BASICNET: UN TITOLO, UNA GARANZIA

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Torino, 30 aprile 2024. Il Consiglio di Amministrazione di BasicNet S.p.A. ha esaminato l’andamento del Gruppo al 31 marzo 2024:

  • fatturato consolidato pari a 101,6 milioni di Euro (108,0 milioni al 31 marzo 2023, -5,9%), che include:
    • vendite dirette: 88,2 milioni di Euro (91,4 milioni di Euro nel medesimo periodo del 2023 -3,5%). I risultati sono in parte condizionati da alcuni ritardi nella supply-chain, riconducibili alla crisi del Mar Rosso, e da un generale rallentamento dei consumi;
    • royalties dai licenziatari commerciali e produttivi: 13,0 milioni di Euro (16,3 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -20,2%);
  • vendite aggregate dei prodotti recanti i marchi del Gruppo, sviluppate nel Mondo dal Network, pari a 261,2 milioni di Euro, che si confrontano con i 293,5 milioni dei primi tre mesi dello scorso esercizio (-11,0%), così ripartite:
    • vendite dei licenziatari commerciali e dirette: 198,1 milioni di Euro (220,8 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -10,3%),
    • vendite dei licenziatari produttivi: 63,1 milioni di Euro (72,7 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -13,2%).
Le vendite dei licenziatari commerciali e dirette registrano un rallentamento del 3,8% in Europa, regione che rappresenta circa il 77,4% delle vendite aggregate. Le vendite nelle altre regioni si sono ridotte (Asia e Oceania -23,6%, Medio Oriente e Africa -6,7%), per un calo dei consumi in alcuni mercati che nel periodo precedente avevano registrato performance di crescita straordinarie. Le Americhe registrano un calo più significativo (-46,5%) per difficoltà del licenziatario statunitense e per il rallentamento dei consumi in Argentina, anche legato alla forte spinta inflattiva, combinato con una forte svalutazione della valuta locale.

  • EBITDA: 12,4 milioni di Euro (14,8 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -16,1%);
  • EBIT: 8,2 milioni di Euro (10,8 milioni di Euro nei primi tre mesi del 2023, -24,6%), dopo aver stanziato ammortamenti dei beni materiali e immateriali per 2,2 milioni di Euro e ammortamenti dei diritti d’uso per 2,1 milioni di Euro, in crescita per le nuove aperture (10 punti vendita diretti), nell’ambito dello sviluppo del settore retail;
  • posizione finanziaria netta verso banche si attesta a -93,5 milioni (-92,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), in miglioramento rispetto ai -99,3 milioni del 31 marzo 2023; posizione finanziaria netta: a -143,0 milioni di Euro (-139,1 milioni del 31 dicembre 2023).
PREVEDIBILE ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il contesto di incertezza caratterizzato dal rallentamento dei consumi e dall’instabilità dello scenario geopolitico e macroeconomico globale rende complesso prevedere l’andamento nel breve periodo. Il Gruppo continua a essere focalizzato nella crescita di medio-lungo termine con l’obiettivo di creare valore dei marchi, con una distribuzione sana, consolidata attraverso lo sviluppo della rete di negozi e una continua attività di investimenti in comunicazione a supporto dei brand.

L’Amministratore Delegato, Federico Trono, presenterà i risultati al 31 marzo 2024 nel corso di una videoconferenza in lingua inglese che si terrà in data odierna alle ore 18:00.
 
Ahia ahia e poi ancora ahia…
A quanto pare possono aprire tutti i negozi di questo mondo ma se poi la gente non sceglie gli articoli recanti i marchi del gruppo basicniet questi sono i risultati…
Notte fonda :wall::wall::wall::wall::wall::wall:
 
diciamo che tutto sto valore per gli azionisti non si vede. Siamo al punto di partenza.....
Più basso di così… speriamo di non cominciare a scavare e scendere ancora…. Aspettiamo il 3 trimestre che di solito e il più redditizio
 
Torino, 30 aprile 2024. Il Consiglio di Amministrazione di BasicNet S.p.A. ha esaminato l’andamento del Gruppo al 31 marzo 2024:

