Titolo Agroenergetico Immobiliare della Banca d'Italia Vol. 75

personalmente anch'io penso di andare fino alla fine
penso eh! non sono così sicuro, ci sono molti titoli interessanti
e s e la borsa dovesse ripartire sul serio...
la valutazione massima di 40-45 € mi sembra ragionevole
diciamo però che restare sul titolo oggi si rischia poco o niente
e dalla borsa ho imparato : primo non prenderle

In ottica difensiva nulla da eccepire.

Qundo il nostro indice è andato a fare i minimi poco sopra 12mila e quando è rimbalzato di quasi il 25% la bf non si è mossa di una virgola....
 
Credo BF sarebbe un'ottima scelta per quelli che pagano interessi negativi ai tedeschi per mettetrsi al riparo da un'eventuale uscita dell'Italia dall'euro. Poco o molto qualcosa in asta guadagnerà, ed essendo il prezzo legato ad un bene reale non dovrebbe avere nulla da perdere da una simile eventualità.

Discl: long BF
 
Credo BF sarebbe un'ottima scelta per quelli che pagano interessi negativi ai tedeschi per mettetrsi al riparo da un'eventuale uscita dell'Italia dall'euro. Poco o molto qualcosa in asta guadagnerà, ed essendo il prezzo legato ad un bene reale non dovrebbe avere nulla da perdere da una simile eventualità.

Discl: long BF

Se parli di investitori esteri una eventuale rottura dall'euro comporterebbe un bel -30-40% secco dall'oggi al domani per la svalutazione della lira.

Motivo per cui gli investimenti in italia sono totalmente bloccati da parte di molti soggetti esteri.
 
..e comprerebbero le ns. aziende a prezzi di saldo!
ci riflettano coloro che sprovvedutamente parlano di uscita dall'euro :rolleyes:
 
Se parli di investitori esteri una eventuale rottura dall'euro comporterebbe un bel -30-40% secco dall'oggi al domani per la svalutazione della lira.

BF vende prodotti i cui prezzi resterebbero allineati ai livelli di prima; il 30-40% lo pagheremmo noi come inflazione dei prezzi degli alimentari :eek: ; anche i loro costi (energia e fertilizzanti) rimarrebbero allineati a prima, con un calo solo della parte minima legata ai salari, per cui credo che il prezzo offerto sarebbe indenne da svalutazione.

No?
 
io non

io non andrei a cercare discorsi troppo difficili,macroeconomia,finanza telegiornalistica.......accanimenti contro i potenti di turno,le cose alle volte sono anche molto semplici e forse sono le più ovvie........

cercherei sempre delle comparazioni semplici ,qui deve solo rimanere chi crede
che il valore reale della società sia maggiore di quello attuale in borsa ...il discorso btp c'entra ben poco perchè non esiste come reale comparazione,nè come certezza nell'essere....

anche il 13 marzo del 2012 c'era la crisi,eppure:

Cattolica compra Ca’ Tron
e salva i conti di Cassamarca
Firmato l’accordo quadro, via all’operazione da 76 milioni. La compagnia rileva area agricola e immobili. All’ente trevigiano subito liquidità per 30 milioni

Dino De Poli (a sinistra) e Paolo Bedoni siglano l’accordo


TREVISO—Ca’ Tron passa di mano e dà inedita energia al presidente Dino De Poli. La tenuta, il più grande latifondo del Nordest, 1050 ettari acquistati da Fondazione Cassamarca nel 2001 dall’Unità sanitaria locale, ora apparterrà a Cattolica Assicurazioni, società presieduta da quel Paolo Bedoni che è stato un leader nazionale di Coldiretti tra i più rappresentativi. Prezzo pattuito 76 milioni. «È un investimento concreto, duraturo e stabile che i nostri soci possono vedere» è la spiegazione della scelta data da Bedoni. «Ca’ Tron è un’azienda unica nel suo essere in Veneto, che viene da lontano e che esige salvaguardia paesaggistica ed ambientale. Così consolidiamo il rapporto anche con le fondazioni socie quale è, dallo scorso gennaio, anche Cassamarca». Questa, peraltro, è una notizia mai emersa finora. «Quei soldi avremmo potuto averli da altri compratori privati - si accoda De Poli - ma solo Cattolica ci avrebbe garantito che il latifondo sarebbe rimasto tutto intero e che le attività da noi avviate avrebbero mantenuto la stessa impostazione. Con Bedoni abbiamo una chiara identità di vedute, non dovevamo trovare solo i soldi ma anche una funzione ». Gianni Favero
13 marzo 2012

