta a casa 1700€ al mese netti già solo investendoli in BTP al 4% netto, equivalente ad uno stipendio normale in Italia nel 2023 (esempio, semplificato, senza inflazione, ecc).
Qualquadra non cosa.

Ok i 1700 euro al mese... ma cosa spendi? Ma soprattutto cosa fai?

Non voglio farmi gli affari tuoi, ma ti dico i miei: mese scorso, con casa di proprietà in vacanza, tra amici, qualche pranzo/cena fuori per stare un po' in compagnia, regalo dei 50 anni all'amico, costi ombrellone, visite varie già programmate: totale spesa 2681 euro.

Ora, io e la moglie non siamo persone che sprecano soldi inutilmente... Insomma viviamo una vita normalissima. E' ovvio che se un sabato sera voglio grigliare una fiorentina da 40 euro e bermi una bottiglia da 35 non è che al loro posto compro la bistecchina di pollo da 6 euro e la scatola di Tavernello... Ci siamo capiti. Ma non è ne la regola, ne tantomeno il normale vivere.

Ma con 1700 euro al mese in tre uno come fa? Perchè io capisco volersi ritirare, ma prima dei 40 anni, di grazia, io vorrei spaccare il mondo. Con 1700 euro al mese (se capisco bene in tre) stai sul divano tutto il giorno?!

Non è polemica, è per capire. Tra inflazione etc quei 1700 al mese fai presto a finirli. E trovarti a 50 anni con bisogno di soldi, no buono.

Sei un altro di quelli che in tre mesi spendono 700 euro??? Ditemi come e soprattutto cosa fate, vi prego.

Oppure prevedi ad un certo punto di ereditare 1kk?
 
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Seguo sempre con interesse 3ds come questo e anche ciò che riguarda il dividend investing che poi non differisce molto.
Una cosa però che sempre noto è che il lavoro viene sempre additato come il male da sconfiggere e affondare. Penso che tra i primi obbiettivi, prima ancora di vivere in massima ristrettezza al limite della fame, è di cercare di costruirsi una vita professionale che piace, che appaga e che ci fa alzare la mattina con il sorriso. Una volta che si riesce a fare un lavoro che ci piace (e che ci remunera allo stesso tempo) il FIRE è dietro l'angolo.
Pensiamo alla possibilità di ritirarci anticipatamente come una assicurazione sul futuro e sui cambiamenti che potrebbero, un domani, spingerci a non poter più lavorare/produrre in modo piacevole. Questo io penso che sia l'obbiettivo. Certo ci vuole anche un pò di fortuna nella vita ma spesso le occasioni non sappiamo coglierle o ci adagiamo troppo nella "falsa" zona di confort.
Io sono praticamente in FIRE dai 59 ma solo perchè quello che facevo (diciamo per cambiate esigenze di mercato) non rendeva più. Però i venti anni prima il lavoro mi teneva occupato anche 15 ore al giorno ma ero entusiasta da quello che facevo e avrei continuato ancora se ne fosse valsa la pena. E adesso, ai miei 65, se avessi l'occasione di lavorare di nuovo in qualche cosa che mi piace... perchè no? non certo per comprarmi la lamborghini o il rolex ma perchè è giusto tenerci occupati e ci mantiene in salute. Ripeto, non dico che sia facile e non tutti sono così fortunati ma a volte non ci rendiamo conto che la fortuna possiamo costruirla, almeno in parte, noi stessi.
Io a 15 anni ho iniziato a lavorare durante le vacanze estive e così tutti gli anni scolastici fino al diploma di maturita'. Ecco perche' dopo 35 anni di lavoro era ora di smettere il prima possibile ed a 56 anni l'ho fatto,all'apice della carriera di grandi soddisfazioni personali ed in parte anche economiche, tipo quel calciatore tedesco ritiratosi ancora giovane che qualcuno del Fol incontro' a Cesenatico in hotel 4stelle con tutta la sua famiglia.
 
