TIM , azionisti coraggiosi vol. 2

C'è molta forza sul titolo, è evidente che c'è qualcuno che ha qualche informazione in più del mercato ...
Probabilmente la botta di stamattina è servita a raccogliere sotto , altrimenti a continuare a tirare con gli acquisti dovevano salire anche ampiamente sopra la res 307
 
Probabilmente la botta di stamattina è servita a raccogliere sotto , altrimenti a continuare a tirare con gli acquisti dovevano salire anche ampiamente sopra la res 307
Concordo.....tanti stop....al momento resiliente...
 
Qualcuno riesce a vedere quanti sono stati i volumi delle vendite dalle 9,20 alle 9,30 fino alla sosp ?
 
Personalmente preferisco non operare sul titolo....voglio prima vedere il 14 cosa dicono ed aspettare il 24...assumendomi tutti i rischi e benefici...sono ottimista...in un trend sano...le prese di beneficio ci saranno sempre...anche se le modalità sono di indubbia discussione...a più tardi :bye:
 
considerato che con questa inflazione un azienda seria dovrebbe portare a casa minimo pulito il 10% del fatturato....una mediocre il 3% ....anche puntando alla mediocrità dovremmo fare utili di 500 milioni annui ....Labriola non ci deludere......tira fuori utili nel 2023 ....poi il titolo seguirà....
 
Personalmente preferisco non operare sul titolo....voglio prima vedere il 14 cosa dicono ed aspettare il 24...assumendomi tutti i rischi e benefici...sono ottimista...in un trend sano...le prese di beneficio ci saranno sempre...anche se le modalità sono di indubbia discussione...a più tardi :bye:
Quelle di stamattina per me non sono state prese di beneficio . Un botta improvvisa di decine di milioni di pezzi fino a sosp nel vuoto .
Le avrebbero gestite durante la seduta spalmando e non a -5%
 
Quelle di stamattina per me non sono state prese di beneficio . Un botta improvvisa di decine di milioni di pezzi fino a sosp nel vuoto .
Le avrebbero gestite durante la seduta spalmando e non a -5%
Anche per me...sembra la modalità tipica degli acchiappastop.....parlavo in generale...in un trend sano al rialzo...che potranno avvenire anche successivamente....saluti mister
 
scusate son stato io a scaricare per sbaglio 15 milioni di pezzi. Come se nulla fosse successo eh :o
 
Prossimi eventi su TIM S.A.
09/02/23 Esercizio 2022 Pubblicazione dei risultati
10/02/23 | 14:00 Esercizio 2022 Presentazione dei risultati
 
finisce che chiude positiva
 
TIM Brasil S.A. - Evento; 9 febbraio 2023 Consiglio di Amministrazione per l’approvazione dei dati di consuntivo 2022 e del Piano Industriale 2023-2025;
 
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I volumi non mancano, oggi prevedo sorpresa

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Tlc: Butti, assicurare a Italia rete a controllo pubblicoROMA (MF-DJ)--"La rete è un asset nazionale, come ribadito dal Presidente del Consiglio, e il governo è impegnato ad assicurare all'Italia una rete a controllo pubblico, come è nei grandi Paesi europei".Lo scrive in una lettera al Corriere della Sera Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione. "Le soluzioni sin qui proposte dovranno pertanto confrontarsi conquesto obiettivo di interesse nazionale, assicurando occupazione ecrescita. La direzione giusta è specificata nel programma digoverno e occorre percorrerla con coerenza sino in fondo",aggiunge."La rete è strategica per il Paese e tale è considerata in tutte le nazioni europee, avanzate e democratiche. Dalla rete e dalla sua gestione dipendono i settori cruciali delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, di grandi imprese e Pmi, della finanza e della sanità, dellescuole e delle università. Per questa ragione il terna rientra tra le prerogative fondamentali della politica e più precisamente dell'azione di governo, orientata ad assicurare crescita economica, efficienza nella produzione e nei servizi, modernizzazione della macchina amministrativa nazionale. E la rete è un prerequisito per ciascuno di questi punti programmatici", conclude.

