BASICNET: UN TITOLO, UNA GARANZIA

La diarrea perdura. Si rischia la disitratazione
 
Benetton, l’annuncio a sorpresa di Luciano: “Buco drammatico da 100 milioni. Lascio, sono stato tradito”

guardare gli altri per non cadere nei medesimi errorori o solo riflettere se qualcosa suonasse familiare. sempre utile.

Benetton, l’annuncio a sorpresa di Luciano: “Buco drammatico da 100 milioni. Lascio, sono stato tradito”​


MILANO – Terremoto ai vertici di Benetton. In una intervista al Corriere della Sera il fondatore Luciano Benetton ha annunciato il suo passo indietro dalla società spiegando che esiste nei conti della società un “buco di bilancio drammatico” di circa “100 milioni.”

"Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c'era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale", spiega Benetton – che ricopre l’incarico di presidente esecutivo del gruppo – sottolineando che "adesso occorre guardare avanti, nei prossimi mesi sarà fatto un piano per il futuro, abbiamo perso quattro anni e questo rende tutto più difficile non avendo la bacchetta magica. Purtroppo ci saranno sacrifici da fare. Quello che posso dire è che sarà messo il massimo impegno per ritrovare l'energia dei tempi migliori e dare nuova linfa a questo brand che rappresenta così tanto per la nostra famiglia e che porta il nostro nome".


Benetton ripercorre tutti i passaggi che l’hanno portato al passo indietro, con uno snodo chiave a settembre 2023. Il Covid, rileva Benetton, ha "logicamente alterato l'attività e i risultati. Per questo il piano triennale per il pareggio è stato spostato al 2023 e l'obiettivo era risultato accettabile. Infatti nei vari consigli i numeri continuano a dare la fotografia di un pareggio possibile. Solo il 23 settembre del '23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. E sembrava tutto sotto controllo".

Mentre riceviamo in consiglio questi primi segnali, dati in modo assolutamente non preoccupato da parte loro, sottolinea ancora, "mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre a quanto hanno dichiarato a settembre. Tra l'altro era da parecchio tempo che mi arrivava uno scontento interno ed esterno all'azienda per l'atteggiamento arrogante e poco capace dei nuovi dirigenti. Frasi del tipo 'abbiamo deciso noi e dovete attenervi' che non siamo abituati né a sentire né ad utilizzare in azienda, danno la levatura della nuova compagine manageriale. Naturalmente lo faccio presente con fermezza ai 'nuovi' e in un cda manifesto la mia grande preoccupazione per un andamento economico che non quadra assolutamente". “In uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta. Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato”, dice Benetton. “Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre ’23 è una vergogna.
Il cda dell’azienda, con a capo l’ad Massimo Renon, è in scadenza il mese prossimo e il 18 giugno è in programma l’assemblea. La società, delistata dal 2012, è oggi parte della holding Edizione, divisa tra i quattro rami della famiglia.

"Per fortuna - spiega l'imprenditore - avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia. Ma ancora una volta per la mia storia, per quello che significa la società, per i dipendenti, le famiglie, i tanti che entrano fiduciosi nei negozi dalla Moldavia a Parigi da Nuova Delhi a Los Angeles, prima di lasciare il gruppo intendo spiegare con la trasparenza che mi caratterizza cosa è successo senza per questo sottrarmi alle mie responsabilità".

"Sono uscito dall'azienda nel 2012 con la società in salute, con un fatturato di 2 miliardi e in utile, anche se la logica dice che si può sempre fare meglio. Solo dopo una forte insistenza da parte di mio fratello Gilberto - rileva - ho deciso di rientrare nel 2018, poco prima della sua scomparsa. Edizione non era riuscita a trovare una compagine manageriale di qualità. La società perdeva parecchio. Appena rientrato cerco di risolvere gli errori più evidenti, verso la fine del 2019 mi suggeriscono una candidatura per il ruolo di amministratore delegato".
La mia funzione in quel momento, racconta ancora Luciano Benetton, "era quella di tutor per portare ad autonomia manageriale la società. Avessi avuto vent'anni in meno mi sarei impegnato in prima persona. La scelta cade su un candidato che viene dalla montagna, mi fa simpatia, mi dico 'scarpe grosse cervello fino', si presenta con apparente volontà di capire e farsi carico dei problemi, compresa la compagine manageriale da integrare. Va detto che vengo avvertito da una telefonata accorata di un conoscente di non proseguire con questa persona perché la definisce assolutamente non idonea a un incarico così complesso".
 