Paolo Bedoni che spende 72.380 per ettaro era capo di coldiretti per cui se ne intende.....

quei soldi li avrebbero potuti avere da altri compratori privati.....

chi ci crede rimane chi non ci crede compra altro,meglio.....

torno in silenzio

perchè ho voglia di silenzio.

ciao,fury
 
io non andrei a cercare discorsi troppo difficili,macroeconomia,finanza telegiornalistica.......accanimenti contro i potenti di turno,le cose alle volte sono anche molto semplici e forse sono le più ovvie........

Cercherei sempre delle comparazioni semplici ,qui deve solo rimanere chi crede
che il valore reale della società sia maggiore di quello attuale in borsa ...il discorso btp c'entra ben poco perchè non esiste come reale comparazione,nè come certezza nell'essere....

Anche il 13 marzo del 2012 c'era la crisi,eppure:

Cattolica compra ca’ tron
e salva i conti di cassamarca
firmato l’accordo quadro, via all’operazione da 76 milioni. La compagnia rileva area agricola e immobili. All’ente trevigiano subito liquidità per 30 milioni

dino de poli (a sinistra) e paolo bedoni siglano l’accordo


treviso—ca’ tron passa di mano e dà inedita energia al presidente dino de poli. La tenuta, il più grande latifondo del nordest, 1050 ettari acquistati da fondazione cassamarca nel 2001 dall’unità sanitaria locale, ora apparterrà a cattolica assicurazioni, società presieduta da quel paolo bedoni che è stato un leader nazionale di coldiretti tra i più rappresentativi. Prezzo pattuito 76 milioni. «è un investimento concreto, duraturo e stabile che i nostri soci possono vedere» è la spiegazione della scelta data da bedoni. «ca’ tron è un’azienda unica nel suo essere in veneto, che viene da lontano e che esige salvaguardia paesaggistica ed ambientale. Così consolidiamo il rapporto anche con le fondazioni socie quale è, dallo scorso gennaio, anche cassamarca». Questa, peraltro, è una notizia mai emersa finora. «quei soldi avremmo potuto averli da altri compratori privati - si accoda de poli - ma solo cattolica ci avrebbe garantito che il latifondo sarebbe rimasto tutto intero e che le attività da noi avviate avrebbero mantenuto la stessa impostazione. Con bedoni abbiamo una chiara identità di vedute, non dovevamo trovare solo i soldi ma anche una funzione ». gianni favero
13 marzo 2012

paolo bedoni che spende 72.380 per ettaro era capo di coldiretti per cui se ne intende.....

Quei soldi li avrebbero potuti avere da altri compratori privati.....

Chi ci crede rimane chi non ci crede compra altro,meglio.....

Torno in silenzio

perchè ho voglia di silenzio.