AGGIORNAMENTO SULLE POLIZZE VITA per i rentiers che le hanno sottoscritte
Le polizzevita di ramo primo rappresentano un importante deposito di ricchezza finanziaria degli italiani che hanno affidato parte dei loro risparmi alle sorti delle cosiddette gestioni separate.
Lasciando da parte le motivazioni esclusivamente "assicurative" del prodotto che ne giustificano l'esistenza e che ritengo un plus importante, oggi le polizze vita non rappresentano in nessuna maniera un investimento finanziariamente accettabile.
- Prima di tutto perchè il rendimento della gestione separata NON è il rendimento che ottiene in cambio il cliente. Mediamente si perde per strada tra l'1% e l'1,5% del rendimento in commissioni retrocesse all'intermediario.
- Secondo motivo di inefficienza la scarsa reattività dello strumento. In 6 anni di tassi di interesse più che altro impostati al ribasso, il rendimento medio delle gestioni separate ha perso per strada 57 punti base. Una lentezza a scendere che sarà ancora più forte a salire. Quanto tempo ci metterà questo transatlantico a recuperare almeno un rendimento medio del 3% considerando che i flussi in entrata si sono praticamente prosciugati (quindi pochi acquisti di titoli a rendimento più elevato per la GS)?
- Il confronto con i BTP italiani, ma anche con il free risk dei titoli di Stato tedeschi, oppure un normale BOT a 1 anno è impietoso. Al netto di una generosa commissione trattenuta dal distributore del 1%, il rendimento di una polizza di ramo primo che arriva a valle è del 40% più basso rispetto a quello di un sicuro Bund (aspetto il ditino alzato che mi dice che la polizza non paga l'imposta di bollo 😏 )
- La scarsa trasparenza è un difetto di questi prodotti. Non avere disponibile in tempo quasi reale (come per un'obbligazione o un etf) l'ipotetico rendimento a scadenza di un portafoglio obbligazionario non depone a suo favore.
- L'avvento di nuove forme di ETF a scadenza (ibonds), unito alla possibilità di comprare singole obbligazioni a costi contenuti con rendimenti decisamente più alti delle GS netto costi, razionalmente dovrebbe indurre gli investitori a forme di arbitraggio importanti. E questo si tradurrebbe in inevitabili vendite di titoli in perdita per la Gestione Separata, quindi per la vostra polizza di ramo primo.
Che sia arrivato il momento di liberare senza grande indugio tutta quella liquidità prudenzialmente parcheggiata in queste presunte (vedi Eurovita) cassaforti assicurative😉 se successioni, pignoramenti, sequestri vari non sono tra i pensieri dominanti?
 

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Qualquadra non cosa.

Ok i 1700 euro al mese... ma cosa spendi? Ma soprattutto cosa fai?

Non voglio farmi gli affari tuoi, ma ti dico i miei: mese scorso, con casa di proprietà in vacanza, tra amici, qualche pranzo/cena fuori per stare un po' in compagnia, regalo dei 50 anni all'amico, costi ombrellone, visite varie già programmate: totale spesa 2681 euro.

Ora, io e la moglie non siamo persone che sprecano soldi inutilmente... Insomma viviamo una vita normalissima. E' ovvio che se un sabato sera voglio grigliare una fiorentina da 40 euro e bermi una bottiglia da 35 non è che al loro posto compro la bistecchina di pollo da 6 euro e la scatola di Tavernello... Ci siamo capiti. Ma non è ne la regola, ne tantomeno il normale vivere.

Ma con 1700 euro al mese in tre uno come fa? Perchè io capisco volersi ritirare, ma prima dei 40 anni, di grazia, io vorrei spaccare il mondo. Con 1700 euro al mese (se capisco bene in tre) stai sul divano tutto il giorno?!

Non è polemica, è per capire. Tra inflazione etc quei 1700 al mese fai presto a finirli. E trovarti a 50 anni con bisogno di soldi, no buono.

Sei un altro di quelli che in tre mesi spendono 700 euro??? Ditemi come e soprattutto cosa fate, vi prego.

Oppure prevedi ad un certo punto di ereditare 1kk?
La matematica dietro al ragionamento la conosco bene, so fare simulazioni di qualsiasi tipo, più che altro mi manca l'esperienza di chi l'ha fatto un salto del genere da under 40, diciamo a livello psicologico se c'è qualche problema inaspettato che probabilmente capita, o magari qualche esperienza inaspettata positiva o negativa non preventivata.

Esempio (non prendetelo alla virgola), magari una persona che si è ritirata a 40 anni, dopo 5 anni ha aperto una start up perché il tempo libero che aveva in FIRE gli ha permesso, pur non preventivandolo, di trasformare un suo hobby in un lavoro, portandolo ad avere nuove entrate lavorando (ma tecnicamente dedicando tempo al suo hobby, esempio, scrittore, software developer, ricercatore, preparatore sportivo, ecc) e trasformando il suo FIRE in qualcosa magari migliore psicologicamente, per lui, di un FIRE puro, cosa che magari a chi si ritira a 55 anni è più difficile capiti.

A livello economico tecnicamente non avrei problemi, sfortuna non voglia, già adesso mi bastano e avanzano i rendimenti degli investimenti per mantenerci tutti e 3, lo stipendio mi resta pulito e lo reinvesto tutto.
Consiglio segui Francesco Narmenni di Smettere di lavorare che ho conosciuto personalmente in due sue presentazioni dei libri pubblicati si e' ritirato dal su lavoro dipendente prima dei 40 anni e con altre rendite: immobili a reddito ,pubblicazione 5 libri e yt fa quello che piu' gli piace come e quando vuole lui direi un tipico Barista Fire ,tiene famiglia con moglie e due figli ,molto estremo nel risparmio e nel downshifting.
 
