Vivere di rendita, posso ? (Vol. LXXIV)?

Stato
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Io invece credo che il problema siano gli elettori prima degli eletti.

È stato premier l'ex presidente BCE, ma è stato mandato a casa perché voleva sforbiciare il superbonus.

:no::no::no: Draghi si è dimesso perchè ha fatto l'offeso, il parlamento non l'ha mai sfiduciato, anzi ha sempre ottenuto la fiducia anche a luglio '22, vediamo di dire le cose correttamente...poi deo gratias che si sia tolto dalle scatole, l'ha fatto pure troppo tardi, ma nessuno "l'ha mandato a casa"

Ah nel caso Draghi l'hanno scelto gli eletti e l'hanno "mandato a casa" gli eletti, il problema è proprio quello che gli eletti non fanno quello per cui gli elettori gli danno il mandato, e la scorsa legislatura è stata paradigmatica di questo...quindi l'unico vero problema sono gli eletti che non si attengono al mandato degli elettori.
 
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Veramente Mattarella non ha fatto questo: ha fatto di tutto perché a governare non fossero i politici eletti democraticamente dagli italiani.
Con le ultime elezioni ha dovuto gettare la spugna e piegarsi (controvoglia) all'esito delle urne

Parli del sig. mattarella che aveva postato gli scatoloni su twitter e spergiurato che lui non era disponibile al 2° mandato, oppure del suo omonimo attualmente al Colle?! :mmmm:
 
Deliri ecologisti? così come l'ultima modifica della costituzione
Povertà, inflazione, lavoro povero, disuguaglianze, transizione ecologica e digitale, crisi demografica. Nuovi equilibri o dis-equilibri globali. Il ricorso alle guerre, i nuovi imperialismi e l’indebolirsi di qualsiasi autorità sovranazionale «terza» in grado di comporre i conflitti. Anche se le opportunità continuano a crescere, il mondo è oggi più debole di fronte alle questioni che lo attraversano. Con il rischio di avvitarsi in una spirale che lo conduce da una crisi all’altra.Abbiamo di fronte sfide da far tremare i polsi, e questo vale non solo per l’Italia. Per non farsi prendere dal catastrofismo, è però necessario non dimenticare che le nostre società – a partire da quella italiana – hanno tutte le risorse per farcela.Da dove iniziare? Come aggregare le tante forze costruttive che sono presenti e che vediamo attorno a noi, ma che sembra non riescano a «dare la linea» per attraversare questo tempo così sfidante?
La nostra convinzione è che, più che un nuovo partito, abbiamo bisogno di un nuovo «spartito», cioè di un nuovo metodo che metta in connessione permanente il pensiero con l’azione virtuosa ed efficace che viene già sperimentata dalle tante persone che nei territori, nelle organizzazioni, nelle istituzioni stanno lavorando per orientare l’intera comunità nazionale (e internazionale) verso un futuro di prosperità, integrazione e pace.La crisi della democrazia del nostro paese – che è simile a quella che si riscontra anche altrove – nasce dalla crescente incapacità dei partiti di stabilire contatti vitali con ciò che si realizza – nel bene e nel male – nel tessuto della società. Per questo serve una nuova rappresentanza sociale e politica, che renda quotidiano il rapporto tra queste due sfere su tutte le sfide globali e del territorio.L’impegno civico e sociale rimane ancora oggi il terreno più fertile per la rigenerazione di quel senso di cittadinanza senza il quale le democrazie si indeboliscono.Proponiamo dunque uno «spartito» perché non serve semplicemente un nuovo partito: i problemi della politica e della rappresentanza non si risolvono con formule o sigle, ma tornando a occuparsi delle vere ragioni che hanno messo in crisi il meccanismo stesso della rappresentanza.Piano B non intende costituire un orientamento omogeneo sulle forme attraverso le quali costruire la nuova rappresentanza, ma piuttosto vuole esprimere una convinzione, quella sì, netta e forte,sulla necessità di costruire discontinuità rispetto alle risposte politiche, economiche e sociali tutt’ora in campo, che risultano sempre più insufficienti ad affrontare e a risolvere le questioni che si aprono davanti alla condizione umana in questa fase storica. Il mondo così com’è non ci piace, al di là dei tanti traguardi che abbiamo raggiunto. Serve una nuova idea di futuro, di convivenza, di economia. Uno slancio nuovo che deve venire dal profondo dell anostra società.La nostra democrazia è ammalata di (non) partecipazione. Più della metà degli italiani non solo non vota più, ma in generale non partecipa. È sempre più difficile riunire e associare le persone per perseguire un obiettivo comune. Come documenta l’ultimo rapporto Censis, l’anno appena concluso è il primo in cui si registra un calo di partecipazione anche nel volontariato. Tendenza aggravata da una informazione sempre più delegittimata (e talvolta contaminata) dalle campagne di fake news. Ma se crolla la fiducia nella rappresentanza è tutta la democrazia a indebolirsi.Il lavoro svolto dalle tante realtà economiche e sociali che sono la vera forza del paese mostra che abbiamo un tesoro di competenze ed esperienze che già utilizza un paradigma nuovo, fortemente legato ai concetti di generatività, solidarietà, sostenibilità,complessità. Un paradigma che unisce già, con un filo invisibile, un vasto insieme di persone e organizzazioni capaci di quella razionalità sociale e di quella ricchezza di senso del nostro vivere che sono alla base della prosperità economica e sociale. Un tesoro fatto di imprese che coniugano la legittima ricerca del profitto con un elevato impatto positivo sociale e ambientale, di cittadini, comunità locali e organizzazioni del terzo settore che hanno sposato la mentalità «contributiva» (che si fonda sulla domanda «cosa posso fare per il mio territorio?») invece di quella «estrattiva» (basata su rendite e dipendenza passiva da sostegni pubblici).
Un metodo per il cambiamento.
Che fare, dunque? La nostra proposta è quella di procedere con un metodo ben preciso che parte dall’analisi dell’anatomia e delle patologie del mondo in cui viviamo ed elabora un’idea di «salute» e bene comune ponendola come l’orizzonte verso il quale le politiche di cura possono e devono orientarsi. La nostra idea di salute è molto chiara. Si basa sul legame profondo tra individuo e società. Esiste un filo d’Arianna che ci porta fuori da depressione, ansia, povertà di senso e, come conseguenza, da crisi ambientali, sociali edemografiche. Oggi sappiamo con certezza, grazie a innumerevoli ricerche condotte in vari paesi (compresa l’Italia), che le persone sono «cercatrici di senso» e che la soddisfazione e la ricchezza di senso del vivere dipende dalla qualità della nostra vita di relazioni,fatta di partecipazione, cittadinanza attiva e generatività (intesa come impatto positivo della nostra vita sulle vite altrui).Per ripartire è necessario rimettere al centro la costruzione di società che rendono più facile e possibile la fioritura della vita umana(life flourishing, come il titolo di un famoso corso di recente introdotto persino nella prestigiosa università di Harvard). Non dobbiamo avere paura di puntare in alto, alla felicità, un’aspirazione che è indicata come fine ultimo, peraltro, già dai padri della Costituzione americana, ispirati in questo dall’illuminismo napoletano che fece nascere l’economia civile. Tenendo sempre a mente, però, che la felicità è scomoda, arriva solo se accetti la fatica di metterti in cammino. Un cammino fatto di «beni di stimolo», che rende alla fine la tua vita interessante e ricca di senso.
 
