investart
investart
- Registrato
- 21/7/06
- Messaggi
- 16.014
- Punti reazioni
- 428
hai svicolato bene.
Il tuo parere ?!?!?...
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link
hai svicolato bene.
Il tuo parere ?!?!?...
Carissimi “Amici dell’Arte”,
Eccomi nuovamente tra voi dopo una intensa tre giorni passata a Venezia per visitare la Biennale 2009.
Innanzitutto vi devo dire del mio stupore nell’essere riuscito a vedere seppur con al presso una bambina di 20 mesi tutto quello che mi ero prefissato di vedere ad esclusione del Padiglione Inglese dove era veramente impossibile tenere ferma la bimba per i 30’ della durata del video di Steve Mc Queen.
Il Padiglione che personalmente più ho gradito è stato quello Finlandese perchè l’Artista Jussi Kivi ha esposto tra l’altro 30 manifesti anni 50 recuperati in un bunker Atomico estone con le indicazioni da seguire dopo un esplosione atomica. Ho trovato meravigliosi quei “pezzi di storia” e le sensazioni ed emozioni che trasmettono.
Come secondo Padiglione metterei quello della Romania dove nel visitarlo mi è tornato alla mente il grandissimo Emilio Villa quando diceva che la vita è come un viaggio in autobus se c’è qualche persona che non ti và bene nessun problema perché prima o poi uno dei due scende.
Il Padiglione dell’Ungheria con Péter Forgács riesce a parlare di Olocausto senza essere banale e ripetitivo e soprattutto senza “speculare” sull’argomento.
Trovo poi interessanti quelli di Francia, Giappone, Serbia ( il preferito da mia moglie ) ed Australia ( quello che la bimba ha "gradito" di più ).
Per quanto riguarda il Palazzo delle Esposizioni trovo che l’installazione di Tomas Saraceno “paghi da sola” il biglietto d’ingresso mentre devo purtroppo constatare che Alessandro Pessoli o è impazzito oppure che ha perso l’ispirazione.
Trovo i suoi 30 disegni con i quali ha “riempito” la sua sala di nessun valore storico-artistico.
Se proprio non aveva le capacità di realizzare grandi Opere su tela poteva almeno ricomperarsi quelle grandi carte anni ‘90 che Emilio Mazzoli ha ancora e che sono per me “il vero Pessoli” per adornare la sua stanza.
Per quanto riguarda invece il Padiglione Italia, devo premettere che ahimè anche il Lavoro di Marco Lodola non è brutto…Meno male che è lui stesso che non vuole essere chiamato Artista…
Trovo però assolutamente OUT Sissi, Roberto Floreali, Manfredi Bennati.
Non credo però che gli altri Padiglioni Nazionali abbiano a mio avviso "dato" quel tanto di più che noi italiani non abbiamo fatto, anzi tra tutti i Padiglioni, quello Italiano è stato a mio avviso la cosa che un non addetto ai Lavori si aspetta di trovarsi in una Mostra d'Arte, ovvero tanta pittura & colore.
Dei “nostri Artisti” mi aspettavo sinceramente di più da Marco Cingolani ( perfetto però con il “Battesimo di Sherlock Holmes” ) e da Daniele Galliano anche se per quest’ultimo devo dire che con i suoi Lavori mi sembra di rivedere nella cronologia della sua produzione il film “Trainspotting” che inizia con “lo sballo” dei suoi protagonisti ( le Opere di Galliano anni ’90 ) per arrivare alla scena finale del film quando il protagonista col suo piccolo bottino sogna anche lui di cambiare pagina, di iniziare una nuova vita: proprio quella che deprecava all'inizio del film ( e ci vedo/inserisco il Quadro di Galliano con il ragazzo che fotografa la mucca ).
Voglio concludere citando le parole con cui il Curatore del Padiglione Italia, Luca Beatrice conclude il suo articolo su “Il Domenicale” di Sabato 6 Giugno 2009 :
"…Intanto l’Artista più giovane invitato a Collaudi, il piemontese Valerio Berruti inscena un delizioso disegno animato ispirato alla parabola di Isacco, protagonista una bambina che sale e scende da una sedia. E forse è proprio questa l’immagine più rappresentativa del Padiglione italia 2009. Un immagine che sa di domani, che sa di futuro."