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Benissimo Butti, tutto giusto quello che scrivi,:yes: ma c'è una cosa da chiarireKO! , la Rete che tu definisci "nazionale" è un asset di Tim che è una azienda PRIVATA, di conseguenza anche la Rete è un asset PRIVATO.:yes: Giusto che lo Stato la ritenga indispensabile e fondamentale per la crescita del paese, ma nel libero mercato per avere una cosa bisogna pagarla il giusto, in accordo con il legittimo proprietario. Non si ha notizia di proposte dello Stato al momento.:no: Bisogna dire però che di parole, tavoli, interviste varie, lettere ai giornali, dichiarazioni in Parlamento ne avete fatte tante, :clap:sono i fatti che mancano caro Butti, i fatti.:rolleyes:
 

Open Fiber, prosegue senza sosta lo sperpero di denaro pubblico​

di Raffaele Barberio | 8 Febbraio 2023, ore 10:15
Ecco perché occorre procedere subito alla vendita delle Aree nere di Open Fiber. Cittadini e imprese si chiedono perché continuare lo sperpero di denaro pubblico usato solo per pagare gli interessi, a fronte di risultati operativi a dir poco imbarazzanti.

Open Fiber o Open Titanic?

Il Governo continua a far finta di niente mentre il disastro di Open Fiber si consuma sotto gli occhi di tutti.
Ritorna in mente il salone delle feste del Titanic, mentre l’iceberg che aveva sfondato la grande chiglia assisteva imperterrito all’ingresso di una montagna d’acqua che avrebbe fatto poi affondare il gigante dei mari, considerato inaffondabile.
Gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 31 dicembre, pubblicati da Infratel e relativi alle Aree bianche del paese, sono inequivocabili ed inesorabili.

I numeri inesorabili di Open Fiber

Open Fiber ha cablato solo poco più di 2,3 milioni di Unità Immobiliari, dove il servizio è “attivabile”, su 6,4 milioni da realizzarsi entro il prossimo giugno. Infratel ha richiesto altri 2 milioni di euro di nuove penali. E allora è il caso di chiedersi: “Dobbiamo aspettare il 30 giugno per avere la conferma che i lavori nelle aree bianche non saranno finiti e perderemo larga parte dei fondi europei?”.
Anche gli impegni assunti lo scorso luglio dall’azienda guidata da Mario Rossetti, con firma della relativa Convenzione e finalizzata al cablaggio delle Aree grigie sussidiate, sono stati ampliamente disattesi.
Su 33.000 civici che avrebbero dovuto essere cablati e resi con servizio disponibile entro il 31 dicembre scorso, ne sono stati realizzati, secondo quanto dichiarato da Open Fiber stessa, solo 27.000.
Attendiamo adesso la certificazione dei dati reali dal soggetto deputato al controllo, Infratel. Ad ogni modo, anche se il numero dovesse essere confermato, è evidente lo stato comatoso in cui versa Open Fiber se dopo aver preso un impegno in luglio questo è subito disatteso appena 5 mesi dopo.

Stessa storia nelle Aree nere

Ad aggiungersi a questo inaccettabile ritardo c’è poi il significativo rallentamento del cablaggio nelle Aree nere. Il 2022 si chiude con un numero di Unità Immobiliari realizzate che è la metà di quello degli anni precedenti.
Insomma Mario Rossetti può vantare proprio dei bei “successi”. Con la sua gestione ha, di fatto, mancato tutti gli obiettivi di Piano industriale che egli stesso si era dato.
Open Fiber è ormai oberata dal debito, che secondo stime potrebbe raggiungere i 5 miliardi alla fine del 2023, ed appare inoltre incapace di rispettare gli impegni presi con il Governo. L’azienda gestita da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sta creando un serio danno al sistema produttivo dell’Italia, che necessita invece al più presto di una rete in fibra ottica, pervasiva e tecnologicamente avanzata, per poter sostenere le proprie imprese e garantire accesso ad internet a tutte le famiglie ovunque si trovino. Dal piccolo paesino alla grande città.

E nelle Aree grigie non sussidiate siamo al pianto greco

La situazione si aggrava ancor di più, se guardiamo a quella parte di Aree grigie non sussidiate che Open Fiber ha dichiarato alle Autorità italiane che cablerà entro il 2026.
Ora, visto il ritardo nelle Aree bianche e Grigie sussidiate, visto il rallentamento nelle Aree nere, come può essere credibile Mario Rossetti, l’AD di Open Fiber, quando dice che cablerà le Aree grigie commerciali? Riuscirà ad ottenere il finanziamento dalle banche creditrici, visto che non ha rispettato nessuno degli impegni presi solo il 3 dicembre 2021? È ancora colpa della precedente gestione (della quale peraltro era CFO con responsabilità sul controllo di gestione)?