  • fatturato consolidato pari a 101,6 milioni di Euro (108,0 milioni al 31 marzo 2023, -5,9%), che include:
    • vendite dirette: 88,2 milioni di Euro (91,4 milioni di Euro nel medesimo periodo del 2023 -3,5%). I risultati sono in parte condizionati da alcuni ritardi nella supply-chain, riconducibili alla crisi del Mar Rosso, e da un generale rallentamento dei consumi;
    • royalties dai licenziatari commerciali e produttivi: 13,0 milioni di Euro (16,3 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -20,2%);
  • vendite aggregatedei prodotti recanti i marchi del Gruppo, sviluppate nel Mondo dal Network, pari a 261,2 milioni di Euro, che si confrontano con i 293,5 milioni dei primi tre mesi dello scorso esercizio (-11,0%), così ripartite:
    • vendite dei licenziatari commerciali e dirette: 198,1 milioni di Euro (220,8 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -10,3%),
    • vendite dei licenziatari produttivi: 63,1 milioni di Euro (72,7 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -13,2%).
Le vendite dei licenziatari commerciali e dirette registrano un rallentamento del 3,8% in Europa, regione che rappresenta circa il 77,4% delle vendite aggregate. Le vendite nelle altre regioni si sono ridotte (Asia e Oceania -23,6%, Medio Oriente e Africa -6,7%), per un calo dei consumi in alcuni mercati che nel periodo precedente avevano registrato performance di crescita straordinarie. Le Americhe registrano un calo più significativo (-46,5%) per difficoltà del licenziatario statunitense e per il rallentamento dei consumi in Argentina, anche legato alla forte spinta inflattiva, combinato con una forte svalutazione della valuta locale.

  • EBITDA: 12,4 milioni di Euro (14,8 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -16,1%);
  • EBIT: 8,2 milioni di Euro (10,8 milioni di Euro nei primi tre mesi del 2023, -24,6%), dopo aver stanziato ammortamenti dei beni materiali e immateriali per 2,2 milioni di Euro e ammortamenti dei diritti d’uso per 2,1 milioni di Euro, in crescita per le nuove aperture (10 punti vendita diretti), nell’ambito dello sviluppo del settore retail;
  • posizione finanziaria netta verso banche si attesta a -93,5 milioni (-92,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), in miglioramento rispetto ai -99,3 milioni del 31 marzo 2023; posizione finanziaria netta: a -143,0 milioni di Euro (-139,1 milioni del 31 dicembre 2023).
PREVEDIBILE ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il contesto di incertezza caratterizzato dal rallentamento dei consumi e dall’instabilità dello scenario geopolitico e macroeconomico globale rende complesso prevedere l’andamento nel breve periodo. Il Gruppo continua a essere focalizzato nella crescita di medio-lungo termine con l’obiettivo di creare valore dei marchi, con una distribuzione sana, consolidata attraverso lo sviluppo della rete di negozi e una continua attività di investimenti in comunicazione a supporto dei brand.

L’Amministratore Delegato, Federico Trono, presenterà i risultati al 31 marzo 2024 nel corso di una videoconferenza in lingua inglese che si terrà in data odierna alle ore 1
Cn questi dati cosa ci si può aspettare? Se va bene l azione nn si muove, se va male c latroviamo a 3,5 prox settimana.cmq o si svegliano o lo scivolo è già bello che oliato e pronto, anzi siamo gi lì col cu.l,o in forte pendenza
 
Ultima modifica:
Cn questi dati cosa ci si può aspettare? Se va bene l azione nn si muove, se va male c latroviamo a 3,5 prox settimana.cmq o si svegliano o lo scivolo è già bello che oliato e pronto, anzi siamo gi lì col cu.l,o in forte pendenza
Qua c'è un paradosso che neppure il genio dei geni della matematica potrebbe dipanare...
I conti sono in peggioramento, le prospettive sono incerte, eppure loro continuano a comprarsi, quotidianamente racattano azioni...
Logica mi direbbe che se io sono il maggiore azionista di una azienda ed ho la percezione che la società sia in calo, in impoverimento, non cercherei di comprare azioni ma caso mai di venderle (come fece Berlusconi lo ricordo molto bene... :censored: ), eppure loro continuano a comprare, a comprare azioni...boh 🤔 .
Comunque questo fatto che la proprietà continua a comprare quindi a credere in sè stessa, è certo di buon auspicio pure per noi... :D :yes:
 