al primo stormir di fronde doveva andare il tv a reti unificate e spu-ttan-arli immediatamente, invece si è fatto tirare la giacchetta a destra e a manca per il Colle e infatti si è visto come è finito.

forse perchè non aveva la caratura per sput-ta-na-re nessuno, e sono bastate e avanzate le dichiarazioni a reti unificate che periodicamente tirava fuori in quei mesi per dimostrarlo (non posto esempi perchè poi qualcuno magari mi fa bannare per lesa maestà, ma basta una ricerca su Yt), se fosse andato oltre si sarebbe affossato del tutto...
 
Non saprei cosa dirti...se non che ha ragione uno come Ricolfi quando dice che ormai il destino per l'Italia è segnato.
Quello lo sanno tutti, ma pochi lo ammettono, continuiamo a dire che tanto va tutto bene, è come uno che mentre cade da un grattacielo in fiamme si gode l'aria fresca della caduta che lo circonda..
l'ex presidente bce ha partorito solo supercazzole... giusto sia stato defenestrato

hanno prodotto solo fuffa e allungato (ulteriormente e come sempre) il brodo...

gita & rigira è un continuum tirare il calcio al barattolo e portarlo un po' + in là... x carità magari é la strategia giusta x non scontentare nessuno ma cosi' non riformi un paese
Non è quella giusta, ma l'unica percorribile, lo sanno pure i sassi.
 
forse perchè non aveva la caratura per sput-ta-na-re nessuno, e sono bastate e avanzate le dichiarazioni a reti unificate che periodicamente tirava fuori in quei mesi per dimostrarlo

Si...certo...non aveva la caratura :D
La caratura invece ce l'ha Gianluigi Paragone (per il quale hai presumibilmente votato)

La notizia della nomina di Draghi a presidente del consiglio italiano aveva fatto il giro dei media di tutto il mondo con grande enfasi. Come raramente accaduto nella storia di questo paese, in quell'occasione si era parlato con ammirazione dell'Italia (oltre che di lui) sulla stampa e sui media internazionali.