Benetton, l’annuncio a sorpresa di Luciano: “Buco drammatico da 100 milioni. Lascio, sono stato tradito”

guardare gli altri per non cadere nei medesimi errorori o solo riflettere se qualcosa suonasse familiare. sempre utile.

Benetton, l’annuncio a sorpresa di Luciano: “Buco drammatico da 100 milioni. Lascio, sono stato tradito”​


MILANO – Terremoto ai vertici di Benetton. In una intervista al Corriere della Sera il fondatore Luciano Benetton ha annunciato il suo passo indietro dalla società spiegando che esiste nei conti della società un “buco di bilancio drammatico” di circa “100 milioni.”

"Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c'era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale", spiega Benetton – che ricopre l’incarico di presidente esecutivo del gruppo – sottolineando che "adesso occorre guardare avanti, nei prossimi mesi sarà fatto un piano per il futuro, abbiamo perso quattro anni e questo rende tutto più difficile non avendo la bacchetta magica. Purtroppo ci saranno sacrifici da fare. Quello che posso dire è che sarà messo il massimo impegno per ritrovare l'energia dei tempi migliori e dare nuova linfa a questo brand che rappresenta così tanto per la nostra famiglia e che porta il nostro nome".


Benetton ripercorre tutti i passaggi che l’hanno portato al passo indietro, con uno snodo chiave a settembre 2023. Il Covid, rileva Benetton, ha "logicamente alterato l'attività e i risultati. Per questo il piano triennale per il pareggio è stato spostato al 2023 e l'obiettivo era risultato accettabile. Infatti nei vari consigli i numeri continuano a dare la fotografia di un pareggio possibile. Solo il 23 settembre del '23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. E sembrava tutto sotto controllo".

Mentre riceviamo in consiglio questi primi segnali, dati in modo assolutamente non preoccupato da parte loro, sottolinea ancora, "mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre a quanto hanno dichiarato a settembre. Tra l'altro era da parecchio tempo che mi arrivava uno scontento interno ed esterno all'azienda per l'atteggiamento arrogante e poco capace dei nuovi dirigenti. Frasi del tipo 'abbiamo deciso noi e dovete attenervi' che non siamo abituati né a sentire né ad utilizzare in azienda, danno la levatura della nuova compagine manageriale. Naturalmente lo faccio presente con fermezza ai 'nuovi' e in un cda manifesto la mia grande preoccupazione per un andamento economico che non quadra assolutamente". “In uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta. Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato”, dice Benetton. “Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre ’23 è una vergogna.
Il cda dell’azienda, con a capo l’ad Massimo Renon, è in scadenza il mese prossimo e il 18 giugno è in programma l’assemblea. La società, delistata dal 2012, è oggi parte della holding Edizione, divisa tra i quattro rami della famiglia.

"Per fortuna - spiega l'imprenditore - avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia. Ma ancora una volta per la mia storia, per quello che significa la società, per i dipendenti, le famiglie, i tanti che entrano fiduciosi nei negozi dalla Moldavia a Parigi da Nuova Delhi a Los Angeles, prima di lasciare il gruppo intendo spiegare con la trasparenza che mi caratterizza cosa è successo senza per questo sottrarmi alle mie responsabilità".