Ultima modifica:
Buongiorno Bannati!
I conti sono come mi aspettavo. Non è solo una mia impressione che in giro ci siano meno kway e omini addosso alla gente...
Caro Europa, continuano a far buyback perchè tanto sanno già che a fine anno l'utile lo faranno venire come vogliono loro.
Il valore dei marchi c'è, il fatturato un po' meno ma sempre di tutto rispetto.
Per loro va bene così.
Per gli azionisti di minoranza URGE invece una mossa straordinaria altrimenti si sta a ste cifre o più bassi per un po'. Loro tanto non hanno interesse a far alzare l'azione.
Per me perdono tempo, avevano Tamburi in casa, con lui avrebbero potuto studiare lo spin off di Kway, il rilancio di altri marchi, un sacco di cose interessanti e invece sono fermi. Vedere quel -40% in Usa è brutto...
 
Buongiorno Bannati!
I conti sono come mi aspettavo. Non è solo una mia impressione che in giro ci siano meno kway e omini addosso alla gente...
Caro Europa, continuano a far buyback perchè tanto sanno già che a fine anno l'utile lo faranno venire come vogliono loro.
Il valore dei marchi c'è, il fatturato un po' meno ma sempre di tutto rispetto.
Per loro va bene così.
Per gli azionisti di minoranza URGE invece una mossa straordinaria altrimenti si sta a ste cifre o più bassi per un po'. Loro tanto non hanno interesse a far alzare l'azione.
Per me perdono tempo, avevano Tamburi in casa, con lui avrebbero potuto studiare lo spin off di Kway, il rilancio di altri marchi, un sacco di cose interessanti e invece sono fermi. Vedere quel -40% in Usa è brutto...
Ciao Sovi, di Tamburi nulla è dato di saper se non che attualmente è sotto al 5%. Potrebbe essere al 4,9 % come potrebbe essere uscito completamente, noi nulla sappiamo.
E non sappiamo a chi ha ceduto le sue quote, potrebbe averle prese il Boglone, come anche no.
Io ho la convinzione che vi siano persone in qualche modo conoscenti e anche con rapporti amichevoli con la famiglia Boglione, persone della buona borghesia sabauda che in tempi passati presero qualche centinaio di K di BAN, e che sono ancora dentro. E queste persone non possono subire un bidone, quindi...
 
Ahia ahia e poi ancora ahia…
A quanto pare possono aprire tutti i negozi di questo mondo ma se poi la gente non sceglie gli articoli recanti i marchi del gruppo basicniet questi sono i risultati…
Notte fonda :wall::wall::wall::wall::wall::wall:
ma credi ancora alla balle spaziali della trimestrale, dai gigettoplus sei navigato in ban, quella e' solo fuffa e balle giostrata a piacimento come sono fuffa le altre, e poi non c'e' da preoccuparsi in ban c'e' la borghesia sabauda che con lo spadone difendera' il suo portafoglio titolo in ban fino alla morte, ecco la trimestrale e' una bella favola su questo livello.......................................l'importante e' crederci..............
 
ma credi ancora alla balle spaziali della trimestrale, dai gigettoplus sei navigato in ban, quella e' solo fuffa e balle giostrata a piacimento come sono fuffa le altre, e poi non c'e' da preoccuparsi in ban c'e' la borghesia sabauda che con lo spadone difendera' il suo portafoglio titolo in ban fino alla morte, ecco la trimestrale e' una bella favola su questo livello.......................................l'importante e' crederci..............
Figò. mai sottovalutare i piemontesi.....con la loro borghesia sabauda:yes:
Ricordati che i piemontesi riuscirono a strappare l'Italia al Papa e pure ai Krukki (con l'aiuto dei francesi...)
Il resto è come a teatro :D
 
Figò. mai sottovalutare i piemontesi.....con la loro borghesia sabauda:yes:
Ricordati che i piemontesi riuscirono a strappare l'Italia al Papa e pure ai Krukki (con l'aiuto dei francesi...)
Il resto è come a teatro :D
certo come a teatro, la storia la scrive chi vince mai chi perde, in pochi sanno la verita' di come siano andate veramente le cose e la narrativa poi ci mette del suo in questi ultimi 5 anni fra pandeminchie e guerre per spartirsi il mondo dove i cattivi PERCHE' I CATTIVI CI SONO SEMPRE ALTRIMENTI LE BALLE NON STANNO IN PIEDI sono sempre i pellerossa da confinare nelle riserve (compreso il sottoscritto) ne sono pieni i tg e tutti gli odiatori del prossimo ma io sono buono tanto fra qualche anno son gia' tutti beli che morti come me medesimo quindi che senso avrebbe odiarli???...........................dimenticavo senza i soldi degli inglesi veri manipolatori e costruttori di questa bella italia non andavi da nessuna parte e i sabaudi son gia' spariti dalla faccia della terra portandosi nella tomba tutti i segreti delle azioni basicnet in portafoglio.....................la ban oramai e' anche lei un PELLEROSSA
 
