Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte VIII

Per quanto siano sicuramente benestanti e/o ricchi ereditieri, anche chi acquista in semicentro ha limiti di budget e non è milionario.

Non è così scontato che una coppia/famiglia riesca a comprarsi un quadrilocale o un enorme trilocale rispetto al classico trilocale (detto anche triloculo) del semicentro.

Non tutti quelli che comprano in semicentro hanno una visione Duomocentrica, ovvero mettono al primo posto la location rispetto alle caratteristiche dell'appartamento.
Quindi se prima qualcuno aveva un budget tirato di 600K€ (sparo, non so i prezzi) per vivere in De Angeli, dopo il covid magari non si accontenta più del triloculo e la scimmia per uno spazioso trilocale / quadri con stanza uso ufficio sarà preponderante.

A quel punto le decine di migliaia di euro in più non è detto che le avrà.


ps: spesso passare da un tri ad un quadri non significa conteggiare banalmente una stanz(ett)a da 12 mq in più.
Oserei dire quasi 20/25mq perchè ci sarà un bagno aggiuntivo, disimpegno o più disimpegni, salone più ampio ecc. Cioè, spesso cambiando la tipologia di appartamento cambia proprio la configurazione e l'offerta presente nel mercato si riduce ad enormi appartamenti con costi proibitivi.

Assolutamente ragionevole, e non ritengo sia questione di "Duomocentrismo".
E' ovvio che la gente compra in base ai soldi che ha in tasca, su questo c'è poco da fare.

Il mio punto era forse più sul giardino più che sulla "stanza in più". Escludendo giustamente chi non ha limiti di spesa, io continuo a ritenere una scelta di questo tipo slegata dallo SW e connessa ai normi cicli della vita (solitamente, l'allargamento della famiglia).

Semplicemente per me il covid non ha cambiato di quasi nulla le preferenze abitative in maniera strutturale, ma solo soffocato momentaneamente quelle più svantaggiate dalla situazione.

Ma il semicentro è caro per il suo prestigio, in un km le quotazioni possono scendere del 20 %, per cui secondo me chi aveva i 600k per De Angeli si sposterà di poco per trovarli, ma non cambierà totalmente la location, uscendo in maniera sensibile.

Chi invece, come micky, ha come punto fermo la necessità di spazio / studio / box, avrà a priori un filtro per cercare quel tipo di soluzioni, rendendosi ovviamente conto di non poterle avere in zona centrale.

Credo semplicemente che, covid o meno, queste siano scelte sempre esistite che fanno parte delle preferenze personali. Non ho mai visto nessuno indeciso tra un triloculo in semicentro e una villetta nell'hinterland: sono dubbi più teorici che pratici.
 
Tralasciando che il termine triloculo mi sa un po' di presa in giro (capisco cosa si intenda, ma comunque vedere un trilocale anche piccolo come un loculo mi pare un po' snob), io più che alla scelta tra trilocale in città e villetta in periferia penso a quella tra bilo nel comune e trilo più fuori.
Io sto aspettando di capire l'assestamento dello sw proprio per capire se andare ad esempio a Monza o se optare per un bilocale a Milano.
 
Tralasciando che il termine triloculo mi sa un po' di presa in giro (capisco cosa si intenda, ma comunque vedere un trilocale anche piccolo come un loculo mi pare un po' snob), io più che alla scelta tra trilocale in città e villetta in periferia penso a quella tra bilo nel comune e trilo più fuori.
Io sto aspettando di capire l'assestamento dello sw proprio per capire se andare ad esempio a Monza o se optare per un bilocale a Milano.

Ti rispondo con la mia opinione personale.

Io credo che una scelta del genere possa essere dettata dal "momento della vita" ovvero quali sono le prospettive per l'immobile. L'acquisto del bilo nel comune ha ovviamente dei limiti di lungo termine se si vuol allargare la famiglia, ma può rappresentare un buon investimento nel medio termine.
Parlo di "momento della vita" perché sono scelte che dipendono principalmente dall'essere single o meno, dalle abitudini sociali, dal contesto di provenienza e ovviamente da dove si lavora.