Lo spread per un certo periodo di tempo era sceso di qualche punto solo per l'effetto della sua nomina.

E quando parlava in sede UE, saliva in cattedra e tutti zitti ad ascoltarlo.
 
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Uno dei peggiori premier da ogni punto di vista possibile, bell'esempio per esperti di rilancio

Infatti adesso ci penseranno i politici democraticamente eletti dagli italiani a rilanciare il paese.
Magari con qualche altro Superbonus edilizio, con qualche sussidio redistributivo per "abolire la povertà", tornando a stampare le vecchie lire e mettendo in circolazione un pò di Minibot. Il tutto tenendo a debita distanza il rischio di "sostituzione etnica"
 
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Infatti adesso ci penseranno i politici democraticamente eletti dagli italiani a rilanciare il paese.
Magari con qualche altro Superbonus edilizio, con qualche sussidio redistributivo per "abolire la povertà", tornando a stampare le vecchie lire e mettendo in circolazione un pò di Minibot
Basta con questi discorsi disfattisti...

Tutto va bene!

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Basta con questi discorsi disfattisti...

Tutto va bene!

Vedi l'allegato 3003883

Hai ragione.
Basta con questo disfattismo.

Adesso passiamo alla rassegna stampa mattutina ...

Oggi in Cdm le previsioni economiche: ecco le possibili novità in arrivo

" Si alza oggi il velo sulle nuove stime per l’economia italiana con l’approvazione del Def che sarà all’esame del Consiglio dei ministri (convocato alle ore 11,15). Un Documento di economia e finanza del quale il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti anticipa che rispetterà «gli obiettivi della Nadef presentata in autunno per una questione di credibilità». Ma il documento è destinato presto a cambiare: il testo dovrebbe presentare soltanto le stime tendenziali, non quelle programmatiche che rappresentano la direzione in cui il Governo intende muovere. "


Avevo letto una anticipazione già ieri e non volevo crederci.
Pensavo alla fine avrebbero cambiato idea....spero ancora cambino idea all'ultimo minuto se ci riescono.
Invece a quanto pare nel DEF di stamattina non ci saranno previsioni programmatiche.
Da quanto ho capito si tratta della prima volta in assoluto che un governo omette di presentare il quadro programmatico, ossia le previsioni su come le misure adottate impatteranno sull’economia italiana nel prossimo triennio. Fino ad oggi era accaduto solo con governi dimissionari (quelli di gente priva di caratura come Mario Draghi per intenderci). Questi di oggi invece la caratura ce l'hanno.

Capisco bene le difficoltà di Meloni in questo momento.
Le elezioni europee si avvicinano, non ci sono soldi e presentare stime programmatiche realisticamente significa raccontare la verità agli italiani su ciò che li attende nei prossimi tre anni, con il rischio di perdere consenso

Però una roba del genere è davvero inaudita
 
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Infatti adesso ci penseranno i politici democraticamente eletti dagli italiani a rilanciare il paese.
Magari con qualche altro Superbonus edilizio, con qualche sussidio redistributivo per "abolire la povertà", tornando a stampare le vecchie lire e mettendo in circolazione un pò di Minibot
non mi pare stia andando così, vedi spread e acquisti su BTP
il fatto è che non vi state accorgendo che la società italiana sta cambiando e molto
i fanatici destra-sinistra post bellici stanno raggiungendo il creatore e così la loro stantia ideologia
la sostituzione di corpi e menti è in corso, assisteremo ad un nuovo Rinascimento?
io ci spero ed educo i miei figli di conseguenza
 
Infatti adesso ci penseranno i politici democraticamente eletti dagli italiani a rilanciare il paese.
Magari con qualche altro Superbonus edilizio, con qualche sussidio redistributivo per "abolire la povertà", tornando a stampare le vecchie lire e mettendo in circolazione un pò di Minibot
saranno anni bellissimi...
 
IMHO siete troppo pessimisti al limite del disfattismo.

Il Paese ha MILLE problemi di tutti i tipi, ma qui sembra che ora siamo prossimi al default.

E' anche vero che tanti di questi problemi ce li stiamo portando dietro da anni, se non da decenni e in alcuni di essi nell'ultima decade abbiamo visto dei miglioramenti (ad esempio la forza lavoro è aumentata soprattutto grazie al contributo femminile, ma anche grazie al lento superamento della gobba dei pensionamenti retributivi) altri sono peggiorati (ad esempio alcuni aspetti organizzativi sanità a causa di carenti programmazioni in termini di medici e di infermieri*).