"Sono uscito dall'azienda nel 2012 con la società in salute, con un fatturato di 2 miliardi e in utile, anche se la logica dice che si può sempre fare meglio. Solo dopo una forte insistenza da parte di mio fratello Gilberto - rileva - ho deciso di rientrare nel 2018, poco prima della sua scomparsa. Edizione non era riuscita a trovare una compagine manageriale di qualità. La società perdeva parecchio. Appena rientrato cerco di risolvere gli errori più evidenti, verso la fine del 2019 mi suggeriscono una candidatura per il ruolo di amministratore delegato".
La mia funzione in quel momento, racconta ancora Luciano Benetton, "era quella di tutor per portare ad autonomia manageriale la società. Avessi avuto vent'anni in meno mi sarei impegnato in prima persona. La scelta cade su un candidato che viene dalla montagna, mi fa simpatia, mi dico 'scarpe grosse cervello fino', si presenta con apparente volontà di capire e farsi carico dei problemi, compresa la compagine manageriale da integrare. Va detto che vengo avvertito da una telefonata accorata di un conoscente di non proseguire con questa persona perché la definisce assolutamente non idonea a un incarico così complesso".
se gli mandiamo là il trio delle meraviglie, L' A.D più Cip e Ciop altro che un buco di 100 mln, gli mettono una pezza da altri meno 200 mln che è peggio del buco... guarda cosa son riusciti a combinare in ban negli ultimi due anni...3 euro in meno di valore dell'azione, capitalizzazione scesa sotto i 200 mln, :eek::terrore:eppure son tutti manager che son capaci a fare la o col bicchiere...:mmmm::mmmm: non capisco come mai questo scivolone e come mai nessuno dice niente, sarà il mercato che non li comprende...:yes::no:
Comunque 'sti pseudo capitani d'impresa non mi fanno pena per niente, più aumentano il fatturato e più diventano figli di mignot.t.a, li avevi mai sentiti lamentarsi quando incassavano i pedaggi autostradali... poi sappiamo com'è andata a finire, e i rischi che abbiamo corso tutti quanti ogni volta che passavamo sui ponti delle loro autostrade...
 
Ultima modifica:
E' un mondo difficile , e vita intensa
felicità a momenti (solo x il dividendo)
e futuro incerto, 'na quotazione de stenti
e nostra piccola ban e nostro piccolo portafoglio
si azzera se non si risale un pò,, la ban a 8 voglio...
 
se gli mandiamo là il trio delle meraviglie, L' A.D più Cip e Ciop altro che un buco di 100 mln, gli mettono una pezza da altri meno 200 mln che è peggio del buco... guarda cosa son riusciti a combinare in ban negli ultimi due anni...3 euro in meno di valore dell'azione, capitalizzazione scesa sotto i 200 mln, :eek::terrore:eppure son tutti manager che son capaci a fare la o col bicchiere...:mmmm::mmmm: non capisco come mai questo scivolone e come mai nessuno dice niente, sarà il mercato che non li comprende...:yes::no:
Comunque 'sti pseudo capitani d'impresa non mi fanno pena per niente, più aumentano il fatturato e più diventano figli di mignot.t.a, li avevi mai sentiti lamentarsi quando incassavano i pedaggi autostradali... poi sappiamo com'è andata a finire, e i rischi che abbiamo corso tutti quanti ogni volta che passavamo sui ponti delle loro autostrade...
facciamola semplice.
Il picco della capitalizzazione è stato a circa 400MLN. Poco dopo hanno eliminato 6 mln di azioni (proprie: anche nostre) ed il titolo anzichè salire ha iniziato la sua discesa. Amen

Ora se il prossimo anno la dirigenza volesse asssegnarsi qualche MLN di azioni (proprie: nostre) vmi sembrerebbe CORRETTO che la capitalizzazione del titolo superasse il massimo fatto in precedenza. Altrimenti di che meriti vogliono vantarsi? di non farla fallire?

ergo dal mio punto di vista, per meritarsi l'obolo, dovrebbe andare a 8 €
CIfra vista da qui dove siamo oggi un miraggio
 
Entrato pesantuccio a 3,69 €.
penso tu abbia fatto bene, adesso se uno vuole rientrare o entrare e' il momento giusto,si sta caricando a molla per un rimbalzo, non so dove la lascino arrivare oppure non la fermano ma sicuramente un rimbalzo e' nell aria.
 