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AGGIORNAMENTO SULLE POLIZZE VITA per i rentiers che le hanno sottoscritte
Le polizzevita di ramo primo rappresentano un importante deposito di ricchezza finanziaria degli italiani che hanno affidato parte dei loro risparmi alle sorti delle cosiddette gestioni separate.
Lasciando da parte le motivazioni esclusivamente "assicurative" del prodotto che ne giustificano l'esistenza e che ritengo un plus importante, oggi le polizze vita non rappresentano in nessuna maniera un investimento finanziariamente accettabile.
- Prima di tutto perchè il rendimento della gestione separata NON è il rendimento che ottiene in cambio il cliente. Mediamente si perde per strada tra l'1% e l'1,5% del rendimento in commissioni retrocesse all'intermediario.
- Secondo motivo di inefficienza la scarsa reattività dello strumento. In 6 anni di tassi di interesse più che altro impostati al ribasso, il rendimento medio delle gestioni separate ha perso per strada 57 punti base. Una lentezza a scendere che sarà ancora più forte a salire. Quanto tempo ci metterà questo transatlantico a recuperare almeno un rendimento medio del 3% considerando che i flussi in entrata si sono praticamente prosciugati (quindi pochi acquisti di titoli a rendimento più elevato per la GS)?
- Il confronto con i BTP italiani, ma anche con il free risk dei titoli di Stato tedeschi, oppure un normale BOT a 1 anno è impietoso. Al netto di una generosa commissione trattenuta dal distributore del 1%, il rendimento di una polizza di ramo primo che arriva a valle è del 40% più basso rispetto a quello di un sicuro Bund (aspetto il ditino alzato che mi dice che la polizza non paga l'imposta di bollo 😏 )
- La scarsa trasparenza è un difetto di questi prodotti. Non avere disponibile in tempo quasi reale (come per un'obbligazione o un etf) l'ipotetico rendimento a scadenza di un portafoglio obbligazionario non depone a suo favore.
- L'avvento di nuove forme di ETF a scadenza (ibonds), unito alla possibilità di comprare singole obbligazioni a costi contenuti con rendimenti decisamente più alti delle GS netto costi, razionalmente dovrebbe indurre gli investitori a forme di arbitraggio importanti. E questo si tradurrebbe in inevitabili vendite di titoli in perdita per la Gestione Separata, quindi per la vostra polizza di ramo primo.
Che sia arrivato il momento di liberare senza grande indugio tutta quella liquidità prudenzialmente parcheggiata in queste presunte (vedi Eurovita) cassaforti assicurative😉 se successioni, pignoramenti, sequestri vari non sono tra i pensieri dominanti?
ho lavorato per un periodo per una società specializzata in polizze vita , solo quello, dopo un'esperienza di 8 mesi circa , visto da dietro la scrivania cosa succedeva , mi sono licenziato con la motivazione : voglio camminare a testa alta non cambiare marciapiedi quando incrocerò lungo la via un cliente a cui l'ho venduta .
 
ho lavorato per un periodo per una società specializzata in polizze vita , solo quello, dopo un'esperienza di 8 mesi circa , visto da dietro la scrivania cosa succedeva , mi sono licenziato con la motivazione : voglio camminare a testa alta non cambiare marciapiedi quando incrocerò lungo la via un cliente a cui l'ho venduta .
Idem...tanti anni fa come PL (mi pare fosse produttore libero) in azienda nazionale....quando vidi i caricamenti, le retrocessioni e mi studiai approfoditamente i "prodotti" che dovevo proporre (e quelli che per me erano VALIDI, non li dovevo proporre perchè rendevano troppo poco alla compagnia)
 
Aspirante barista Fire qui. Il mio lavoro mi piace e mi appaga. Oltretutto io sono al massimo per un fat fire, perché di ritirarmi facendo la fame non ne vale la pena.
 
Consiglio segui Francesco Narmenni di Smettere di lavorare che ho conosciuto personalmente in due sue presentazioni dei libri pubblicati si e' ritirato dal su lavoro dipendente prima dei 40 anni e con altre rendite: immobili a reddito ,pubblicazione 5 libri e yt fa quello che piu' gli piace come e quando vuole lui direi un tipico Barista Fire ,tiene famiglia con moglie e due figli ,molto estremo nel risparmio e nel downshifting.
Già questo signore non è vero che non lavora più... Deve produrre un video con argomenti che siano interessanti da postare ogni due giorni (come minimo). Scrive libri ed ha entrate costanti... avendo fatto della sua scelta un lavoro. Quindi lavora, col piffero che passa la vita a cercare nella rumenta come diceva di fare i primi tempi.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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