Probabilmente un giovane che ha supporto dalla famiglia compra volentieri casa nel comune con l'idea di acquistare successivamente il trilo, magari proprio nell'hinterland, all'allargamento della propria famiglia.
 
Assolutamente ragionevole, e non ritengo sia questione di "Duomocentrismo".
E' ovvio che la gente compra in base ai soldi che ha in tasca, su questo c'è poco da fare.

Il mio punto era forse più sul giardino più che sulla "stanza in più". Escludendo giustamente chi non ha limiti di spesa, io continuo a ritenere una scelta di questo tipo slegata dallo SW e connessa ai normi cicli della vita (solitamente, l'allargamento della famiglia).

Semplicemente per me il covid non ha cambiato di quasi nulla le preferenze abitative in maniera strutturale, ma solo soffocato momentaneamente quelle più svantaggiate dalla situazione.


Ma il semicentro è caro per il suo prestigio, in un km le quotazioni possono scendere del 20 %, per cui secondo me chi aveva i 600k per De Angeli si sposterà di poco per trovarli, ma non cambierà totalmente la location, uscendo in maniera sensibile.

Chi invece, come micky, ha come punto fermo la necessità di spazio / studio / box, avrà a priori un filtro per cercare quel tipo di soluzioni, rendendosi ovviamente conto di non poterle avere in zona centrale.

Credo semplicemente che, covid o meno, queste siano scelte sempre esistite che fanno parte delle preferenze personali. Non ho mai visto nessuno indeciso tra un triloculo in semicentro e una villetta nell'hinterland: sono dubbi più teorici che pratici.

La pensiamo diversamente in questo caso.

Tu fai l'esempio di 600K€, che sono tanti.
Io farei l'esempio di 350-400K€, che sono comunque tantissimi ma ovviamente più abbordabili.

Con questa cifra, una coppia/famiglia che voleva vivere in semicentro
(tra l'altro, tornando al vecchio discorso, ci vuole vivere perchè è arrivato nell'età di poter comprare, avendo vicino nonni, genitori, nonni ed amici) avrà due scelte:
1) accontentarsi del triloculo,
2) concedersi qualche mq in più (un bagno, un ampio salone, una cameretta, un balcone, più verde, ecc) e complice lo SW, viversi di più la casa fa attenzionare di più questi aspetti.

Il dilemma c'è sempre stato: con X, prendo 80mq (tra l'altro COMMERCIALI) oppure me ne prendo 100mq in periferia?

Forse la frenesia di prima, le tipiche 10/11h al giorno in ufficio portavano a preferire la location rispetto alle caratteristiche.
Al momento, il paradigma sembra cambiato (periferie non accennano ad abbassarsi, begli appartamenti - NON LUSSUOSI O DI ALTO TARGET - vanno a ruba e forse proprio perchè c'è più attenzione ad altri aspetti rispetto alla location...)

Per il confronto triloculo - villetta d'accordissimo che ha riscontri pratici e non era il mio target di riferimento.
 
Tralasciando che il termine triloculo mi sa un po' di presa in giro (capisco cosa si intenda, ma comunque vedere un trilocale anche piccolo come un loculo mi pare un po' snob), io più che alla scelta tra trilocale in città e villetta in periferia penso a quella tra bilo nel comune e trilo più fuori.
Io sto aspettando di capire l'assestamento dello sw proprio per capire se andare ad esempio a Monza o se optare per un bilocale a Milano.

triloculo non lo uso in senso offensivo. E' nel mio gergo "scherzoso".

Intendo quei classici trilocali milanesi da 70/80MQ COMMERCIALI con un bagnetto, sala con cucinino e due stanzette e magari un balcone di 40 cm di profondità.

Detto questo, in merito la parte in neretto, per me, non ha senso parlare di confronto tra
trilocale in città e villetta ma allo stesso tempo non ha nemmeno senso parlare di bilocale in centro o trilocale in periferia.

Per me ha senso solo confrontare due tipologie di appartamenti con target simili: bilocale con bilocale, trilocale con trilocale (cambierà solo la metratura, al massimo con un quadrilocale)
 
La pensiamo diversamente in questo caso.

