Fai bene i conti, se recuperi gli anni di università parti da 19 anni, a 62 anni ne hai fatti 43 di contributi e vai in pensione anticipata, normalmente!
Io che non so non un’eccezione sono andato in pensione che non avevo 62 anni, con 42 anni e 6 mesi di contributi.
Tutti quelli che conosco e che hanno iniziato a lavorare prima di me sono andati in pensione prima dei 60 anni, i dipendenti.
Gli autonomi e gli imprenditori invece hanno dovuto lavorare fino a 67 anni perche’ hanno tutti buchi contributivi, chissa’ perche’….
Intanto non tutti hanno riscattato l'università. Tra i miei amici io sono l'unico (e l'ho fatto nel 91 con una busta paga bassa) perchè a riscattarla adesso per 5 anni ti chiederanno 80/100mila euro (a seconda degli stipendi 13/17000 euro per ogni anno da riscattare + la riserva matematica) e non tutti hanno questa disponibilità
Poi non solo devi aver fatto l'università "in corso" senza sprecare un mese, ma devi anche essere stato assunto in regola il giorno dopo la laurea e non avere nessun buco da quel momento in poi.
Io per esempio mi sono iscritto a ingegneria a Novembre del 1982 e ho finito ad Aprile del 1991. Il riscatto copre i 5 anni del corso legale e quindi da novembre 1982 a novembre 1987 (tra l'altro in quel periodo io ho fatto il militare per 1 anno e mezzo che si scala da questi 5 anni, invece che aggiungersi) e rimangono scoperti 3 anni e mezzo.
Poi ho lavorato 1 anno nel 90 (prima di laurearmi), ma il primo impiego dopo la laurea è arrivato a giugno 1993 (cioè oltre 2 anni dopo la laurea!!!)
Il risultato è che del periodo dal di 11 anni 1982 al 1993 io ne posso coprire solo 6 (1.5 di militare + 3.5 di università + 1 di lavoro)
Nel 2000 poi ho perso il lavoro e sono stato, dopo i 6 mesi di disoccupazione che sono figurativi, quasi 1 anno senza lavoro e dunque gli anni scoperti dal Novembre 1982 al novembre 2022 sono almeno 6 (perchè non so come si conteggiano le varie malattie + la disoccupazione): il risultato è che dei 40 anni che teoricamente avrei avuto iniziando nel 1982 e lavorando ininterrottamente fino ad oggi, se arrivo a 34 è grasso che cola.
E tutti quelli che conosco io, stanno più o meno come me, qualcuno anche peggio (quelli che ci hanno messo più tempo a finire l'università per esempio).
Forse se fosse rimasta quota 100 ci sarei potuto arrivare a 38 anni di contributi quando avrò 62/63 anni... ma se quei 38 passano a 41, è impossibile, li raggiungerei 3/4 anni più tardi e cioè all'età della vecchiaia.
Quindi riformare le pensioni su quota 41 per me è perfettamente inutile, non mi da nessun vantaggio e, come ho già scritto in un post, non capisco perchè sarebbe insostenibile, visto che riguarderebbe a mio avviso pochissime persone.