Ciao,fury


ciaoooooooooooooooooooooooooooo !!!!bentornato.....e grazie !!!!
 
se mai ci fosse stato bisogno di "certezze"...... ;-)
 
io non andrei a cercare discorsi troppo difficili,macroeconomia,finanza telegiornalistica.......accanimenti contro i potenti di turno,le cose alle volte sono anche molto semplici e forse sono le più ovvie........

cercherei sempre delle comparazioni semplici ,qui deve solo rimanere chi crede
che il valore reale della società sia maggiore di quello attuale in borsa ...il discorso btp c'entra ben poco perchè non esiste come reale comparazione,nè come certezza nell'essere....

anche il 13 marzo del 2012 c'era la crisi,eppure:

Cattolica compra Ca’ Tron
e salva i conti di Cassamarca
Firmato l’accordo quadro, via all’operazione da 76 milioni. La compagnia rileva area agricola e immobili. All’ente trevigiano subito liquidità per 30 milioni

Dino De Poli (a sinistra) e Paolo Bedoni siglano l’accordo


TREVISO—Ca’ Tron passa di mano e dà inedita energia al presidente Dino De Poli. La tenuta, il più grande latifondo del Nordest, 1050 ettari acquistati da Fondazione Cassamarca nel 2001 dall’Unità sanitaria locale, ora apparterrà a Cattolica Assicurazioni, società presieduta da quel Paolo Bedoni che è stato un leader nazionale di Coldiretti tra i più rappresentativi. Prezzo pattuito 76 milioni. «È un investimento concreto, duraturo e stabile che i nostri soci possono vedere» è la spiegazione della scelta data da Bedoni. «Ca’ Tron è un’azienda unica nel suo essere in Veneto, che viene da lontano e che esige salvaguardia paesaggistica ed ambientale. Così consolidiamo il rapporto anche con le fondazioni socie quale è, dallo scorso gennaio, anche Cassamarca». Questa, peraltro, è una notizia mai emersa finora. «Quei soldi avremmo potuto averli da altri compratori privati - si accoda De Poli - ma solo Cattolica ci avrebbe garantito che il latifondo sarebbe rimasto tutto intero e che le attività da noi avviate avrebbero mantenuto la stessa impostazione. Con Bedoni abbiamo una chiara identità di vedute, non dovevamo trovare solo i soldi ma anche una funzione ». Gianni Favero
13 marzo 2012

Paolo Bedoni che spende 72.380 per ettaro era capo di coldiretti per cui se ne intende.....

quei soldi li avrebbero potuti avere da altri compratori privati.....

chi ci crede rimane chi non ci crede compra altro,meglio.....

torno in silenzio

perchè ho voglia di silenzio.

ciao,fury

.
 
E non era neanche tutta una meraviglia sta Ca' Tron ....

Ca' Tron, arriva Bedoni
Per 76 milioni Fondazione Cassamarca vende a Cattolica
La compagnia veronese assicura salvaguardia dell'integrità e continuità dei progetti

Ca' Tron passa di mano ma difficilmente si è sentito in precedenza un Dino De Poli più energico e ricco di progetti.
La tenuta, 1050 ettari acquistati da Fondazione Cassamarca nel 2001 dalla Usl n.9, ora appartiene a Cattolica Assicurazioni, società guidata da quel Paolo Bedoni che è stato il presidente di Coldiretti forse più rappresentativo della storia associativa. Prezzo pattuito 76 milioni.

“E' un investimento concreto, duraturo e stabile che i nostri soci possono vedere” è la spiegazione della scelta data da Bedoni. “Ca' Tron è un'azienda unica nel suo essere in Veneto, che viene da lontano e che esige salvaguardia paesaggistica ed ambientale. Così consolidiamo il rapporto anche con le fondazioni socie quale è, dallo scorso gennaio, anche Cassamarca”.

“Quei soldi avremmo potuto averli da altri compratori privati – si accoda De Poli – ma solo Cattolica ci avrebbe garantito che il latifondo sarebbe rimasto tutto intero e che le attività da noi avviate avrebbero mantenuto la stessa impostazione. Con Bedoni abbiamo una chiara identità di vedute, non dovevamo trovare solo i soldi ma anche una funzione”.
Come non fosse in calendario un momento di rinnovo dei consigli della Fondazione, verso fine anno, e quasi fosse certo di succedere una volta ancora a se stesso, De Poli parla della prosecuzione dei corsi universitari, dei mastercampus, di disegni di profilo elevato per la valorizzazione del Triveneto in cerca di identità che adesso hanno trovato un nuovo elemento di forza nell'asse Treviso-Verona. Le città delle fondazioni bancarie di Unicredit, cioè.
Pensieri ad alta quota ai quali De Poli, prostrato dal ripiegamento finanziario della sua Fondazione, aveva da qualche tempo rinunciato. Ora la situazione torna a rasserenarsi perché con i soldi da incassare – 30 milioni subito, il resto in 18 mesi – si potrebbe forse pensare di ripianare parte del debito da 55 milioni contratto due mesi fa con la banca d'investimento francese Sociètè Gènèrale per aderire all'aumento di capitale di Piazza Cordusio.