Tu fai l'esempio di 600K€, che sono tanti.
Io farei l'esempio di 350-400K€, che sono comunque tantissimi ma ovviamente più abbordabili.

Con questa cifra, una coppia/famiglia che voleva vivere in semicentro
(tra l'altro, tornando al vecchio discorso, ci vuole vivere perchè è arrivato nell'età di poter comprare, avendo vicino nonni, genitori, nonni ed amici) avrà due scelte:
1) accontentarsi del triloculo,
2) concedersi qualche mq in più (un bagno, un ampio salone, una cameretta, un balcone, più verde, ecc) e complice lo SW, viversi di più la casa fa attenzionare di più questi aspetti.

Il dilemma c'è sempre stato: con X, prendo 80mq (tra l'altro COMMERCIALI) oppure me ne prendo 100mq in periferia?

Forse la frenesia di prima, le tipiche 10/11h al giorno in ufficio portavano a preferire la location rispetto alle caratteristiche.
Al momento, il paradigma sembra cambiato (periferie non accennano ad abbassarsi, begli appartamenti - NON LUSSUOSI O DI ALTO TARGET - vanno a ruba e forse proprio perchè c'è più attenzione ad altri aspetti rispetto alla location...)

Per il confronto triloculo - villetta d'accordissimo che ha riscontri pratici e non era il mio target di riferimento.

Per me ci sta che uno switchi gli 80mq per i 100mq, ma intendo dire che si tratta di spostamenti piccoli. Se guardavo 80 mq a 6k€/mq, comprarne 100 significa spendere 4,8k€.

Il dilemma c'è sempre stato sia sul dentro/fuori che sul più o meno centrale, è vero. Intendevo dire che spesso i driver personali sono più rigidi rispetto alla semplice "stanza in più" e comprendano anche migliori finiture, immobili più nuovi e simili.

In buona sostanza secondo me la scelta di sopra rientra un po' nella normalità delle scelte di chi "rimane in zona". Per "andare fuori" intendo barattare il suddetto 80 mq (480k) con 120-140 mq (magari +garage) in zona 3k€/mq (oppure un nuovo sempre fuori). In questo caso credo prevalgano logiche di base che non mi sembrano molto colpite dalla pandemia.

Non mi stupisce che i buoni appartamenti rimangano sempre di interesse principalmente perché sono scarsi di numero.
Secondo me la periferia ha comunque dei prezzi sostenibili per la città di Milano e la domanda credo sia pressoché totalmente a scopo abitativo. Ci sta pure che chi stia valutando di spendere soldoni per il semicentro si fermi a pensare un attimo, mentre l'acquisto in periferia o hinterland è meno impattato dalle dinamiche pandemiche.
 
Per me ci sta che uno switchi gli 80mq per i 100mq, ma intendo dire che si tratta di spostamenti piccoli. Se guardavo 80 mq a 6k€/mq, comprarne 100 significa spendere 4,8k€.

Il dilemma c'è sempre stato sia sul dentro/fuori che sul più o meno centrale, è vero. Intendevo dire che spesso i driver personali sono più rigidi rispetto alla semplice "stanza in più" e comprendano anche migliori finiture, immobili più nuovi e simili.

In buona sostanza secondo me la scelta di sopra rientra un po' nella normalità delle scelte di chi "rimane in zona". Per "andare fuori" intendo barattare il suddetto 80 mq (480k) con 120-140 mq (magari +garage) in zona 3k€/mq (oppure un nuovo sempre fuori). In questo caso credo prevalgano logiche di base che non mi sembrano molto colpite dalla pandemia.

Non mi stupisce che i buoni appartamenti rimangano sempre di interesse principalmente perché sono scarsi di numero.
Secondo me la periferia ha comunque dei prezzi sostenibili per la città di Milano e la domanda credo sia pressoché totalmente a scopo abitativo. Ci sta pure che chi stia valutando di spendere soldoni per il semicentro si fermi a pensare un attimo, mentre l'acquisto in periferia o hinterland è meno impattato dalle dinamiche pandemiche.