Avevo scritto a Basicnet, in poche parole riferendo che sono sul Titolo da tantissimi anni, e che sono dispiaciuto e sorpreso dell'andamento del Titolo in Borsa, e riferendo loro quanto l'azione ha perso sia nell'ultimo anno che dai massimi, chiedevo se avessero coscienza della situazione del Titolo Basicnet.
Mi hanno risposto, e in qualche modo sono stato rassicurato su alcuni dubbi insediatisi in me.
In poche parole, mi hanno risposto che anche loro sono "dispiaciutissimi per l’andamento del corso del titolo" e che il loro "impegno è come sempre volto a lavorare bene, con l’obiettivo di far crescere il gruppo sia patrimonialmente che economicamente, distribuendo dividendi e investendo per sviluppare il business in un’ottica di medio-lungo periodo."
Dai, speriamo bene! Io continuo ad essere fiducioso ed ottimista :yes: :-)

Europa,
Hai chiesto per quanto mesi ancora debbono raccogliere le oltre ventimila azioni settimanali parcheggiate qua e là, a prezzi infimi.
Comunque la risposta che ti han dato è la stessa che han dato a me e credo che sia lo standard utilizzato.
Pigliano anche per il ….
Poveretti!
 
facciamola semplice.
Il picco della capitalizzazione è stato a circa 400MLN. Poco dopo hanno eliminato 6 mln di azioni (proprie: anche nostre) ed il titolo anzichè salire ha iniziato la sua discesa. Amen

Ora se il prossimo anno la dirigenza volesse asssegnarsi qualche MLN di azioni (proprie: nostre) vmi sembrerebbe CORRETTO che la capitalizzazione del titolo superasse il massimo fatto in precedenza. Altrimenti di che meriti vogliono vantarsi? di non farla fallire?

ergo dal mio punto di vista, per meritarsi l'obolo, dovrebbe andare a 8 €
CIfra vista da qui dove siamo oggi un miraggio
abbi fede, ad aprile 2026 con la trimestrale post olimpica saremo da quelle parti, per il resto si stanno facendo il bb a prezzo di saldo, non intaccano manco il loro prezzo medio di carico essendo a valori più bassi, sembra scandaloso ma è così tutto alla luce del sole si fanno proprio gli affari loro alla grande senza ritegno!!
 
Torino, 27 maggio 2024. Nell’ambito del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie, autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 16 aprile 2024 e il cui avvio è stato annunciato in pari data, BasicNet S.p.A., nel periodo dal 20 al 24 maggio 2024, ha acquistato sul mercato Euronext Milan (EXM) n. 23.050 azioni. A seguito degli acquisti di cui sopra BasicNet detiene complessivamente n. 4.619.500 azioni proprie, pari all’8,555% del capitale sociale e al 6,680% sui diritti di voto.
 
Azionista diretto% su capitale
sociale (1)
% dei diritti
di voto (2)
Note
Boglione Marco Daniele37.996%42.409%Possedute in parte direttamente e indirettamente attraverso la Marco Boglione e Figli S.r.l. che a sua volta possiede l'intero capitale di BasicWorld S.r.l.
Boglione Francesco6.949%10.758%Possedute in parte direttamente e indirettamente attraverso Francesco Boglione S.r.l.
Helikon Investments Limited11.730%9.160%Possedute a titolo di gestione discrezionale del risparmio. La società possiede inoltre strumenti finanziari "cash-settled equity swap" su azioni BasicNet pari al 1,240% dei diritti di voto
BasicNet8.555%6.680%azioni proprie in portafoglio
Boglione Enrico3.704%5.418%Possedute in parte direttamente e indirettamente attraverso la Enrico Boglione S.r.l.
Market31.066%25.575%
Note: situazio al 27/05/2024
 
questo non e' piu' un titolo di borsa e un c.e.s.s.o. dove solo una persona (societa') puo' andare a c.a.g.a.r.e e siccome a me non piace sono uscito con le ultime 4,5k .................faccio a tutti un in bocca al lupo, per i futuri guadagni ai quali non partecipero' ma sinceramente non ne sentiro' la mancanza.........................................grazie per l' ospitalita' di questi anni ed auguri di buona vita a tutti.
 
Titolo dimenticato.
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