“Un buon padre di famiglia – è il punto di vista di elementi vicini alla Fondazione – non avrebbe dubbi nel destinare il denaro in questa direzione”. Il che tecnicamente è probabilmente precluso: il derivato Socgen scade infatti nel 2014 e prima di allora fare i conti non si può, la questione non è semplice.
“Quando compravamo immobili a destra e a manca e tutti si chiedevano perché – insiste ancora De Poli – ecco qui la spiegazione. E Ca' Tron non è che l'inizio”.
In fase conclusiva, infatti, nella scaletta delle compravendite pare esservi la compravendita della parte di ex distretto militare di Treviso oggi non utilizzata dalle sedi universitarie. Si parla di un affare da 18/20 milioni e che vede come acquirente Cogemont Srl, azienda trevigiana delle costruzioni riferibile a Genesio Setten. Altri palazzi di pregio nel centro cittadino sarebbero ad oggi nel mirino di diverse Sgr, ma naturalmente si prevedono tempi lunghi.

Tornando a Ca' Tron, le garanzie sul futuro della tenuta sono state al centro delle preoccupazioni anche del sindaco di Roncade, Simonetta Rubinato. L'area, che occupa la parte meridionale del comune, isolata per più ore al giorno da un passaggio a livello senza casellante, prevalentemente disabitata e per molti anni priva di prospettive di sviluppo, sembrava con De Poli aver finalmente trovato una propria visibilità internazionale. Master universitari per studenti esteri, un centro di ricerca sulle biotecnologie e addirittura un cantiere archeologico per riportare alla luce un tratto della via romana “Annia” erano stati solo alcuni degli elementi marcati dai grandi media, assieme a mega eventi del mondo finanziario ed industriale ospitati in un auditorium da 1.300 posti.
“Abbiamo appreso con soddisfazione - ha detto Rubinato - l’intenzione di Cattolica di conservare l’unicità dell’azienda, di recuperare i fabbricati oggi in degrado e di riqualificare l’attività agricola”.

:eek:
saluti .
miki.
 
5.450 ettari x 72.380 = 394.471.000

Senza contare tutto il resto (altri immobili, partecipazioni, etc):
394.471.000 : 5.625.000 (numero di azioni) = 70 euro (e spicci) ad azione .

Sarebbe uno straordinario e bellissimo risultato. Ci metterei dieci firme.

Siccome è ragionevolmente stimabile, adesso, in circa un anno il tempo mancante al perfezionamento della vendita, la domanda è: perchè non ci sono le folle a strapparsi di mano un titolo che promette un plusvalore, ai prezzi di oggi, di quasi il 100%?

Stefano
 
Perchè forse non tutte le transazioni avvengono tra il gatto e la volpe in stile passaggi di immobili alla zunino, coppola, statuto, ligresti??