Torino, 30 aprile 2024. Il Consiglio di Amministrazione di BasicNet S.p.A. ha esaminato l’andamento del Gruppo al 31 marzo 2024:
  • fatturato consolidato pari a 101,6 milioni di Euro (108,0 milioni al 31 marzo 2023, -5,9%), che include:
    • vendite dirette: 88,2 milioni di Euro (91,4 milioni di Euro nel medesimo periodo del 2023 -3,5%). I risultati sono in parte condizionati da alcuni ritardi nella supply-chain, riconducibili alla crisi del Mar Rosso, e da un generale rallentamento dei consumi;
    • royalties dai licenziatari commerciali e produttivi: 13,0 milioni di Euro (16,3 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -20,2%);
  • vendite aggregatedei prodotti recanti i marchi del Gruppo, sviluppate nel Mondo dal Network, pari a 261,2 milioni di Euro, che si confrontano con i 293,5 milioni dei primi tre mesi dello scorso esercizio (-11,0%), così ripartite:
    • vendite dei licenziatari commerciali e dirette: 198,1 milioni di Euro (220,8 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -10,3%),
    • vendite dei licenziatari produttivi: 63,1 milioni di Euro (72,7 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -13,2%).
Le vendite dei licenziatari commerciali e dirette registrano un rallentamento del 3,8% in Europa, regione che rappresenta circa il 77,4% delle vendite aggregate. Le vendite nelle altre regioni si sono ridotte (Asia e Oceania -23,6%, Medio Oriente e Africa -6,7%), per un calo dei consumi in alcuni mercati che nel periodo precedente avevano registrato performance di crescita straordinarie. Le Americhe registrano un calo più significativo (-46,5%) per difficoltà del licenziatario statunitense e per il rallentamento dei consumi in Argentina, anche legato alla forte spinta inflattiva, combinato con una forte svalutazione della valuta locale.
  • EBITDA: 12,4 milioni di Euro (14,8 milioni di Euro al 31 marzo 2023, -16,1%);
  • EBIT: 8,2 milioni di Euro (10,8 milioni di Euro nei primi tre mesi del 2023, -24,6%), dopo aver stanziato ammortamenti dei beni materiali e immateriali per 2,2 milioni di Euro e ammortamenti dei diritti d’uso per 2,1 milioni di Euro, in crescita per le nuove aperture (10 punti vendita diretti), nell’ambito dello sviluppo del settore retail;
  • posizione finanziaria netta verso banche si attesta a -93,5 milioni (-92,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), in miglioramento rispetto ai -99,3 milioni del 31 marzo 2023; posizione finanziaria netta: a -143,0 milioni di Euro (-139,1 milioni del 31 dicembre 2023).
PREVEDIBILE ANDAMENTO DELLA GESTIONE
Il contesto di incertezza caratterizzato dal rallentamento dei consumi e dall’instabilità dello scenario geopolitico e macroeconomico globale rende complesso prevedere l’andamento nel breve periodo. Il Gruppo continua a essere focalizzato nella crescita di medio-lungo termine con l’obiettivo di creare valore dei marchi, con una distribuzione sana, consolidata attraverso lo sviluppo della rete di negozi e una continua attività di investimenti in comunicazione a supporto dei brand.



Nella crescita di medio lungo termine... peccato che nel lungo periodo saremo tutti morti e questa famigerata crescita rimarrà e sarà per sempre una leggenda metropolitana partorita dalle fantasie imprenditoriali di un imbroglione... e pure millantatore, se cosi fosse ci sarebbero i fatti e il presente (che purtroppo è tutt'altro che roseo) a parlare e non i continui rimandi a un qualcosa di indefinito e indefinibile. Adesso dopo il clima c'è pure il mar Rosso tra i guai della ban del vorremmo ma non riusciamo, perchè c'è sempre un ostacolo
tra il favoloso mondo del mulino bianco che hanno in testa e la realtà...
La realtà è che allo sportello dell'asl a ritirare il pacco dei pannoloni la fila s'ingrossa e tutti convergono nel dire che la ban fa c.ag.a.r.e veramente.