Ho voluto concludere con quelle parole perché trascorsi già 4 giorni dalla visione di tale “disegno animato” la mia bimba mi chiede ancora in continuazione di disegnarli la “bimba sulla sedia” quindi il messaggio di Berruti/Beatrice per “il futuro” mi sembra indovinatissimo.
P.S. : consiglio di alloggiare all’ Hotel All’Angelo ( 4 stelle ) vicinissimo Piazza S.Marco e “realmente” 4 stelle…
Pronto ai vostri giudizi/critiche sono però contento di avervi portato la mia personalissima testimonianza diretta dell'evento.
P.S.: non ho modificato sostanzialmente il testo ma ho solo corretto qualche carattere che mi era rimasto "nella penna", capirete, la bimba di 20 mesi è sempre vicina al papà e sono sempre di fretta...
Il tuo parere ?!?!?...
Mi associo ai pareri precedenti per quanto riguarda il messaggio generale dei manifesti "nucleari" sovietici.
Aggiungo solo che graficamente, quindi per la parte che più interessa in questa sede, si ritrovano gli stilemi pesanti ed elementari dell'arte di regime dell'epoca, pur con una riuscita impaginazione che vuole sottolineare sì la paranoia indotta dal pericolo nucleare, però con relativa leggerezza, quasi una didattica per minorenni. La consueta propaganda illustrata riusciva ad essere, per altri soggetti, molto più asfissiante e rozza.
Tutto sommato dei reperti storici interessanti che attraggono perlopiù come memoria di un tempo e di una civiltà al passato. Con l'augurio che non ritorni.
Per quanto riguarda il Palazzo delle Esposizioni trovo che l’installazione di Tomas Saraceno “paghi da sola” il biglietto d’ingresso mentre devo purtroppo constatare che Alessandro Pessoli o è impazzito oppure che ha perso l’ispirazione.
Trovo i suoi 30 disegni con i quali ha “riempito” la sua sala di nessun valore storico-artistico.
Se proprio non aveva le capacità di realizzare grandi Opere su tela poteva almeno ricomperarsi quelle grandi carte anni ‘90 che Emilio Mazzoli ha ancora e che sono per me “il vero Pessoli” per adornare la sua stanza.
Il "vero Pessoli" a mio avviso:
Senza titolo, 1999
inchiostri e candeggina su cartoncino, cm 39,8x29,9
Carissimi "Amici dell'Arte",
potete aiutarmi è in vendita a vostro avviso un Catalogo del Padiglione Finlandese, io ho guardato qui http://www.frame-fund.fi/ nel loro sito arrivandoci da qui: http://www.connessomagazine.it/even...fire-rescue-museum-padiglione-della-finlandia ma non sono arrivato a capo di nulla sarà forse sciocco per voi ma qui poster "post-bellici" sono veramente fantastici
Ho appena comprato il catalogo del Padiglione Italia. Visto su catalogo, l'effetto complessivo non è male.
Alcune cose sono inguardabili, però ci sono alcune opere molto belle.
http://www.silvanaeditoriale.it/catalogo/prodotto.asp?id=2634
UN GRANDE SUCCESSO IL PADIGLIONE ITALIA?
LO SOSTIENE LUCA BEATRICE
Cari amici, cosa è meglio alla BIENNALE DI VENEZIA? La sezione internazionale “Making Worlds” di Daniel Birnbaum? Oppure Bruce Nauman, o Roman Ondák, Fiona Tan, Nathalie Djurberg, Wolfgang Tillmans, Wade Guyton, Michelangelo Pistoletto? No, tutto questo è solo un contorno al munifico PADIGLIONE ITALIA, il quale ha anche contribuito a incrementare l'affluenza record del pubblico, mentre Sandro Chia e Gian Marco Montesano, grazie al PADIGLIONE ITALIA, hanno addirittura visto crescere le loro quotazioni del 15-20%.
Non è Silvio Berlusconi a L'Aquila che ostenta questi risultati, ma l'amico Luca Beatrice, il curatore (assieme a Beatrice Buscaroli) del PADIGLIONE ITALIA, (vedi Il Giornale, domenica 13 settembre): per Beatrice il vero successo alla BIENNALE DI VENEZIA è stato decretato dal suo padiglione di artisti italiani.