Quei soldi lì potevamo averli da privati terzi ma noi i gioielli ce li passiamo in famiglia.
Bella barzelletta.
 
io non andrei a cercare discorsi troppo difficili,macroeconomia,finanza telegiornalistica.......accanimenti contro i potenti di turno,le cose alle volte sono anche molto semplici e forse sono le più ovvie........

cercherei sempre delle comparazioni semplici ,qui deve solo rimanere chi crede
che il valore reale della società sia maggiore di quello attuale in borsa ...il discorso btp c'entra ben poco perchè non esiste come reale comparazione,nè come certezza nell'essere....

anche il 13 marzo del 2012 c'era la crisi,eppure:

Cattolica compra Ca’ Tron
e salva i conti di Cassamarca
Firmato l’accordo quadro, via all’operazione da 76 milioni. La compagnia rileva area agricola e immobili. All’ente trevigiano subito liquidità per 30 milioni

Dino De Poli (a sinistra) e Paolo Bedoni siglano l’accordo


TREVISO—Ca’ Tron passa di mano e dà inedita energia al presidente Dino De Poli. La tenuta, il più grande latifondo del Nordest, 1050 ettari acquistati da Fondazione Cassamarca nel 2001 dall’Unità sanitaria locale, ora apparterrà a Cattolica Assicurazioni, società presieduta da quel Paolo Bedoni che è stato un leader nazionale di Coldiretti tra i più rappresentativi. Prezzo pattuito 76 milioni. «È un investimento concreto, duraturo e stabile che i nostri soci possono vedere» è la spiegazione della scelta data da Bedoni. «Ca’ Tron è un’azienda unica nel suo essere in Veneto, che viene da lontano e che esige salvaguardia paesaggistica ed ambientale. Così consolidiamo il rapporto anche con le fondazioni socie quale è, dallo scorso gennaio, anche Cassamarca». Questa, peraltro, è una notizia mai emersa finora. «Quei soldi avremmo potuto averli da altri compratori privati - si accoda De Poli - ma solo Cattolica ci avrebbe garantito che il latifondo sarebbe rimasto tutto intero e che le attività da noi avviate avrebbero mantenuto la stessa impostazione. Con Bedoni abbiamo una chiara identità di vedute, non dovevamo trovare solo i soldi ma anche una funzione ». Gianni Favero
13 marzo 2012

Paolo Bedoni che spende 72.380 per ettaro era capo di coldiretti per cui se ne intende.....

quei soldi li avrebbero potuti avere da altri compratori privati.....

chi ci crede rimane chi non ci crede compra altro,meglio.....

torno in silenzio

perchè ho voglia di silenzio.

ciao,fury
ciao Fury GRAZIE !!!!!!
 
ciao FURY....
chissa se qualche alunno di jolanda ha mai scritto un tema sulle bonifiche?
:D:D:D:D



Tena: Una gita

Testuale dal quaderno di un alunno di 3a delle scuole elementari G. Pascoli di Ca’ Tron di Roncade (TV).



Catron, 6 Marso 1954
Tema: Una gita
Domenica siamo ndati
a lamadona demonteberico
a chiedere la grassia
par miasorela che è
maridata da cinque ani
e non a gnianca tosatei.
Siamo ndati, poi siamo
pregati, poi siamo mangi=
ati, poi siamo vegnuti casa.
O che siamo pregati male
o che no si siamo capiti
co la Madona, fatostà
che è rimasta insinta
laltra sorela che no
è gnanca maridata.
 
...

Paolo Bedoni che spende 72.380 per ettaro era capo di coldiretti per cui se ne intende.....

quei soldi li avrebbero potuti avere da altri compratori privati.....

chi ci crede rimane chi non ci crede compra altro,meglio.....

torno in silenzio

perchè ho voglia di silenzio.

ciao,fury
ciao amico :)
bentornato e spero proprio che tu abbia ragione
 

ciao Fury , grazie
saluti al
 
Sarà una combinazione ...

ciao Fury , grazie
saluti al

:eek:

Ma è ben una strana coincidenza ...
tra il messaggio del furetto
e l'apparizione di un tappetto .

Tanto per scoraggiare qualsiasi volo pindarico ...

Dopodiche non ci resta che attendere quale altisonante nome di Advisor
verrà fuori da tutta gara internazionale ....
che ci illumini un pò più .

Anche se ... effettivamente ...benchè ...quantunque ...

Saluti.
mk.
 
Previsione data asta?
 
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