mah... sulla scarsità delle abitazioni ho i miei dubbi: Milano città ha una valanga di appartamenti e uffici vuoti, per le più disparate ragioni. è che non entrano nel mercato, anche qua per molte ragioni diverse. Le zone "oltre 90" di Milano sono schizzate verso l'alto in questi ultimi 12 mesi, altroché. Meno l'hinterland puro.
3 o 4 anni fa l'hinterland era proprio ai minimi storici, la gente voleva vivere a Milano, passeggiare in via Muratori, farsi un bicchiere in via Magolfa, sostare sui gradini di Gae Aulenti. Le case fuori erano sproporzionate, davvero al ribasso. Il quartiere di via del Mare, che seguivo per pura curiosità, è passato da 370 per la villetta a schiera a quotazioni sopra il mezzomilione in 3/4 anni. Oltre all'effetto "bisogno di spazio" che premia la parte più esterna, c'è anche un fisiologico riequilibrio tra suburbia, periferia e centro (nelle sue varianti) che negli ultimi anni si erano parecchio divaricati.
 
Imho il problema dell'hinterland milanese nord è che c'è una zona cuscinetto relativamente oscena (Sesto SG, Cinisello, Cologno) che contribuisce a creare una spaccatura netta tra i prezzi e le scelte della periferia milanese (e.g. Bicocca, Segnano, Suzzani) e tutto che c'è oltre questo cuscinetto (e.g. Monza). La gente imho non sceglie tra Bicocca/Segnano e Cinisello Balsamo, ma eventualmente sceglie Monza, con tutti i limiti del caso riguardanti i collegamenti.
 
mah... sulla scarsità delle abitazioni ho i miei dubbi: Milano città ha una valanga di appartamenti e uffici vuoti, per le più disparate ragioni. è che non entrano nel mercato, anche qua per molte ragioni diverse. Le zone "oltre 90" di Milano sono schizzate verso l'alto in questi ultimi 12 mesi, altroché. Meno l'hinterland puro.
3 o 4 anni fa l'hinterland era proprio ai minimi storici, la gente voleva vivere a Milano, passeggiare in via Muratori, farsi un bicchiere in via Magolfa, sostare sui gradini di Gae Aulenti. Le case fuori erano sproporzionate, davvero al ribasso. Il quartiere di via del Mare, che seguivo per pura curiosità, è passato da 370 per la villetta a schiera a quotazioni sopra il mezzomilione in 3/4 anni. Oltre all'effetto "bisogno di spazio" che premia la parte più esterna, c'è anche un fisiologico riequilibrio tra suburbia, periferia e centro (nelle sue varianti) che negli ultimi anni si erano parecchio divaricati.

Per me son scarsi gli appartamenti in periferia che siano tagliati bene, in una via tranquilla con parcheggio e magari in palazzi a misura d'uomo. Queste soluzioni le ho sempre viste sparire piuttosto rapidamente.
Concordo sul riequilibrio.
 
In buona sostanza secondo me la scelta di sopra rientra un po' nella normalità delle scelte di chi "rimane in zona". Per "andare fuori" intendo barattare il suddetto 80 mq (480k) con 120-140 mq (magari +garage) in zona 3k€/mq (oppure un nuovo sempre fuori). In questo caso credo prevalgano logiche di base che non mi sembrano molto colpite dalla pandemia.
Proprio il mio caso. Passiamo da 75 mq commerciali per esattamente il triloculo che hai descritto tu sopra :D a 130 mq commerciali (quindi compresi balconi/terrazzi) che ha anche il box doppio. Per noi un passo gigantesco che ovviamente non avremmo potuto fare ora nella stessa zona, senza aiuti esterni
 
Per me son scarsi gli appartamenti in periferia che siano tagliati bene, in una via tranquilla con parcheggio e magari in palazzi a misura d'uomo. Queste soluzioni le ho sempre viste sparire piuttosto rapidamente.
Concordo sul riequilibrio.

Da non Milanese, ma che ci ha vissuto qualche anno (in affitto).
"Tagliati bene" è un concetto relativo (molti appartamenti ristrutturati ad inizio anni 2000 sono vivibilissimi anche secondo canoni attuali), quello che proprio è difficile da digerire, IMHO, in alcune periferie milanesi è proprio l'estetica edilizia che si trova.
Tanti palazzoni monocolori in cemento armato, uno a fianco al successivo con paesaggio simil-pripyat (e spese condominiali da palazzo extra-lusso).
 
