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Speriamo beneTim aggiorna le stime sulla rete: ora può partire l'asta tra Kkr e Cdp
Venerdì sera Goldman Sachs, Mediobanca e Vitale hanno inviato alle cordate rivali la documentazione sulla Netco, con le stime aggiornate al 2030. Le offerte migliorate e non vincolanti potrebbero arrivare anche prima del 18 aprile
27 MARZO 2023AGGIORNATO ALLE 10:31
quindi si riparla di 95 milioni annui di aumento ricavi, avevo capito che era di meno (se non erro ho letto 60/65)...chi ci capisce qualcosa è bravoTim aggiorna le stime sulla rete: ora può partire l'asta tra Kkr e Cdp
Storia di di Sara Bennewitz • 6 h fa
MILANO - Settimana decisiva per Telecom Italia. Venerdì sera gli advisor di Pietro Labriola hanno infatti inviato a Kkr, e alla cordata capitanata da Cdp e partecipata da Macquarie, i nuovi piani industriali della Netco, la società che custodisce l'infrastruttura, rivisti alla luce delle nuove tariffe per l’affitto della rete all’ingrosso per la rete. Lo scorso 16 marzo l’Agcom ha infatti approvato i nuovi canoni di affitto, inviando alle Ue la bozza per un vaglio preventivo. Salvo intoppo dell’ultim’ora, le nuove tariffe dovrebbero essere già operative a partire da maggio.
Tim aggiorna le stime sulla rete: ora può partire l'asta tra Kkr e Cdp© Fornito da La Repubblica
Le nuove tariffe aumentano di un miliardo il valore della Netco
Secondo gli analisti le nuove tariffe decise dall’Agcom dovrebbero comportare un aumento dei ricavi e dei margini di Tim di circa 95 milioni, e quindi superiori alle stesse aspettative del gruppo. Le tariffe, insieme al piano di investimenti aggiornato all’inflazione, di qui al 2030, danno un chiaro e completo del valore che potrebbe esprimere la rete primaria, la rete secondaria di Fibercop ( di cui Kkr ha il 37,5%) e la rete dei cavi sottomarini di Sparkle.
L’aumento delle tariffe dell’Agcom, che era atteso solo in parte, secondo gli esperti fa alzare il valore della rete di un miliardo. Gli analisti stimavano che la Netco valesse tra 18 e 21 miliardi, pertanto ora il prezzo potrebbe lievitare.
Stando a fonti finanzierie, nei giorni scorsi Kkr avrebbe sondato alcuni potenziali investitori, perché sarebbe pronte a fare un cospicuo rilancio, ma anche la cordata Cdp-Macquarie potrebbe ritoccare all’insù la propria offerta. Le nuove proposte non vincolanti devono essere recapitate alla società entro il 18 aprile, ma nulla vieta che ora che Tim ha inviato la documentazione propedeutica, possano arrivare prima. Intanto il gruppo va comunque avanti con i suoi paini di separazione dell’azienda e di scivoli volontari per ridurre l’organico.
Labriola, nel corso del road show con gli investitori dopo i conti 2022 chiusi in rosso per 2,9 miliardi, avrebbe detto che la separazione della rete dai servizi potrebbe essere già operativa a partire dal primo trimestre del 2024, quindi entro un anno. Con la separazione della rete, la società potrebbe anche cogliere l’occasione di convertire le azioni di risparmio in titoli ordinari, un operazione che Tim aveva cercato di portare avanti, senza successo già in passato. Resta infatti da capire se le nuove offerte soddisferanno le aspettative del primo azionista Vivendi, padrone del 23,8% di Tim, che nelle assemblee straordinarie esercita un potere di veto. Il colosso francese ha più volte ribadito di essere disposto a sacrificare la rete per almeno 31 miliardi di euro, ovvero il 58% in più delle offerte non vincolanti formulate finora dalle due cordate rivali.
Articolo scritto senza riflettere:Tim aggiorna le stime sulla rete: ora può partire l'asta tra Kkr e Cdp
Storia di di Sara Bennewitz • 6 h fa
MILANO - Settimana decisiva per Telecom Italia. Venerdì sera gli advisor di Pietro Labriola hanno infatti inviato a Kkr, e alla cordata capitanata da Cdp e partecipata da Macquarie, i nuovi piani industriali della Netco, la società che custodisce l'infrastruttura, rivisti alla luce delle nuove tariffe per l’affitto della rete all’ingrosso per la rete. Lo scorso 16 marzo l’Agcom ha infatti approvato i nuovi canoni di affitto, inviando alle Ue la bozza per un vaglio preventivo. Salvo intoppo dell’ultim’ora, le nuove tariffe dovrebbero essere già operative a partire da maggio.
Tim aggiorna le stime sulla rete: ora può partire l'asta tra Kkr e Cdp© Fornito da La Repubblica
Le nuove tariffe aumentano di un miliardo il valore della Netco
Secondo gli analisti le nuove tariffe decise dall’Agcom dovrebbero comportare un aumento dei ricavi e dei margini di Tim di circa 95 milioni, e quindi superiori alle stesse aspettative del gruppo. Le tariffe, insieme al piano di investimenti aggiornato all’inflazione, di qui al 2030, danno un chiaro e completo del valore che potrebbe esprimere la rete primaria, la rete secondaria di Fibercop ( di cui Kkr ha il 37,5%) e la rete dei cavi sottomarini di Sparkle.
L’aumento delle tariffe dell’Agcom, che era atteso solo in parte, secondo gli esperti fa alzare il valore della rete di un miliardo. Gli analisti stimavano che la Netco valesse tra 18 e 21 miliardi, pertanto ora il prezzo potrebbe lievitare.
Stando a fonti finanzierie, nei giorni scorsi Kkr avrebbe sondato alcuni potenziali investitori, perché sarebbe pronte a fare un cospicuo rilancio, ma anche la cordata Cdp-Macquarie potrebbe ritoccare all’insù la propria offerta. Le nuove proposte non vincolanti devono essere recapitate alla società entro il 18 aprile, ma nulla vieta che ora che Tim ha inviato la documentazione propedeutica, possano arrivare prima. Intanto il gruppo va comunque avanti con i suoi paini di separazione dell’azienda e di scivoli volontari per ridurre l’organico.
Labriola, nel corso del road show con gli investitori dopo i conti 2022 chiusi in rosso per 2,9 miliardi, avrebbe detto che la separazione della rete dai servizi potrebbe essere già operativa a partire dal primo trimestre del 2024, quindi entro un anno. Con la separazione della rete, la società potrebbe anche cogliere l’occasione di convertire le azioni di risparmio in titoli ordinari, un operazione che Tim aveva cercato di portare avanti, senza successo già in passato. Resta infatti da capire se le nuove offerte soddisferanno le aspettative del primo azionista Vivendi, padrone del 23,8% di Tim, che nelle assemblee straordinarie esercita un potere di veto. Il colosso francese ha più volte ribadito di essere disposto a sacrificare la rete per almeno 31 miliardi di euro, ovvero il 58% in più delle offerte non vincolanti formulate finora dalle due cordate rivali.
Non vorrei sbagliarmi,ma si parlava di conversione,non di delisting..Ma non dite sempre che le risparmio devono essere delistate solo a 55 centesimi l'una?
Ora dovremmo essere arrivati ad un obiettivo realistico.