Leggo spesso questa discussione e mi è capitato di intervenire perlopiù per porre domande. Ora però vorrei fare una considerazione, non tecnica ma piuttosto generale, su questi prodotti.
Premesso che si può disquisire quanto si vuole sul grado di protezione dall'inflazione che offrono i Btp Italia, sul meccanismo di indicizzazione e via discorrendo, va sempre tenuto a mente che nel momento in cui si è deciso di acquistarli se ne è accettato il funzionamento.
Le prime corpose cedole hanno a mio avviso drogato la percezione di parecchi, disabituandoli alla possibilità concreta che le successive sarebbero potute essere molto meno allettanti.
Da qui sono scaturiti molteplici commenti di rammarico per essere entrati su questi strumenti, contestazioni sui criteri di calcolo del dovuto e ricerca spasmodica di altri carri su cui saltare (ovviamente non parlo di tutti).
Ora, io posseggo BTP Italia e ho deciso di acqusitarli per avere una protezione dall'inflazione presente e futura. Si perchè ciò che spesso non si considera è che anche se ora appare in discesa, non è detto che prima della scadenza (di alcuni più che di altri con vita residua inferiore) non ci possa essere un aumento o una fiammata inflattiva.
Tornando infine alle cedole che appaiono in costante riduzione, non si può dire che sull'altro piatto della bilancia ci sia il non aumento dei prezzi in cui ci si imbatte nella vita di tutti i giorni?
Estremizzo il mio pensiero con un esempio: se acquisto una macchina, e decido di spendere dei soldi per avere degli airbag aggiuntivi, posso poi lamentarmi di non aver fatto incidenti?
Ditemi la vostra, se volete.
Piccola avvertenza: tenete conto che ad un tavolo di gente esperta di finanza io, per il momento, porto i caffè