Proprio il mio caso. Passiamo da 75 mq commerciali per esattamente il triloculo che hai descritto tu sopra :D a 130 mq commerciali (quindi compresi balconi/terrazzi) che ha anche il box doppio. Per noi un passo gigantesco che ovviamente non avremmo potuto fare ora nella stessa zona, senza aiuti esterni

Ora hai comprato in Comasina, ma prima dove eri?
 
Da non Milanese, ma che ci ha vissuto qualche anno (in affitto).
"Tagliati bene" è un concetto relativo (molti appartamenti ristrutturati ad inizio anni 2000 sono vivibilissimi anche secondo canoni attuali), quello che proprio è difficile da digerire, IMHO, in alcune periferie milanesi è proprio l'estetica edilizia che si trova.
Tanti palazzoni monocolori in cemento armato, uno a fianco al successivo con paesaggio simil-pripyat (e spese condominiali da palazzo extra-lusso).

Si, il problema principale è quello che citi.
Ci sono interi rioni di palazzoni-muraglia di ispirazione sovietica per cui risaltano quelle soluzioni più umane in contesti meno imponenti e meno densi, magari con quel poco di giardino che mantiene la distanza dalla strada e dalle altre costruzioni.
 
Imho il problema dell'hinterland milanese nord è che c'è una zona cuscinetto relativamente oscena (Sesto SG, Cinisello, Cologno) che contribuisce a creare una spaccatura netta tra i prezzi e le scelte della periferia milanese (e.g. Bicocca, Segnano, Suzzani) e tutto che c'è oltre questo cuscinetto (e.g. Monza). La gente imho non sceglie tra Bicocca/Segnano e Cinisello Balsamo, ma eventualmente sceglie Monza, con tutti i limiti del caso riguardanti i collegamenti.

Boh, ammetto di conoscere poco la zona.
Però nella mia ottica si va a vivere a Monza perché si apprezza Monza. Se devo avere un appoggio per Milano probabilmente Sesto con le sue metro è un buon compromesso.

Dalla mia esperienza lombarda il "monzese" è un più brianzolo, l'abitante di Sesto è più legato a hinterland e Milano.
 
Proprio il mio caso. Passiamo da 75 mq commerciali per esattamente il triloculo che hai descritto tu sopra :D a 130 mq commerciali (quindi compresi balconi/terrazzi) che ha anche il box doppio. Per noi un passo gigantesco che ovviamente non avremmo potuto fare ora nella stessa zona, senza aiuti esterni

Ahahah non era mio il triloculo, ma va bene uguale :D

Ricordavo comunque il tuo caso e mi sembrava rappresentativo: è proprio un cambio di paradigma tipico di quando si passa alla casa grande (con box e belle finiture) spostandosi fuori.
Un fenomeno che avviene su vari assi, tu hai fatto appena fuori dal semicentro al capolinea M3. Nel mio paesello c'era la versione hinterland: coloro che avevano il piccolo trilocale a San Giuliano o San Donato si trasferivano da me per appartamento grande in nuovo complesso oppure villetta a schiera.
 
Boh, ammetto di conoscere poco la zona.
Però nella mia ottica si va a vivere a Monza perché si apprezza Monza. Se devo avere un appoggio per Milano probabilmente Sesto con le sue metro è un buon compromesso.

Dalla mia esperienza lombarda il "monzese" è un più brianzolo, l'abitante di Sesto è più legato a hinterland e Milano.

infatti, un milanese che ci va a fare in un altra provincia e pure scomoda.? :eek:
al limite preferisce vimodrone o cologno che sono servite dalla MM2,
 
Ci hanno bannato immo!

Ne ha combinata una o hanno scoperto essere un nuovo nick di un utente già bannato nel passato?

E ora, chi ci ricorda lo SBBOOM quotidiano? :D
 
E' già dal 9 di giugno che è sospeso, ma d'altronde da uno che ripeteva da due mesi a questa parte sempre le stesse cose come un disco rotto non c'era altro da aspettarsi.
 
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