Nel complesso il Paese non è SOSTANZIALMENTE migliore ma nemmeno peggiore a quello di 15 anni fa...

* perchè esistono tantissimi indicatori migliorati (alcuni di un pò, altri DI MOLTO) negli ultimi 15/20 anni, ad esempio:
- la mortalità evitabile è calata DI UN TERZO in 15 anni;
- la speranza di vita in buona salute alla nascita è aumentata marginalmente;
- la mortalità infantile è calata anch'essa di circa UN TERZO;
- la speranza di vita senza limitazioni a 65 anni è migliorata del 10%;
- la mortalità per tumore è calata del 25-30%.

Sticazzi, e pensa se la sanità funzionasse davvero!


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Basta con questi discorsi disfattisti...

Tutto va bene!

Vedi l'allegato 3003883
Veramente va tutto male. Ma da 30 e passa anni, senza che nessuno dei governi che si sono succeduti abbia cambiato un minimo di direzione. Per questo mi fa ridere il tifo da stadio. E invece ancora leggo "ma quello lì... ma quello là... lui si che era bravo.... lei si che è in gamba". Ma per favore, l'Italia politicamente parlando è sempre stata una democrazia incompleta e sempre lo sarà, il declino economico fa parte di un quadro più ampio di declino europeo solo che, come l'ipotermia, gli effetti sono più evidenti alla periferia che non al centro, perlomeno all'inizio. Ripeto, manca una classe intellettuale in grado di tracciare la via.. pure i vari Ricolfi, al di là di fare la Cassandra (che poi è sotto gli occhi di tutti, manco serve la laurea per capirlo) non mi sembra che si stiano scervellando per proporre soluzioni.
 
leggermente OT, chiedo ai + esperti o chi ha eventualmente esperienza diretta in merito...

volendo attivare un PAC in svizzera, avete suggerimenti? Grazie!


ps: in italia ho solo il conto base con ZERO operatività, mi serve solo x alimentare il mutuo e le spese della casa
 
leggermente OT, chiedo ai + esperti o chi ha eventualmente esperienza diretta in merito...

volendo attivare un PAC in svizzera, avete suggerimenti? Grazie!

Prova a vedere se c'è qualcosa sul canale di Mr. RIP
 
Veramente va tutto male. Ma da 30 e passa anni, senza che nessuno dei governi che si sono succeduti abbia cambiato un minimo di direzione. Per questo mi fa ridere il tifo da stadio. E invece ancora leggo "ma quello lì... ma quello là... lui si che era bravo.... lei si che è in gamba". Ma per favore, l'Italia politicamente parlando è sempre stata una democrazia incompleta e sempre lo sarà, il declino economico fa parte di un quadro più ampio di declino europeo solo che, come l'ipotermia, gli effetti sono più evidenti alla periferia che non al centro, perlomeno all'inizio. Ripeto, manca una classe intellettuale in grado di tracciare la via.. pure i vari Ricolfi, al di là di fare la Cassandra (che poi è sotto gli occhi di tutti, manco serve la laurea per capirlo) non mi sembra che si stiano scervellando per proporre soluzioni.
Lo sai bene che ti stimo e leggo sempre con piacere i tuoi interventi, e sono sostanzialmente d'accordo su tutto ciò che hai detto.

E' desolante. Indubbiamente.

Però dobbiamo metterci d'accordo sulle definizioni e magari essere un po' più pragmatici.

Se per te è tifo da stadio dire che Mario è meglio di Durigon -tanto per dirne una- (Durigon, quello che voleva dare il nome di Arnaldo al parco invece che dedicarlo a Falcone e Borsellino, ed i due -Mario e Durigon- sono assolutamente sul medesimo ed identico piano) allora non sono più d'accordo con te al 100% (e ti assicuro che non sono un fan sfegatato di nessuno).

Edit: D'accordo che la classe politica fa davvero pena, ma non si può far di tutta l'erba un fascio -no pun intended-.
 
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Prendiamo atto che ormai la cosiddetta “società civile” si è autoconvinta di dover puntare al deus ex machina di turno, perché quello stesso popolo di cui si riempiono la bocca, ahinoi, si ostina a non votare nella direzione sperata.

Ovvove.

Qualcuno elimini il suffragio universale una volta per tutte, e si ritorni all’aristocrazia pre 1789 :o


(Poi si svegliano, tutti sudati, e si ritrovano a leggere che le aste dei titoli di stato fanno regolarmente l’en plein con richieste pari a 10 volte l’offerta, che il popolo nullatenente non muore di fame nonostante la benzina stia a 1.90 euro, che l’economia va bene ed i soldi girano lo stesso, nonostante i titoloni delle corazzate amiche ecc… e ricadono nella depressione)

È un mondo difficile.
 
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