Ripartiamo da qui.
Un sistema previdenziale , non può essere affidato alla maggioranza che esprime un governo, la Previdenza riguarda gli italiani tutti .
Son passati 11 anni dalla necessaria , dovuta e parziale riforma Fornero, che quantomeno fissava dei paletti per le anticipate e per la vecchiaia, e sono 30 anni che la previdenza complementare resta facoltativa e avulsa dalla Previdenza Sociale .
La previdenza non può prescindere dal quadro economico e demografico di un paese, l'incidenza sul pil della spesa pensionistica ( lorda o netta)non può essere variabile indipendente. La previdenza è scienza, non è voto di scambio.
Se è scienza occorre applicare criteri attuariali. Se l'ocse per la previdenza obbligatoria mediamente spende 10 , l'Italia non può spendere 7 punti in più. Se il modello prevalente è prestazioni minime per tutti ci sarà pure una ragione superiore per dare un ruolo decisivo alla previdenza complementare. Se il paese non produce pil reale non si possono avere le perequazioni automatiche.
Se l'ocse prevede un tasso di sostituzione del 65% con la PC , perchè noi dobbiamo continuare con l'inps e non invece con la PC. Cosa abbiamo di diverso dagli altri paesi in più se non debiti su debiti.
Un po di pagine addietro un semplice confronto Inps e Amundi Seconda pensione, dava uno scarto intorno al 60% senza considerare le limitazioni sulle reversibili per Amundi e le estensioni Inps.
Le prestazioni inps costano molto di più rispetto ai contributi , smettiamola di rottamare per non essere rottamati . Oltre gli obblighi previsti dall'art 38 , chi vuole una vecchiaia dignitosa deve costruirsela per questo motivo e solo per questo esiste la Previdenza Integrativa, non per pagare meno tasse.
Stampare, incorniciare e appendere in qualsiasi ministero governato dagli ****** che vogliono demolire la riforma Fornero a danno delle nuove generazioni