Licenziatari commerciali o licenseeimprenditori indipendenti, ai quali sono concessi in licenza i marchi di proprietà del Gruppo per la distribuzione (dei prodotti) nei diversi territori di appartenenza.
Licenziatari produttivi o Sourcing Centersono entità terze rispetto al Gruppo alle quali è demandata la produzione e la commercializzazione dei prodotti, delocalizzati in varie aree del mondo a seconda della tipologia merceologica da produrre.
Vendite aggregate dei licenziatari commerciali e direttesi tratta delle vendite effettuate dai licenziatari commerciali, il cui riflesso contabile per il Gruppo BasicNet si manifesta attraverso le royalties attive, e delle vendite effettuate dalle società del Gruppo proprietarie dei marchi.
Vendite aggregate dei licenziatari produttivisi tratta delle vendite effettuate dai licenziatari produttivi, il cui riflesso contabile per il Gruppo BasicNet si manifesta nella linea del conto economico “royalties attive e commissioni di sourcing”.
Vendite aggregate dei marchisi tratta della somma delle “Vendite aggregate dei licenziatari commerciali e dirette” e delle “Vendite aggregate dei licenziatari produttivi”.
Fatturato consolidatosi tratta della somma delle royalties attive, delle sourcing commission, delle vendite realizzate dalle Società del Gruppo BasicNet e dei ricavi immobiliari da terzi.
EBITDA“risultato operativo” ante “ammortamenti”.
EBIT“risultato operativo”.
Posizione finanziaria nettaè data dalla somma dei debiti finanziari a breve e a medio e lungo termine, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti e di altre attività finanziarie correnti.
Posizione finanziaria netta verso le bancheè data dalla Posizione finanziaria netta, al netto dei debiti per diritti d’uso e dei debiti per l’acquisizione di quote societarie.
 
ma credi ancora alla balle spaziali della trimestrale, dai gigettoplus sei navigato in ban, quella e' solo fuffa e balle giostrata a piacimento come sono fuffa le altre, e poi non c'e' da preoccuparsi in ban c'e' la borghesia sabauda che con lo spadone difendera' il suo portafoglio titolo in ban fino alla morte, ecco la trimestrale e' una bella favola su questo livello.......................................l'importante e' crederci..............
ehh Figù, ho perso le parole, sono vendite da trimestre di periodo pandemico, e hanno pure aperto altri 10 punti vendite con gli altri 177 poco poco dovremmo essere a più 20 % rispetto all'anno di grazia del 2022 (1,270 mld di vendite) con proiezione a 1,5 mld fosse un anno particolarmente redditizio e sfruttassero il potenziale della rete di punti vendita a disposizione, e invece ancora cali a doppia cifra...
diciamo che la trimestrale dovrebbe essere un po' l'indicatore, il termometro, sullo stato di salute della società, mi sembra che la ban sia un pò malaticcia, vero che poi possono giostrarla a piacimento, staremo a vedere strada facendo che succede
 
ehh Figù, ho perso le parole, sono vendite da trimestre di periodo pandemico, e hanno pure aperto altri 10 punti vendite con gli altri 177 poco poco dovremmo essere a più 20 % rispetto all'anno di grazia del 2022 (1,270 mld di vendite) con proiezione a 1,5 mld fosse un anno particolarmente redditizio e sfruttassero il potenziale della rete di punti vendita a disposizione, e invece ancora cali a doppia cifra...
diciamo che la trimestrale dovrebbe essere un po' l'indicatore, il termometro, sullo stato di salute della società, mi sembra che la ban sia un pò malaticcia, vero che poi possono giostrarla a piacimento, staremo a vedere strada facendo che succede
A loro interessa poco, si pagano lauti stipendi,bende,prebende,auto aziendali, residenze, uffici...cosa gli frega sel utile cala a5mln o a 10.
 
