Ieri mi telefonato A2A invitandomi a confermare l'adesione a Noi2 per la quale avevo fatto prenotazione tempo fa.
Che ne pensate?
Grazie.
Mi son letto le condizioni di fornitura di Noi2.
Due fasce orarie che non sono le F1 e F2+F3 a cui siamo abituati. La fascia Giorno è sempre 8:00-17:00 e quindi dura 9 ore/giorno compresi sabato e domenica. La fascia Notte è 17:00-8:00 e dura 15 ore/giorno.
In entrambe le fasce (su base mensile) si applicano indipendentemente i due prezzi a scaglioni.
Se il consumo mensile, in ciascuna delle fasce, è minore del 35% del proprio consumo medio mensile (35% viene dal 70% dichiarato, e diviso a metà come dicono) si paga il fisso di 0,119 €/kWh. L'eccedenza oltre il 35%, ossia i secondi scaglioni, li si paga al PUN+perdite+0,028 €/kWh. Questi sono i "criteri freddi" di applicazione.
Se rappresentiamo l'andamento del costo mensile in relazione ai possibili consumi viene un tratto rettilineo seguito da un'altro con pendenza maggiore (perché è improbabile che PUN+perdite+0,028 possa scendere sotto 0,119). Tenere presente questo dettaglio (un grafico con due pendenze) perché gioca sul risultato.
All'apparenza sembrerebbe onesta perché un fisso a consumo di 0,119 €/kWh (comprensivo perdite) è molto buono, il CCV a 114 €/anno non è peggio di molti altri, la parte indicizzata al PUN è in linea con alcuni spread di offerte nella tabella di Fra62, benché ve ne siano anche molte altre a spred zero.
Se fosse tutta indicizzata al PUN (senza la frazione a costo fisso), la combinazione di CCV spread e dispacciamento non la porrebbe certo in pole position. Però c'è lo zoccolo a costo fisso che è attraente.
Vedo difficile sfruttare quel 35% di consumi in fascia diurna. Nel caso mio in media ho un 32% in quelle ore. Alla fine arriverei a sfruttare 67% non il 70% col prezzo fisso (mi son fatto il conto preciso), il resto sarebbe indicizzato.
Tutto ciò vale "in media". In realtà tutti noi abbiamo mesi e orari con consumi ballerini, abbastanza aleatori. è un elemento cruciale per capire come vanno le cose. Quando consumo meno pago meno ma sfrutto il prezzo minore su meno kWh, quindi ho un risparmio ridotto. Quando consumo di più pago un prezzo maggiore su più kWh e che quindi incide maggiormente. Ad esempio d'estate, coi condizionatori, pago buona parte al PUN+resto; d'inverno non riesco a sfruttare il 35% della fascia diurna a minor prezzo.
La "media del prezzo" sui vari possibili consumi non è uguale (anzi è più alto) del prezzo sulla "media dei vari possibili consumi". C'è una sottile differenza. Teorema di Jensen o di Lagrange o come lo volete chiamare. Detto brutale: se vado in altalena la mia altezza media nel corso dell'oscillazione non è l'altezza che avrei stando nel punto medio delle mie possibili posizioni (che per simmetria è quello più basso).
Non voglio dire con questo che l'offerta sia cattiva, ma è tra quelle - come la Enel ore free - che attirano per il possibile risparmio, ma che poi si riescono a sfruttare solo in parte. Servirebbe una simulazione fatta con criterio, aderente alla realtà, cosa che nessuno di noi ha pazienza, voglia, tempo e mezzi tecnici per poterla fare.