. Non nascondiamoci il fatto che se vengono meno proprio le persone che partecipano con "spirito di gruppo" in modo disinteressato, disponibili al confronto ed a condividere esperienze e conoscenze acquisite con anni di studio, il Fol sarà sempre più condizionato da chi ha reali interessi da difendere ed anche altri finiranno per perdere il desiderio di intervenire.
Sono riuscito nell'intento. Molto bene.
Per questo ho introdotto l' argomento. Sarà molto dura ma la consapevolezza di coloro i quali sono intervenuti mi fa sperare in una costante opera di contenimento di questi soggetti iniziando innanzitutto ad evitare di farsi accalappiare e condividere loro posizioni perché questo li rafforza e li spinge a continuare imperterriti sulla loro strada.
e di consorteria dei forumisti ne parliamo.......no eh
Complimenti arcange!
Del comportamento omertoso
. Ciò detto se la motivazione è questa o la credibilità del forum era già compromessa prima, o non lo è nemmeno ora, al limite può essere cambiata la caratura o qualità dei forumisti ma quello è tutto un altro discorso.
Quanto ci piace farci le seghe.
Mi riferisco a quelle mentali, ovviamente...
I forum subiscono sempre, ciclicamente, le dinamiche peculiari di questo genere di format. Si passa con la velocità di un bit dall'esaltazione da acido allo scoramento pre suicidio, dal "Quanto siamo fichi" a "Qua dentro è pieno di marchettari".
Bisognerebbe non prendersi così dannatamente sul serio, bisognerebbe essere più leggeri, realizzare che generiamo solo innocenti parole, qualche volta declinate pure male, che invece di essere scambiate al Bar dello Sport trovano ospitalità nelle infinite spire della rete.
L'Amministratore del defunto ClubART , che aveva accesso alle identità dei forumisti, disse chiaramente, dopo il lungo de profundis della sua creatura, che quel sito era popolato da mercanti, galleristi, battitori d'asta, televenditori, gente di diversa formazione culturale e con portafogli di varie capienze: c'era il Paradiso Terrestre e c'era la rumenta. E addirittura qualche appassionato, folgorato sulla via delle Indie e dell'Oriente, decise di bruciare il quinto dello stipendio e di fracassare il porcellino dei figli aprendo uno spazio espositivo.
Forse, meravigliato dai discorsi sui facili guadagni in arte, aveva voglia pure lui di assaggiare il gusto acre della precarietà...
Per chi scrive non fu una sorpresa, e ci sono troppi indizi per non pensare che la situazione, qua dentro, sia pressappoco la stessa, ma personalmente faccio spallucce, non me ne frega niente di conoscere le generalità, i mestieri e la dichiarazione dei redditi dei miei interlocutori, e soprattutto mantengo dritta la mia barra, la dead line che divide il piacere puro dall'investimento, e non saranno gli sgamatissimi e scientifici consigli per gli acquisti di qualcuno a speronarmi.
Sottolineo l'impagabile arricchimento intellettuale ancora generato da uno spazio così, alimentato dall'appassionato e disinteressato studio di alcuni irriducibili sognatori.
Dispiace, questo si, che questo tsunami della conoscenza si sia un po' sclerotizzato, orfano di figure fondamentali quali Stalker/Arsonist, Bea, Lopedevega, Matamoro, Gino.
Saluti da Marte
Sottoscrivo in toto e condivido al 100%, un post che nei contenuti potrei aver scritto io... sicuramente molto peggio e di cui ho sottolineato i punti significativi!!! Apprezzo del Fol la libertà, la leggerezza ed il "senso di comunità" che dimostra chi spende tempo prezioso per condividere le proprie conoscenze, esperienze ed il desiderio di raccontare.
Quanto ci piace farci le seghe.
Mi riferisco a quelle mentali, ovviamente...
I forum subiscono sempre, ciclicamente, le dinamiche peculiari di questo genere di format. Si passa con la velocità di un bit dall'esaltazione da acido allo scoramento pre suicidio, dal "Quanto siamo fichi" a "Qua dentro è pieno di marchettari".
Bisognerebbe non prendersi così dannatamente sul serio, bisognerebbe essere più leggeri, realizzare che generiamo solo innocenti parole, qualche volta declinate pure male, che invece di essere scambiate al Bar dello Sport trovano ospitalità nelle infinite spire della rete.
L'Amministratore del defunto ClubART , che aveva accesso alle identità dei forumisti, disse chiaramente, dopo il lungo de profundis della sua creatura, che quel sito era popolato da mercanti, galleristi, battitori d'asta, televenditori, gente di diversa formazione culturale e con portafogli di varie capienze: c'era il Paradiso Terrestre e c'era la rumenta. E addirittura qualche appassionato, folgorato sulla via delle Indie e dell'Oriente, decise di bruciare il quinto dello stipendio e di fracassare il porcellino dei figli aprendo uno spazio espositivo.
Forse, meravigliato dai discorsi sui facili guadagni in arte, aveva voglia pure lui di assaggiare il gusto acre della precarietà...
Per chi scrive non fu una sorpresa, e ci sono troppi indizi per non pensare che la situazione, qua dentro, sia pressappoco la stessa, ma personalmente faccio spallucce, non me ne frega niente di conoscere le generalità, i mestieri e la dichiarazione dei redditi dei miei interlocutori, e soprattutto mantengo dritta la mia barra, la dead line che divide il piacere puro dall'investimento, e non saranno gli sgamatissimi e scientifici consigli per gli acquisti di qualcuno a speronarmi.
Sottolineo l'impagabile arricchimento intellettuale ancora generato da uno spazio così, alimentato dall'appassionato e disinteressato studio di alcuni irriducibili sognatori.
Dispiace, questo si, che questo tsunami della conoscenza si sia un po' sclerotizzato, orfano di figure fondamentali quali Stalker/Arsonist, Bea, Lopedevega, Matamoro, Gino.
Saluti da Marte