Servono azioni di discontinuità: vendere la parte di Open Fiber sulle Aree nere!

È chiaro che, per salvare il salvabile, esiste ormai una sola soluzione che si sta configurando e cioè la vendita immediata da parte di CDP delle Aree nere di Open Fiber.
Infatti qualunque soluzione si voglia portare avanti per la realizzazione della rete nazionale, acquisto della rete di TIM o OPA sulla stessa, nel momento in cui si dovrà procedere al merger con Open Fiber le aree nere dovranno essere cedute. Ed allora visto il disastro fatto dalla gestione di Mario Rossetti, probabilmente il momento migliore è adesso. Ogni giorno di ritardo distrugge valore, quel valore che Open Fiber ha costruito negli anni passati.

Ed ecco perché venderle subito

Vendere adesso significa, peraltro, vendere ad un prezzo più alto. Ogni giorno che passa FiberCop cabla le Aree nere. Ogni giorno che passa il gap di vantaggio di Open Fiber si riduce. E di conseguenza si riduce anche il valore.
Vendere adesso significa far si che finalmente CDP esca dall’imbarazzante conflitto di interessi di essere azionista di TIM e del suo maggior competitor infrastrutturale. Restando azionista nelle sole Aree bianche e grigie sussidiate, il conflitto di interessi con TIM si può quantomeno attenuare.
Vendere adesso significa che la rimanente Open Fiber, che potrebbe essere interamente posseduta da CDP, potrà dedicarsi a tempo pieno, finalmente, a finire le Aree bianche e grigie sussidiate.

Chi deve decidere, decida e decida in fretta…

Fate presto, per evitare che cittadini ed imprese italiane non debbano più continuare a chiedere perché nessuno non fa nulla di fronte a questo sperpero di denaro pubblico, ormai usato solo per pagare gli interessi sul debito di Open Fiber e non per collegare case ed aziende con la fibra alla rete di cui nessuno può fare più a meno.
finalmente uno che scrive qualcosa che un profondo senso! 5 mld di debiti……e pagata 5 mld ad Enel!!!
 
Tlc: Butti, assicurare a Italia rete a controllo pubblicoROMA (MF-DJ)--"La rete è un asset nazionale, come ribadito dal Presidente del Consiglio, e il governo è impegnato ad assicurare all'Italia una rete a controllo pubblico, come è nei grandi Paesi europei".Lo scrive in una lettera al Corriere della Sera Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione. "Le soluzioni sin qui proposte dovranno pertanto confrontarsi conquesto obiettivo di interesse nazionale, assicurando occupazione ecrescita. La direzione giusta è specificata nel programma digoverno e occorre percorrerla con coerenza sino in fondo",aggiunge."La rete è strategica per il Paese e tale è considerata in tutte le nazioni europee, avanzate e democratiche. Dalla rete e dalla sua gestione dipendono i settori cruciali delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, di grandi imprese e Pmi, della finanza e della sanità, dellescuole e delle università. Per questa ragione il terna rientra tra le prerogative fondamentali della politica e più precisamente dell'azione di governo, orientata ad assicurare crescita economica, efficienza nella produzione e nei servizi, modernizzazione della macchina amministrativa nazionale. E la rete è un prerequisito per ciascuno di questi punti programmatici", conclude.

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Benissimo Butti, tutto giusto quello che scrivi,:yes: ma c'è una cosa da chiarireKO! , la Rete che tu definisci "nazionale" è un asset di Tim che è una azienda PRIVATA, di conseguenza anche la Rete è un asset PRIVATO.:yes: Giusto che lo Stato la ritenga indispensabile e fondamentale per la crescita del paese, ma nel libero mercato per avere una cosa bisogna pagarla il giusto, in accordo con il legittimo proprietario. Non si ha notizia di proposte dello Stato al momento.:no: Bisogna dire però che di parole, tavoli, interviste varie, lettere ai giornali, dichiarazioni in Parlamento ne avete fatte tante, :clap:sono i fatti che mancano caro Butti, i fatti.:rolleyes:
non lo capisce.
Hanno provato coi disegnini ma nulla.

VOleva fare un'opa a 0,001€ nella sua ideona così comprava tutto "lui", ma non gli è riuscita la cosa; anche li hanno provato a spiegargliela la cosa, ma nulla: strano eh?!
 
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