DI QUESTI TEMPI LE DONNE VANNO GUARDATE BENE PURE DAVANTI...
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I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link
DI QUESTI TEMPI LE DONNE VANNO GUARDATE BENE PURE DAVANTI...
DI QUESTI TEMPI LE DONNE VANNO GUARDATE BENE PURE DAVANTI...
Il successo (vero) postumo di questo artista dipenderà da come lavoreranno gli eredi o chi per essi ..........
io ne ho una del 74 grande (cerchio di fiammiferi su tavola metallica)
vedremo ....
Ci sono molti dubbi sulla sua produzione (iper produzione), non credo possa esistere un incremento del quotazioni.
Sorvolo sullo sciacallaggio di Orlando e *Market, che hanno sperato nella morte dell'artista per "piazzare" le centinaia di opere che hanno nei magazzini (naturalmente tutte in conto vendita).
L.
Io sulle Opere di ArtFacts.net | Bernard Aubertin degli anni '60 credo invece che possa esistere un incremento delle quotazioni per quello che la sua ricerca artistica ha avuto in quegli anni.
Ma perchè state a farvi ste pugnette? Anni sessanta, anni settanta, anni che furono anni che verranno...Boh.
Aubertin era lui in qualunque anno.La speculazione poi porta a focalizzarsi stupidamente su alcuni anni per motivazioni che solo il Signore sa. I chiodi anni 70 sono meglio delle bruciature anni 00... ma mica si ragiona così. L'idea del fuoco che brucia e i chiodi che lo sostituirebbero sono cosa sua , che derivino dagli anni 60 o dagli anni 00 non cambia una cippa.Solo speculazioni da mercante e da collezionista che pensa che una certa epoca sia più importante di un altra porta poi a queste storture di pensiero. Qui non è certo l'opera migliore da valutare e quindi si sa che normalmente i giovani son freschi di studio e fanno cose più "belle" in epoca giovanile (non sempre), ma nel concettuale è l'idea quella che conta, anche se non espressa matericamente.Aubertin è lui , e il suo concetto è in lui sempre,in ogni sua epoca, in ogni suo momento, in ogni sua opera e tutte di egual importanza, anzi mi verrebbe da dire che proprio il concetto, a differenza della forma, migliora con l'età perchè evolve e migliora con l'esperienza.
Aubertin è lì con la sua storia a porre il dilemma di sempre che poi è quello che vale per tutte le icone d'artista: un taglio di Fontana, una forchetta di Capogrossi, un cuneo estroflesso di Castellani. Quanto vale l'idea? Quanto resiste se ripetuta? Giusto possederne una a prescindere? Se penso ad Aubertin penso a un artista che si è clonato n ed n volte negli ultimi anni perchè il suo reddito derivava dal suo bruciare e inchiodare. Troppa clonazione ora alla resa dei conti del mercato? Probabile. L'ultimo Aubertin ha perso smalto (certe lamiere da ustionate sono state appena affumicate) ed è questo che fa la differenza. Un taglio fatto con rabbia e furore creativo nel 1959 vale un taglio fatto da Fontana con la stessa rabbia nove anni dopo un attimo prima di morire. E' l'emozione che uno ci mette a far la differenza.
Prendo atto. E mi fermo su un punto fermo: ritengo Aubertin artista significativo per comprendere la portata creativa del Gruppo Zero di Dusseldorf.
No, non è significativo per il gruppo zero ma ha aderito al concetto di arte allargata fondato da Piene, Meck e Uecker.A sua volta questo concetto prendeva spunto dall'arte dada che poi a sua volta diede ampi spunti anche alla fluxus e a derivate forme artistiche oggi di moda.Insomma, a mio avviso, ci sarebbe tanto da scrivere ma mi fermo dicendo solo che Aubertin aderiva all'allora rivoluzione contro l'arte informale e astratta modaiola utilizzando elementi fino a quel momento inusuali(questo è il senso di arte allargata, che comprende una miriade di movimenti tutt'ora in auge).Così fece Castellani, Spoerri, Munari ecc ecc a prescindere da come si vuol chiamare quei modi di far arte, definiti più che altro da critici d'arte con nomignoli più o meno d'effetto.
L'arte la si può definire in tre modi: accademica, informale/astratta, allargata.Ognuno di questi tre concetti si è evoluto ed ha dato origine ad altrettanti movimenti ognuno figlio/a dei tre appena scritti sopra.
Aubertin è figlio dell'arte allargata a prescindere dal gruppo Zero di cui comunque ebbe contatti anche se marginali.Ma non è il gruppo zero a far di Aubertin un artista che a mio avviso passerà alla storia (se non lo è già) ma la sua partecipazione per tutta la sua vita ad un modo di far arte nel pieno rispetto della concezione artistica di arte allargata.Poi se l'arte allargata ad alcuni non piace questo è altro discorso così pure il fatto che alcuni facciano buon mercato e altri siano fermi al palo.
Ma perchè state a farvi ste pugnette? Anni sessanta, anni settanta, anni che furono anni che verranno...Boh.
Aubertin era lui in qualunque anno.La speculazione poi porta a focalizzarsi stupidamente su alcuni anni per motivazioni che solo il Signore sa. I chiodi anni 70 sono meglio delle bruciature anni 00... ma mica si ragiona così. L'idea del fuoco che brucia e i chiodi che lo sostituirebbero sono cosa sua , che derivino dagli anni 60 o dagli anni 00 non cambia una cippa.Solo speculazioni da mercante e da collezionista che pensa che una certa epoca sia più importante di un altra porta poi a queste storture di pensiero. Qui non è certo l'opera migliore da valutare e quindi si sa che normalmente i giovani son freschi di studio e fanno cose più "belle" in epoca giovanile (non sempre), ma nel concettuale è l'idea quella che conta, anche se non espressa matericamente.Aubertin è lui , e il suo concetto è in lui sempre,in ogni sua epoca, in ogni suo momento, in ogni sua opera e tutte di egual importanza, anzi mi verrebbe da dire che proprio il concetto, a differenza della forma, migliora con l'età perchè evolve e migliora con l'esperienza.
il concetto, a differenza della forma, migliora con l'età perchè evolve e migliora con l'esperienza.