Cari amici, l'Italia è il paese specializzato nelle autocelebrazioni, nel (far) credere che il nostro prodotto sia il migliore del mondo, ed esaltare anche l'opera, la mostra o l'evento meno attendibile e qualificato.
Però (e mi spiace dichiararlo) Luca Beatrice sta un po' esagerando. Dalle pagine di Libero prima a quelle de Il Giornale più recentemente (che, un po' come Sgarbi, usa in termini molto personalistici e propagandistici, senza che la redazione intervenga: come se i lettori, ammesso che ce ne siano, fossero interessati alle sue vicende personali), ora si sta prendendo troppo sul serio.
Chi per pudore, chi per quieto vivere, chi ancora per amicizia o per indifferenza, tutti noi amici, anche bonariamente, per non sparare troppo sulla Croce Rossa Italiana (perchè come dice il nostro beneamato Líder Máximo, non dobbiamo essere “antitaliani”), abbiamo glissato sul Padiglione Italia, che moltissimi (la maggioranza degli osservatori qualificati, cioè il vero Sistema dell'arte) hanno definito modesto, mediocre, patetico o tragico.
E noi credevamo di essercela cavata. Felici che Luca e gli artisti avessero trascorso una bella estate di gloria e di vanità a basso costo.
Ma no, il Luca nazionale torna a insistere chiamando a raccolta, dalle colonne delle sue testate (possiamo affermare, almeno sul piano culturale, dello stesso livello del suo PADIGLIONE ITALIA?), i suoi fidi seguaci: artisti dimenticati e diseredati, sognatori di gloria e pittori della domenica, gallerie in cerca di sopravvivenza, colleghi di bocca buona. E parla di DIPINGERE COME MANGIARE (cioè con le mani? O di tutto?), abbassando considerevolmente il livello della discussione, tirando anche in campo la solita sinistra che ha declinato in malo modo la cultura e sfasciato tutto.
Ma Luca (il giovanotto è oltremodo intelligente e il suo gusto e le sue qualità vanno ben oltre le sue scelte quotidiane) non si sa guardare attorno? Non vede dove e come si muove l'arte? Non guarda (almeno sul web) i programmi delle più autorevoli gallerie, i progetti dei curatori più "cool", le grandi mostre di Londra, New York, Berlino, Parigi, Tokyo? Non si è accorto che nulla, dico nulla, somiglia al suo PADIGLIONE ITALIA? Possibile che tutti gli altri siano sciocchi e solo lui intelligente? Certo, i lettori di Libero e Il Giornale (poveri innocenti) potranno anche crederlo, ma l'arte, la ricerca vera, l'intelligenza sofisticata, vanno in altra direzione. Continuando così, per compiacere Bondi & C., Luca resterà solo con la sua armata brancaleone (peraltro apprezzabile sul piano umano).
Caro Luca, se per il Líder Máximo le speranze di rinsavire sono poche, tu faresti ancora in tempo a ravvederti, senza concedere troppo alla piazza.
Un abbraccio da un tuo amico di sempre.
Giancarlo Politi
Tratto da: Dalla newsletter di Flash Art
non ci sarà ancora
ma insomma
quando ci vediamo
un caffettino me lo offri
vero?
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2fa1857c-a0a0-4e85-af95-34a60760191d.html?p=0
Oggi Domenica 8-11-2009 Philippe Daverio in "Passepartout" (Rai Tre) ha trasmesso un puntata dedicata all Biennale di Venezia 2009.
Philippe Daverio ha stroncato il "nostro" Padiglione Italia tessendo invece le lodi del Cattelan & Co. in Mostra contemporaneamente alla Colezzione Pinout.
Nonstante ciò non posso non amare Daverio, l'unico a mio avviso che parla in televisione di Arte con competenza e modo a 360°
Daverio si ascolta sempre con piacere. Fantastico il parallelo con Sordi e moglie alla Biennale del 78 ("Vacanze intelligenti")
La puntata sulla Biennale:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3f260ad9-4ff8-4b92-8455-46a215e040b5.html?p=0
Ciao reef,
non riesco a scaricare il filmato per salvarlo sul PC puoi aiutarmi ???
GRAZIE !!!