ehh Figù, ho perso le parole, sono vendite da trimestre di periodo pandemico, e hanno pure aperto altri 10 punti vendite con gli altri 177 poco poco dovremmo essere a più 20 % rispetto all'anno di grazia del 2022 (1,270 mld di vendite) con proiezione a 1,5 mld fosse un anno particolarmente redditizio e sfruttassero il potenziale della rete di punti vendita a disposizione, e invece ancora cali a doppia cifra...
diciamo che la trimestrale dovrebbe essere un po' l'indicatore, il termometro, sullo stato di salute della società, mi sembra che la ban sia un pò malaticcia, vero che poi possono giostrarla a piacimento, staremo a vedere strada facendo che succede
manda in sede una missiva recapitata da un piccione viaggiatore recante lo scritto che il terribile morbo e' stato debellato, per l' indicatore trimestrale la giostri come credi, si girano e rigirano i fatturati ufficiali, immaginati le trimestrali dove nessuno puo' guardarci dentro perche' se volessero non darebbero nemmeno i dati......................quindi lasciano il tempo che trovano tutte non solo quella di ban e' solo un magna magna l' importante e' salire sul carretto dove in quel momento si magna altrimenti muori di fame checche ne dicano questo (la borsa) e' un dei pochi posti dove non si fanno prigionieri.
 
A loro interessa poco, si pagano lauti stipendi,bende,prebende,auto aziendali, residenze, uffici...cosa gli frega sel utile cala a5mln o a 10.
Non so, cosa sono, maghi e illusionisti che nonostante che i conti non siano rosei loro riescono sempre darsi lauti stipendi e premi aziendali? cos'è, hanno trovato il sistema di alterare il principio di conservazione della massa e dell'energia, che in parole povere dice che: "Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"?.....ah ora inizio a capire, con quel "tutto si trasforma"...
 
Non so, cosa sono, maghi e illusionisti che nonostante che i conti non siano rosei loro riescono sempre darsi lauti stipendi e premi aziendali? cos'è, hanno trovato il sistema di alterare il principio di conservazione della massa e dell'energia, che in parole povere dice che: "Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"?.....ah ora inizio a capire, con quel "tutto si trasforma"...
guarda che i lauti stipendi vengono pagati regolarmente anche se non fai utili. finche' l'azienda non fallisce. E' ovvio che se l'utile e' risicato lo diventa ancora meno o puo' andare in rosso perche' prima ci sono tutti i magna magna da pagare prima.
 
guarda che i lauti stipendi vengono pagati regolarmente anche se non fai utili. finche' l'azienda non fallisce. E' ovvio che se l'utile e' risicato lo diventa ancora meno o puo' andare in rosso perche' prima ci sono tutti i magna magna da pagare prima.
Diciamo che prima o poi nodi vengono al pettine, e per questo che io penso che farebbero bene a vendere tutto...sino a che saranno in tempo...
 
Diciamo che prima o poi nodi vengono al pettine, e per questo che io penso che farebbero bene a vendere tutto...sino a che saranno in tempo...
è più probabile che ti sfilino di tasca le tue a 2€ piuttosto che vendano le loro a 10€

sono seduti troppo comodi
 
A loro interessa poco, si pagano lauti stipendi,bende,prebende,auto aziendali, residenze, uffici...cosa gli frega sel utile cala a5mln o a 10.
partendo dal presupposto di una società egoista e ingorda oltre misura, e partendo dal piano 2 mln di azioni qualcuna potrebbero darla anche ai soci già esistenti, incentivarli a tenere le azioni ban e fidelizzarli, se no vendono le loro azioni e poi la ban rimane senza soci azionisti (proprio quello che vorrebbero loro specialmente a questi prezzi :D:yes:) tutte per loro le azioni...:P:P
Società più serie ed evolute danno una parte del dividendo in euro e una parte in azioni, per la ban son discorsi tabù, loro sono monotematici e primitivi, bb e poi bb e ancora bb...
Quanti soldi fermi da quanti anni... ma lo sanno quello che stanno facendo?? quanto dovrebbe valere la società per avere un riscontro positivo a questa metodica dopo anni e anni che accantonano soldi in azioni per l'investimento su se stessi??
dopo 20 anni che si comprano le loro azioni, in questo momento hanno 4.536.550 milioni di azioni con prezzo di carico 3,775 (casualmente anche sotto il prezzo di collocamento) e l'azione vale 3,8... che guadagno...:sleep::mmmm::boh::confused:
 
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